Alessandra Felli Ora passandoci le baracche non ci sono più, restano gli arghi che si susseguono regolari ma dietro piccole casette basse e devo dire alcune sono veramente belle e particolari.
Stephania Pietrobelli una volta al mandrione c’erano le prostitute , stavano nelle casette , un mio amico mi ha mostrato una foto dell’epoca che le ritraeva.
Federica BipbipBallerina Vetrano ..avete mai notato che all’interno di qualche arco si vedono ancora delle piastrelle? Io ne percorro in macchina un tratto tutti i giorni per andare a lavoro … una piccola valvola di sfogo al traffico della Tuscolana!
Maurizio Lolli Si io ho notato le piastrelle :)
Cristina Gianni anche io ci passo tutte le mattine x andare in ufficio…
Daniele Barba A via del Mandrione abitava mio nonno (che sarebbe calabrese, ma dal ’50 abita a Roma) e una volta m’ha raccontato che quando tornava a casa doveva stare attento ad alcuni zingari che abitavano per quelle baracche sennò je levavano pure le mutande!! XD Che grande che è mi nonno!!!!
Valentina Gregori dietro casa mia…
Sara Antimonio Amante eheheh è rimasto praticamente UGUALE XD
Andrea Becciolini Chi,passando dalla casilina a via del mandrione, poi usava il passaggio che finiva direttamente su via Assisi? io ci sono passato per i 5 anni delle superiori a piedi, andavo a scuola al Carlo Levi e abitavo a via De Agostini…..che ricordi!
Alessandro Bacchi Io ricordo il giorno delle demolizioni.. verso la fine degli anni 70 inizi anni 80
Massimo Casavecchia che bello….anche se da bambini era un posto mica tanto sicuro..
Angelo Antonio Ignazzi quanta fame nn potete capire.
Maria Luisa Maielli finalmente vedo una foto di questa famosa strada del quartiere…terra di zingari, malfamata, …oggi restituita a tutti…
Danilo Di Ruzza dietro casa mia
Mauro Di Iasio @ Andrea Becciolini: io usavo quel passaggio visto che ho sempre vissuto tra Via Nocera Umbra e Torpignattara.Ora quel passaggio è chiuso da più di un anno e non vedo l’ora che riapra.
Anna Ascione io usavo quel passaggio abitavo in via casilina vecchia,via del mandrione dove erano le prostitute era piu’ sicura allora che oggi nessuno ti toccava,oggi……………
Mary Maria Antonietta Felli Anche io ho usato quel passaggio per tanti anni, una volta che aveva piovuto tanto mi si è fermata la macchina, ho chiesto aiuto presso una specie di magazzino sulla sinistra (andando verso la Tuscolana) e dei ragazzi mi hanno aiutata a farla ripartire. Vecchi tempi !!
Mariano Mestici ..non solo c’erano le prostitute , ma ci vivevano anche gli zingari i Casamonica, io la percorrevo tutte le mattine x andare al lavoro a Termini, anni 1970/ in poi…
Gli zingari ancora abitano lì, hanno le case dentro gli archi, una ragazza che ha fatto la tesi sul Mandrione le ha visitate, ha detto che sono stupende e che gli abitanti sono cortesi e ospitali….
Cara Loredana,non credo che la studentessa di cui parli fosse in pieno possesso delle facoltà mentali quando ti ha parlato del Mandrione. Non so in che anno abbia fatto la tesi sul Mandrione ma le case degli zingari ( tra l’altro,molti vivevano in roulotte e non in case) non sono mai state belle e ospitali. Erano forse accroccate meglio di altre ma non belle. Non vedo come una baracca possa essere bella. Tu sai che io sono nato là nel ’44 e sono andato via negli anni ’60. Quindi conosco vita,morte e miracoli di quella zona.
Dal 1964 conosco via del mandrione.. più o meno era come è stata descritta… ho comprato li una casa nel 1970 x ….ora restaurata vale 1500 volte di più… in quella casa ci vive mio figlio con due nipotini.da tempo è diventata una via residenziale. Sono stato Presidente di quel Consorzio x 15 anni, insieme a dei validi Deputati(uno…Salvatore A. che ricordo con molta nostalgia) è stato possibile trasformare da quello che era a quello che è oggi.Quante battaglie temerarie……Però ora è una via dignitosa e tranquilla……
Un po’ di rispetto. E’ stato un accampamento di sfollati dei bombardamenti di San Lorenzo del 1943 A cavallo degli anni ‘Sessanta e ‘Settanta divenne la cosiddetta “Strada degli Zingari”. E’ ovvio che tra tanta gente misera, buttata nelle baracche vi fosse della microcriminalità.
I clienti delle signorine snob della carne x gli uomini cerano lunghissime file non erano gente povera c’era anche la Fabfrica della chinotto neri mio padre e mia madre e altre famiglie sfollate .rispondenti al quel signore le anno mandate in piazza Santa Croce in gerusalemme si chiamava campo profughi adesso c’e il museo della fanteria erano caserme dei militari granatieri di Sardegna le caserme si chiamavano setti samoggia spinucci altra non ricordo la mia famihlia li anno sarà casa nel 59 e cecafumo in via lucio sestio
Cara Adriana,ti posso assicurare con certezza perchè abitavo in quei luoghi che passavano Carabinieri in bicicletta anni 1955/60,senza nessuna paura come tu dici,anzi noi ragazzini avevamo paura di loro e ti dirò di più ci sequestravano sempre il pallone…..
Era vicino casa mia, via Casilina vecchia, luogo di perdizione misterioso e affascinante ai nostri occhi di bambini del ’50. Poco tempo fa percorrendo in auto il tratto prossimo a porta furba ho visto una visita guidata. Giuro che mi sono commosso
Mi chiamo Pino, devo dire che via del mandrione era diviso in due parti: lato casilina e fino alla falegnameria Alfano era abitata da gente che lavorava sodo, povera e onesta …per la maggior parte. Via del mandrione dopo la parrocchia di Don Bosco, lato tuscolana era abitata da zingari e prostitute. Io abitavo proprio di fronte l’ingresso di Alfano (Er Commendatore). Mio padre pasticcere (all’epoca forse il più bravo di Roma), mia madre casalinga (la Signora Greca) erano amati e stimati da tutti. I vicini , molti calabresi, grandi lavoratori pieni di figli tutti miei amici.
Abito in questa via da quando sono nata, cioè circa 43 anni, già allora non esistevano più baracche e le poche famiglie di zingari(1) che ancora abitavano li, non lo facevano certo in roulotte o baracche, ed era una famiglia di lavoratori e persone cordiali che ancora ricordo con piacere (si strano zingari lavoratori e cordiali? Beh sapete il mondo è pieno di buoni e cattivi). Le bonifiche sono state fatte negli anni 70! Ma è curioso che si parli ancora male di questa via dopo quasi 50 anni. Con tutte i limiti e i problemi che ogni quartiere vive. Sapete che siamo un strada consorziale(contro la nostra volontà)? Paghiamo perfino il consorzio per alcuni servizi, pensate! E’ sicuramente una zona passata alle cronache per eventi non piacevoli, ma che attirò l’attenzione partecipe di grandi intellettuali come Moravia e Pasolini. Prima che la strada fosse chiusa(di questo ne parlerò più tardi), nonostante non fosse percorribile per persone non residenti, il traffico, soprattutto nelle ore di punta era intensissimo. Non solo, ma le macchine sfrecciavano ad altissima velocità, allora hanno messo dei dissuasori di velocità, ma nulla, le auto hanno distrutto anche quelle. Hanno fatto più bonifiche negli anni perché diveniva luogo di discarica e allora si ricominciava da capo. Dopo le voragini che si sono aperte lo scorso anno, la strada è stata chiusa al traffico, ed è motivo di diatriba tra il consorzio e Comune, che preferiscono lasciarla così piuttosto che investire sforzi e denari. Le persone si sono lamentate solo perché non potevano più transitare e quindi impiegare meno tempo, ma poi continuano a depositare i loro rifiuti ingombranti nelle nicchie di acquedotti storici, appena si intravede un angolo isolato, si mette in moto la più becera inciviltà. Perché sapete, Roma siamo noi romani. L’inciviltà e l’incuria di una città è l’ignoranza dei suoi abitanti. Ignoranza si, perché si ignora che è una strada storica, un percorso archeologico della via dell’acqua. Scusate lo sfogo, ma tutti insieme stiamo distruggendo qualcosa di veramente unico come la nostra città! Domani adagio civilmente il mio vecchio frigorifero sotto le vostre finestre perbeniste e dico che la vostra strada fa schifo.
Salve sig.ra Gio, ho letto il suo commento e volevo chiederle quindi da residente della via, com’è abitare in via del mandrione. Ho visto una casa in vendita, ne sono rimasta affascinata ma informandomi su google ho visto moltissimi commenti e articoli negativi, sia per via della pericolosità di chi ci abita o meglio, ci transita (zingari e prostitute), ma sopratutto sono molto perplessa per il rischio voragini, dato che la zona è costruita sopra numerosissime cave. Ma lei da residente mi sa dare qualche dritta? non sapevo nemmeno del pagamento del consorzio….è realmente in pericolo di crolli? verrà riaperta al traffico?? ho visto dei video in cui è praticamente invivibile per quante sono le macchine! grazie anticipatamente.
Strano che tutti si ricordino delle baracche, dei loro variegati abitanti e del totale degrado, ma nessuno ha fatto cenno all’episodio che ha determinato nel comune di Roma la decisione di sbaraccare l’intera strada. Eppure ne parlarono anche i quotidiani. Personalmente non avevo molte occasione per passarci ma ricordo che a 16/17 anni in Via Demetriade (il proseguimento di Via del Mandrione andando verso l’Appia Nuova), fui affrontato da un gruppetto di zingari coetanei armati di coltello che volevano rubarmi la bicicletta. Forte del tratto i n discesa accelerai e passandoci in mezzo e me la cavai.
io sono nato la nel1953 e nel 50 mio fratello, e una sorella nel 58mio padre lavorava la dall’altra parte dell’acquedotto avevamo una baracca al civ 56 vicino arco della madonnina ,mio padre faceva il mezzadro verdura e frutta bella e buona albicocche come mele che portavamo al mercato del pigneto con carrettino a mano da via del mandrione potrei scrivere un libro,gli zingari abitavano alla fine del mandrione quell’arco della salita del quadraro girando a destra che ce anche la fontana li abitavano zingari e mjgnotte ,li vicino hanno girato il film il medico della mutua alcune scene.c i sarebbe da scrivere un libro a cerano anche fungaie che arrivavano fino a via appia a via furio camillo ora ho 66 anni abito a velletri so burino, conosco via demidriate le barache sono state abbattute fine anni 60 da un comunista tozzetti che ci davano una casa popolare col cazzo …. siamo andati a via lanuvio borghetto arco del travertino x due anni poi ci hanno asseg casa popolare a borgata del trullo monte cucco ma era meglio al mandrione ciao a tutti
Povera strada mia… Bistrattata, insultata, derisa. Ci ho vissuto 26 anni, mai un furto, mai un dispetto, un piccolo paese fatto di gente povera ma onestà, muratori, operai… Anni felici quando, insieme ai ragazzini del palazzo di Rossi andavamo a giocare sul dirupo che scende sulla ferrovia… È quando era ora di rientrare mia madre mi chiamava fischiando…eravamo poveri ma non ci mancava nulla. Passava pure Peppe il gelataio col carretti o e con 50 lire usciva un cono gigante
Il tuo contributo ci permetterà di investire nello sviluppo di questa iniziativa ed in questo modo il nostro progetto potrà essere migliore anche grazie a te.
Alessandra Felli
Ora passandoci le baracche non ci sono più, restano gli arghi che si susseguono regolari ma dietro piccole casette basse e devo dire alcune sono veramente belle e particolari.
Stephania Pietrobelli
una volta al mandrione c’erano le prostitute , stavano nelle casette , un mio amico mi ha mostrato una foto dell’epoca che le ritraeva.
Federica BipbipBallerina Vetrano
..avete mai notato che all’interno di qualche arco si vedono ancora delle piastrelle? Io ne percorro in macchina un tratto tutti i giorni per andare a lavoro … una piccola valvola di sfogo al traffico della Tuscolana!
Maurizio Lolli
Si io ho notato le piastrelle :)
Cristina Gianni
anche io ci passo tutte le mattine x andare in ufficio…
Daniele Barba
A via del Mandrione abitava mio nonno (che sarebbe calabrese, ma dal ’50 abita a Roma) e una volta m’ha raccontato che quando tornava a casa doveva stare attento ad alcuni zingari che abitavano per quelle baracche sennò je levavano pure le mutande!! XD Che grande che è mi nonno!!!!
Valentina Gregori
dietro casa mia…
Sara Antimonio Amante
eheheh è rimasto praticamente UGUALE XD
Andrea Becciolini
Chi,passando dalla casilina a via del mandrione, poi usava il passaggio che finiva direttamente su via Assisi? io ci sono passato per i 5 anni delle superiori a piedi, andavo a scuola al Carlo Levi e abitavo a via De Agostini…..che ricordi!
Alessandro Bacchi
Io ricordo il giorno delle demolizioni.. verso la fine degli anni 70 inizi anni 80
Massimo Casavecchia
che bello….anche se da bambini era un posto mica tanto sicuro..
Angelo Antonio Ignazzi
quanta fame nn potete capire.
Maria Luisa Maielli
finalmente vedo una foto di questa famosa strada del quartiere…terra di zingari, malfamata, …oggi restituita a tutti…
Danilo Di Ruzza
dietro casa mia
Mauro Di Iasio
@ Andrea Becciolini: io usavo quel passaggio visto che ho sempre vissuto tra Via Nocera Umbra e Torpignattara.Ora quel passaggio è chiuso da più di un anno e non vedo l’ora che riapra.
Anna Ascione
io usavo quel passaggio abitavo in via casilina vecchia,via del mandrione dove erano le prostitute era piu’ sicura allora che oggi nessuno ti
toccava,oggi……………
Mary Maria Antonietta Felli
Anche io ho usato quel passaggio per tanti anni, una volta che aveva piovuto tanto mi si è fermata la macchina, ho chiesto aiuto presso una specie di magazzino sulla sinistra (andando verso la Tuscolana) e dei ragazzi mi hanno aiutata a farla ripartire. Vecchi tempi !!
Mariano Mestici
..non solo c’erano le prostitute , ma ci vivevano anche gli zingari i Casamonica, io la percorrevo tutte le mattine x andare al lavoro a Termini, anni 1970/ in poi…
Gli zingari ancora abitano lì, hanno le case dentro gli archi, una ragazza che ha fatto la tesi sul Mandrione le ha visitate, ha detto che sono stupende e che gli abitanti sono cortesi e ospitali….
Cara Loredana,non credo che la studentessa di cui parli fosse in pieno possesso delle facoltà mentali quando ti ha parlato del Mandrione. Non so in che anno abbia fatto la tesi sul Mandrione ma le case degli zingari ( tra l’altro,molti vivevano in roulotte e non in case) non sono mai state belle e ospitali. Erano forse accroccate meglio di altre ma non belle. Non vedo come una baracca possa essere bella. Tu sai che io sono nato là nel ’44 e sono andato via negli anni ’60. Quindi conosco vita,morte e miracoli di quella zona.
Dal 1964 conosco via del mandrione.. più o meno era come è stata descritta… ho comprato li una casa nel 1970 x ….ora restaurata vale 1500 volte di più… in quella casa ci vive mio figlio con due nipotini.da tempo è diventata una via residenziale. Sono stato Presidente di quel Consorzio x 15 anni, insieme a dei validi Deputati(uno…Salvatore A. che ricordo con molta nostalgia) è stato possibile trasformare da quello che era a quello che è oggi.Quante battaglie temerarie……Però ora è una via dignitosa e tranquilla……
Verissimo
Questo quartiere si trova tra la Casilina e la Tuscolana, vicino a Torpignattara.
Non è un quartiere è una strada
Fino intorno al ’70 la periferia di Roma era circondata di baraccopoli Un po’ come le grandi cittá del Sudamerica
Qui era pieno di puttane
Magnaccia e ladri
Un po’ di rispetto. E’ stato un accampamento di sfollati dei bombardamenti di San Lorenzo del 1943
A cavallo degli anni ‘Sessanta e ‘Settanta divenne la cosiddetta “Strada degli Zingari”.
E’ ovvio che tra tanta gente misera, buttata nelle baracche vi fosse della microcriminalità.
I clienti delle signorine snob della carne x gli uomini cerano lunghissime file non erano gente povera c’era anche la Fabfrica della chinotto neri mio padre e mia madre e altre famiglie sfollate .rispondenti al quel signore le anno mandate in piazza Santa Croce in gerusalemme si chiamava campo profughi adesso c’e il museo della fanteria erano caserme dei militari granatieri di Sardegna le caserme si chiamavano setti samoggia spinucci altra non ricordo la mia famihlia li anno sarà casa nel 59 e cecafumo in via lucio sestio
quelle sono anche ai Parioli stando alla cronaca
Negli anni 80′ ci abitavano i zingari
Già erano andati via
Forse gli zingari……
…. sotto al acquedotto di 2000 anni fa! ?
Anche i Carabinieri avevano timore ad entrarci , ora è tutto diverso e la strada è piacevolissima
Non è vero, almeno dei carabinieri.
Andavano in grossi numeri coprendo tutte le entrate ed i passaggi. Una semplice “ronda” non entrava
Cara Adriana,ti posso assicurare con certezza perchè abitavo in quei luoghi che passavano Carabinieri in bicicletta anni 1955/60,senza nessuna paura come tu dici,anzi noi ragazzini avevamo paura di loro e ti dirò di più ci sequestravano sempre il pallone…..
Beh se ci abitavi perché non credere, io ho riportato storie che mi venivano raccontate da bimba
Sicuramente per farti stare lontana…
Me ricordo quante scopate !!!!!
Zona molto equivoca!
Evviva! Altro che equivoca, era chiarissima la sua destinazione.
Era vicino casa mia, via Casilina vecchia, luogo di perdizione misterioso e affascinante ai nostri occhi di bambini del ’50. Poco tempo fa percorrendo in auto il tratto prossimo a porta furba ho visto una visita guidata. Giuro che mi sono commosso
Ha rilassato migliaia di focosi ragazzotti e militari con testosterone a mille, in quegli anni! Onore al merito.
In pratica è rimasta così
Maddeché!
Non esiste neanche una baracca!
Su dodici commenti,tre si possono accettare rispettano la verità,gli altri solo cagate pazzesche scusate…….
Roma una volta
Simona Fazio
?
è stato il luogo dove con gli amici abiamo conosiuto la patonza..,,prima non esistevano siti porno,,,soltanto giornali.
Quando ci corro, ancora oggi si vedono gli intonaci sugli archi dell’acquedotto
Meno male che è sparita?
io ci passo spesso e me lo ricordo da bambino..e’ ancora adesso un pesso di roma anni 50 che sta li e ti parla..se lo sai ascoltare
quando ero ragazzo era una via aut
A Clà perchè via dei Cessati Spiriti t’arigalava quarcosa?
Ma qualcuno di voi che ha commentato,si ricorda via dei Capocci oppure via Pinciani o via Mario de fiori quelle erano zone nobili? piene di casini…..
Era territorio dei Casamonica, off limit per tutti
esatto
Era esattamente sopra al Quadraro a Porta Furba.
ricordo!
Mi chiamo Pino, devo dire che via del mandrione era diviso in due parti: lato casilina e fino alla falegnameria Alfano era abitata da gente che lavorava sodo, povera e onesta …per la maggior parte. Via del mandrione dopo la parrocchia di Don Bosco, lato tuscolana era abitata da zingari e prostitute. Io abitavo proprio di fronte l’ingresso di Alfano (Er Commendatore). Mio padre pasticcere (all’epoca forse il più bravo di Roma), mia madre casalinga (la Signora Greca) erano amati e stimati da tutti. I vicini , molti calabresi, grandi lavoratori pieni di figli tutti miei amici.
Abito in questa via da quando sono nata, cioè circa 43 anni, già allora non esistevano più baracche e le poche famiglie di zingari(1) che ancora abitavano li, non lo facevano certo in roulotte o baracche, ed era una famiglia di lavoratori e persone cordiali che ancora ricordo con piacere (si strano zingari lavoratori e cordiali? Beh sapete il mondo è pieno di buoni e cattivi). Le bonifiche sono state fatte negli anni 70! Ma è curioso che si parli ancora male di questa via dopo quasi 50 anni. Con tutte i limiti e i problemi che ogni quartiere vive. Sapete che siamo un strada consorziale(contro la nostra volontà)? Paghiamo perfino il consorzio per alcuni servizi, pensate!
E’ sicuramente una zona passata alle cronache per eventi non piacevoli, ma che attirò l’attenzione partecipe di grandi intellettuali come Moravia e Pasolini. Prima che la strada fosse chiusa(di questo ne parlerò più tardi), nonostante non fosse percorribile per persone non residenti, il traffico, soprattutto nelle ore di punta era intensissimo. Non solo, ma le macchine sfrecciavano ad altissima velocità, allora hanno messo dei dissuasori di velocità, ma nulla, le auto hanno distrutto anche quelle. Hanno fatto più bonifiche negli anni perché diveniva luogo di discarica e allora si ricominciava da capo. Dopo le voragini che si sono aperte lo scorso anno, la strada è stata chiusa al traffico, ed è motivo di diatriba tra il consorzio e Comune, che preferiscono lasciarla così piuttosto che investire sforzi e denari. Le persone si sono lamentate solo perché non potevano più transitare e quindi impiegare meno tempo, ma poi continuano a depositare i loro rifiuti ingombranti nelle nicchie di acquedotti storici, appena si intravede un angolo isolato, si mette in moto la più becera inciviltà. Perché sapete, Roma siamo noi romani. L’inciviltà e l’incuria di una città è l’ignoranza dei suoi abitanti. Ignoranza si, perché si ignora che è una strada storica, un percorso archeologico della via dell’acqua. Scusate lo sfogo, ma tutti insieme stiamo distruggendo qualcosa di veramente unico come la nostra città! Domani adagio civilmente il mio vecchio frigorifero sotto le vostre finestre perbeniste e dico che la vostra strada fa schifo.
Salve sig.ra Gio, ho letto il suo commento e volevo chiederle quindi da residente della via, com’è abitare in via del mandrione. Ho visto una casa in vendita, ne sono rimasta affascinata ma informandomi su google ho visto moltissimi commenti e articoli negativi, sia per via della pericolosità di chi ci abita o meglio, ci transita (zingari e prostitute), ma sopratutto sono molto perplessa per il rischio voragini, dato che la zona è costruita sopra numerosissime cave. Ma lei da residente mi sa dare qualche dritta? non sapevo nemmeno del pagamento del consorzio….è realmente in pericolo di crolli? verrà riaperta al traffico?? ho visto dei video in cui è praticamente invivibile per quante sono le macchine! grazie anticipatamente.
Strano che tutti si ricordino delle baracche, dei loro variegati abitanti e del totale degrado, ma nessuno ha fatto cenno all’episodio che ha determinato nel comune di Roma la decisione di sbaraccare l’intera strada. Eppure ne parlarono anche i quotidiani. Personalmente non avevo molte occasione per passarci ma ricordo che a 16/17 anni in Via Demetriade (il proseguimento di Via del Mandrione andando verso l’Appia Nuova), fui affrontato da un gruppetto di zingari coetanei armati di coltello che volevano rubarmi la bicicletta. Forte del tratto i n discesa accelerai e passandoci in mezzo e me la cavai.
io sono nato la nel1953 e nel 50 mio fratello, e una sorella nel 58mio padre lavorava la dall’altra parte dell’acquedotto avevamo una baracca al civ 56 vicino arco della madonnina ,mio padre faceva il mezzadro verdura e frutta bella e buona albicocche come mele che portavamo al mercato del pigneto con carrettino a mano da via del mandrione potrei scrivere un libro,gli zingari abitavano alla fine del mandrione quell’arco della salita del quadraro girando a destra che ce anche la fontana li abitavano zingari e mjgnotte ,li vicino hanno girato il film il medico della mutua alcune scene.c i sarebbe da scrivere un libro a cerano anche fungaie che arrivavano fino a via appia a via furio camillo ora ho 66 anni abito a velletri so burino, conosco via demidriate le barache sono state abbattute fine anni 60 da un comunista tozzetti che ci davano una casa popolare col cazzo …. siamo andati a via lanuvio borghetto arco del travertino x due anni poi ci hanno asseg casa popolare a borgata del trullo monte cucco ma era meglio al mandrione ciao a tutti
Povera strada mia… Bistrattata, insultata, derisa. Ci ho vissuto 26 anni, mai un furto, mai un dispetto, un piccolo paese fatto di gente povera ma onestà, muratori, operai… Anni felici quando, insieme ai ragazzini del palazzo di Rossi andavamo a giocare sul dirupo che scende sulla ferrovia… È quando era ora di rientrare mia madre mi chiamava fischiando…eravamo poveri ma non ci mancava nulla. Passava pure Peppe il gelataio col carretti o e con 50 lire usciva un cono gigante
Io andavo alla carrozzeria Torino. Alfa romeo