Descrizione: Via Sannio. L’Acqua Mariana (da qui il nome Marrana) tra Porta Asinaria e Porta Metronia Anno: 1870 ca Fotografo: Ettore Roesler Franz Fonte: Archivio Parker Aggiunta da Anna Maria Sanzo
Ma Gregorovius in “Passeggiate Romane” dice “A tre miglia da Roma s’incontra Tor Pignatara, dove è la tomba di Elena, madre di Costantino; sei miglia più in là, un ponte sul ruscello Marrana (Aqua Crabra)”d’altronde il termine Marana è del XII sec ed è relativo alla costruzione di un condotto idirico a cielo aperto, mentre in termine Acqua Mariana è non anteriore al XV secolo e sembra una correzione colta del termine originario.Oh solo per dire eh … :)Fabrizio
Marco Marzano Porta Asinaria e Porta San Giovanni viste da quella che ora è via Sannio
Simonetta Filacchione il mio papà è nato a via sannio nel 1917, sono 20 anni che è morto, mi raccontava sempre che da piccolo andava a fare il bagno nella marana che si vede in foto! ciao papà!
Gabriella Ruggeri La mia mamma invece mi diceva sempre(quando ero piccola) che oltre la porta S.Giovanni c’erano solo campi di carciofi (io ora ho 64 anni )
Cristina Schina scusate …. ma non riesco a capire!!! la Basilica dove dovrebbe essere? se le mura sono a sinistra la dovremmo vedere davanti?
Ermanno Manzetti La Basilica la avresti ancora più a sinistra… Esattamente al centro della foto c’è la porta, sotto la quale passano l’85 e l’87. L’edificio a destra è più o meno dove c’è la COIN
Carlo Gallicchi0 ……..@Gabriella.L’immagine che la tua Mamma descriveva mi ha molto colpito………pensare a quante coltivazioni e cose naturali che spariscono per fare spazio ad altro. Grazie.
Corrado Pisano sarebbe un’idea! Roma ha molte ville, se si dedicasse parte di esse alla coltivazionie di orti sociali e condivisi si mangerebbe meglio più economico e si eliminerebbero un sacco di trasporti inquinanti
Andrea Becciolini Questa foto conferma quello che diceva mio nonno (classe 1899!!!!) Uscito da porta S.Giovanni, andava a caccia con il padre.
Amedeo Santi Quella che scorre lungo le mura è la Marrana Mariana che alla fine dell’ottocento è stata ricoperta e lungo la quale fino a quel periodo c’erano dei mulini alimentati con la stessa acqua.
Amedeo Santi Quella che si vede è l’attuale Via Sannio.
Claudio Mariotti …questo era un posto spesso frequentato da pasolini..chi è di zona sa perchè
Giuseppe Distasi Claudio,se lo dici con questa finezza anche chi non è di zona lo capisce, il perché.
Danilo Berlusconiano Doc Adamo scusate, ma la marana, che fine ha fatto, e la sorgente qual’era?? :-)
Paolo Savini MARRANA DEL FIUME ALMONE O DI GROTTA PERFETTA VENIVA DAI COLLI ALBANI O ERA UN ALTRA ..LA MARANA MARIANA E DOVE ANDAVA??MARIANA
Roberto Pagani L’Aqua Mariana,dopo aver attraversato le mura,nei pressi di Porta Metronia,si dirigeva verso la zona del Circo Massimo e si gettava nel Tevere non lontano dalla Cloaca Maxima.
Mario Campioni In fondo.. al centro della foto, si nota il vecchio mulino vicino Porta S.Giovanni, alimentato dal fosso dell’Acqua Mariana…
Daniela Massari io abito a due passi da li che bello
Liliana Polia stando alla prospettiva della foto…la basilica è tutta a sinistra e non si puo vedere. Invece il palazzo che si vede in fondo…potrebbe trovarsi dove adesso c’è il blocco scuola carducci…Via la spezia…se non addirittura dove è la posta di via taranto….24 marzo 2010 alle ore 1.43 · Mi piaceLiliana Polia per intenderci…dopo cisalfa. Manca invece tutto il blocco delle case della banca d’italia….
Stefano Di Stefano E’incredibile!!! Quante cose c’erano e non ci sono più!!!!!!!!!!!! C’era un fiumiciattolo pensa un pò!!! Una curiosità a chi saprà rispondermi, ora la marana è prosciugata? O come nel caso della Marranella a Tor Pignattara, scorre sotterranea? E se si…dove sfocia? Mi incuriosisce l’idea che la città fosse così piena di corsi d’acqua è strano immaginarla oggi così!!!
Chiònegro Makis Ssomin secondo me la foto è stata presa dal punto dove adesso cè via locri !
Daniela Conti questo fiume nella sua corsa verso il tevere,oggi ormai completamente sotterraneo, passa anche sotto a via della ferratella che sfiora il rione monti. Un’inferrriata posta sul canale della marana, doveva servire ad impedire l’ingresso di persone e merci di contrabbando attraverso la via d’acqua. Proprio in questa inferriata va probabilmente ravvisata l’origine del toponimo ferratella.
Antonio Marsili Ecco perchè anni fa si è aperta una voragine a Porta Metronia: il fiume sotterraneo alimentato dalle piogge scava il sottosuolo… Bellissima foto comunque.
Silvio Tamburrini Antonio..su per giù in che anno si aprì la voragine a Porta Metronia??
Io sapevo che la Marrana fosse il fiume Almone che proveniva dalla Caffarella, da alcuni chiamato ancora oggi Marrana (o Marana). Però credevo che non entrasse dentro le Mura, e che si tuffasse nel Tevere più o meno all’altezza del Gazometro, a via Ostiense. In alcune mappe antiche è infatti così riportato. Però forse mi sbaglio. Qualcuno può chiarirmi? Grazie! :-) Luciano
Questo fiumiciattolo chiamato anche Marana della Moletta da porta Asinara giunta a porta Metronia passando poi nei pressi di caracalla e Circo Massimo dove esiste ancora un insieme ad alti resti antichi quello di un vecchio mulino alimentato dall’acqua di questo fiumiciattolo sfociando infine al Tevere nei pressi della Cloaca Massima
Io ci sono nato a via Sannio nel 1949 più o meno nel punto da dove è stata fatta la foto in un palazzo costruito negli anni ’20 e ci ho vissuto fino al 1976. Negli anni ’50 quando ancora non c’era il mercato veniva il circo o le giostre in quello spazio confinante con dei giardinetti da un lato e via Locri dall’altro. Che emozione vedere questa foto.
Al tempo questa si chiamava Vicolo (o via) delle Tre Madonne, lo so perché ho visto una cartina del 1903 dove è riportata con quel nome, per poi sparire in una mappa del 1921 dove era già stata pianificata la nuova urbanizzazione. Lo so anche perché la mia famiglia viveva al civico 10 (presumibilmente dove si vede quell’edificio in fondo) di questa via tra la fine dell’800 e inizi del ‘900. Il muro che si vede a sinistra è un mulino, segnato sulla cartina del 1903, e anche l’edificio in fondo è presumibilmente un altro mulino/abitazione. Mi piacerebbe vedere altre foto di questo punto, questa immagine comunque è già bellissima e molto significativa per me.
A parziale correzione: è il nome “Acqua Mariana” che deriva da Marana, e non viceversa. Marana deriva dall’indoeuropeo *mar, che indica acquitrinio, palude: da questo termine viene il latino mar-maris (mare), il francese marais, lo spagnolo mariscas e l’italiano maremma (palude), Moor e Morast che in tedesco indicano acquitrini; nonché il nome della Moravia (=terra acquitrinosa), e da noi Marino e Morena. Alla Marana di Roma (che tutt’ora scorre!) si riferisce anche l’inferriata che impediva di usare il suo passaggio nelle mura (a Porta Metronia) come punto di contrabbando, da cui Via della Ferratella… Tanti fossi della periferia erano parte del suo percorso, e da qui il suo nome è passato a indicare qualunque pozza abbastanza grande nella campagna a ridosso della città
Scusate se mi intrometto ma se volete conoscere la storia del fiume vi segnalo il mio articolo al riguardo. La Marana, o Mariana, fu una deviazione voluta da Callisto II nel 1122 del terzo fiume del Lazio: il Tuscus Amnis o Aqua Crabra. Un fiume che partendo dalle pendici dei Colli Albani, sotto la città di Tusculum, percorreva l’area dell’attuale Tor Vergata per gettarsi nell’Aniene. Il fiume venne deviato per rafforzare l’industria e l’agricoltura romana. La deviazione venne effettuata presso Morena. Il fiume, sfruttando antichi letti, passava sotto porta Asinara e seguendo le mura entrava in città a Porta Metronia. Da qui si avviava verso il Tevere, passando per il Circo Massimo (dove oggi c’è la torre della Moletta dei Frangipane). Solo un ultimo appunto: la Marana non ha nulla a che vedere con l’Almone, suo gemello ma diverso. Qui il mio articolo, buona lettura https://www.academia.edu/4371384/L_acqua_Crabra_un_fiume_scomparso._Vicende_del_confine_naturale_tra_Roma_e_la_Civitas_Tusculana
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Ma Gregorovius in “Passeggiate Romane” dice “A tre miglia da Roma s’incontra Tor Pignatara, dove è la tomba di Elena, madre di Costantino; sei miglia più in là, un ponte sul ruscello Marrana (Aqua Crabra)”d’altronde il termine Marana è del XII sec ed è relativo alla costruzione di un condotto idirico a cielo aperto, mentre in termine Acqua Mariana è non anteriore al XV secolo e sembra una correzione colta del termine originario.Oh solo per dire eh … :)Fabrizio
Marco Marzano
Porta Asinaria e Porta San Giovanni viste da quella che ora è via Sannio
Simonetta Filacchione
il mio papà è nato a via sannio nel 1917, sono 20 anni che è morto, mi raccontava sempre che da piccolo andava a fare il bagno nella marana che si vede in foto! ciao papà!
Gabriella Ruggeri
La mia mamma invece mi diceva sempre(quando ero piccola) che oltre la porta S.Giovanni c’erano solo campi di carciofi (io ora ho 64 anni )
Cristina Schina
scusate …. ma non riesco a capire!!! la Basilica dove dovrebbe essere? se le mura sono a sinistra la dovremmo vedere davanti?
Ermanno Manzetti
La Basilica la avresti ancora più a sinistra… Esattamente al centro della foto c’è la porta, sotto la quale passano l’85 e l’87. L’edificio a
destra è più o meno dove c’è la COIN
Carlo Gallicchi0
……..@Gabriella.L’immagine che la tua Mamma descriveva mi ha molto colpito………pensare a quante coltivazioni e cose naturali che spariscono per fare spazio ad altro. Grazie.
Corrado Pisano
sarebbe un’idea! Roma ha molte ville, se si dedicasse parte di esse alla coltivazionie di orti sociali e condivisi si mangerebbe meglio più economico e si eliminerebbero un sacco di trasporti inquinanti
Andrea Becciolini
Questa foto conferma quello che diceva mio nonno (classe 1899!!!!) Uscito da porta S.Giovanni, andava a caccia con il padre.
Amedeo Santi
Quella che scorre lungo le mura è la Marrana Mariana che alla fine dell’ottocento è stata ricoperta e lungo la quale fino a quel periodo c’erano dei mulini alimentati con la stessa acqua.
Amedeo Santi
Quella che si vede è l’attuale Via Sannio.
Claudio Mariotti
…questo era un posto spesso frequentato da pasolini..chi è di zona sa perchè
Giuseppe Distasi
Claudio,se lo dici con questa finezza anche chi non è di zona lo capisce, il perché.
Danilo Berlusconiano Doc Adamo
scusate, ma la marana, che fine ha fatto, e la sorgente qual’era?? :-)
Paolo Savini
MARRANA DEL FIUME ALMONE O DI GROTTA PERFETTA VENIVA DAI COLLI ALBANI O ERA UN ALTRA ..LA MARANA MARIANA E DOVE ANDAVA??MARIANA
Roberto Pagani
L’Aqua Mariana,dopo aver attraversato le mura,nei pressi di Porta Metronia,si dirigeva verso la zona del Circo Massimo e si gettava nel Tevere non lontano dalla Cloaca Maxima.
Mario Campioni
In fondo.. al centro della foto, si nota il vecchio mulino vicino Porta S.Giovanni, alimentato dal fosso dell’Acqua Mariana…
Daniela Massari
io abito a due passi da li che bello
Liliana Polia
stando alla prospettiva della foto…la basilica è tutta a sinistra e non si puo vedere. Invece il palazzo che si vede in fondo…potrebbe trovarsi dove adesso c’è il blocco scuola carducci…Via la spezia…se non addirittura dove è la posta di via taranto….24 marzo 2010 alle ore 1.43 · Mi piaceLiliana Polia per intenderci…dopo cisalfa. Manca invece tutto il blocco delle case della banca d’italia….
Stefano Di Stefano
E’incredibile!!! Quante cose c’erano e non ci sono più!!!!!!!!!!!! C’era un fiumiciattolo pensa un pò!!! Una curiosità a chi saprà rispondermi, ora la marana è prosciugata? O come nel caso della Marranella a Tor Pignattara, scorre sotterranea? E se si…dove sfocia? Mi incuriosisce l’idea che la città fosse così piena di corsi d’acqua è strano
immaginarla oggi così!!!
Chiònegro Makis Ssomin
secondo me la foto è stata presa dal punto dove adesso cè via locri !
Daniela Conti
questo fiume nella sua corsa verso il tevere,oggi ormai completamente sotterraneo, passa anche sotto a via della ferratella che sfiora il rione monti. Un’inferrriata posta sul canale della marana, doveva servire ad impedire l’ingresso di persone e merci di contrabbando attraverso la via d’acqua. Proprio in questa inferriata va probabilmente
ravvisata l’origine del toponimo ferratella.
Antonio Marsili
Ecco perchè anni fa si è aperta una voragine a Porta Metronia: il fiume sotterraneo alimentato dalle piogge scava il sottosuolo… Bellissima foto comunque.
Silvio Tamburrini
Antonio..su per giù in che anno si aprì la voragine a Porta Metronia??
Io sapevo che la Marrana fosse il fiume Almone che proveniva dalla Caffarella, da alcuni chiamato ancora oggi Marrana (o Marana). Però credevo che non entrasse dentro le Mura, e che si tuffasse nel Tevere più o meno all’altezza del Gazometro, a via Ostiense. In alcune mappe antiche è infatti così riportato. Però forse mi sbaglio. Qualcuno può chiarirmi? Grazie! :-) Luciano
Questo fiumiciattolo chiamato anche Marana della Moletta da porta Asinara giunta a porta Metronia passando poi nei pressi di caracalla e Circo Massimo dove esiste ancora un insieme ad alti resti antichi quello di un vecchio mulino alimentato dall’acqua di questo fiumiciattolo sfociando infine al Tevere nei pressi della Cloaca Massima
questa marana si chiamava anche cabrara
o crabrara, da porta s.giovanni porta metronia circo massimo tevere alimentava vari molini scusate per lo scrittociao
Mio padre, classe 1897, spesso ci parlava di questa marana che scorreva davanti a Porta San Giovanni.
Mio padre era nato a porta metronia chissà come era intorno a gli anni venti???
Era giá coperta.
Francesca Pesci
Bei ricordi.
Bella memoria! ?
questa è la via sannio che amo
Via Sannio : ricordi del mercato quando ero all’Università. tutti gli studenti si trovavano là a comprare perchè i soldi erano pochi
Io ci andavo a comprare i jeans, avevano i modelli più belli a prezzi fantastici
il fiumiciattolo continuava fino a porta metronia dove attraversava le mura
fu utilizzato per introdurre le botti a roma per evadere la tassa sul vino.per evitare ciò le autorità chiusero l’apertura nelle mura con una
grata. Ecco perché la strada che costeggia le mura dalla parte interna
Io ci sono nato a via Sannio nel 1949 più o meno nel punto da dove è stata fatta la foto in un palazzo costruito negli anni ’20 e ci ho vissuto fino al 1976. Negli anni ’50 quando ancora non c’era il mercato veniva il circo o le giostre in quello spazio confinante con dei giardinetti da un lato e via Locri dall’altro. Che emozione vedere questa foto.
Al tempo questa si chiamava Vicolo (o via) delle Tre Madonne, lo so perché ho visto una cartina del 1903 dove è riportata con quel nome, per poi sparire in una mappa del 1921 dove era già stata pianificata la nuova urbanizzazione. Lo so anche perché la mia famiglia viveva al civico 10 (presumibilmente dove si vede quell’edificio in fondo) di questa via tra la fine dell’800 e inizi del ‘900. Il muro che si vede a sinistra è un mulino, segnato sulla cartina del 1903, e anche l’edificio in fondo è presumibilmente un altro mulino/abitazione.
Mi piacerebbe vedere altre foto di questo punto, questa immagine comunque è già bellissima e molto significativa per me.
A parziale correzione: è il nome “Acqua Mariana” che deriva da Marana, e non viceversa. Marana deriva dall’indoeuropeo *mar, che indica acquitrinio, palude: da questo termine viene il latino mar-maris (mare), il francese marais, lo spagnolo mariscas e l’italiano maremma (palude), Moor e Morast che in tedesco indicano acquitrini; nonché il nome della Moravia (=terra acquitrinosa), e da noi Marino e Morena.
Alla Marana di Roma (che tutt’ora scorre!) si riferisce anche l’inferriata che impediva di usare il suo passaggio nelle mura (a Porta Metronia) come punto di contrabbando, da cui Via della Ferratella… Tanti fossi della periferia erano parte del suo percorso, e da qui il suo nome è passato a indicare qualunque pozza abbastanza grande nella campagna a ridosso della città
Scusate se mi intrometto ma se volete conoscere la storia del fiume vi segnalo il mio articolo al riguardo. La Marana, o Mariana, fu una deviazione voluta da Callisto II nel 1122 del terzo fiume del Lazio: il Tuscus Amnis o Aqua Crabra. Un fiume che partendo dalle pendici dei Colli Albani, sotto la città di Tusculum, percorreva l’area dell’attuale Tor Vergata per gettarsi nell’Aniene. Il fiume venne deviato per rafforzare l’industria e l’agricoltura romana. La deviazione venne effettuata presso Morena. Il fiume, sfruttando antichi letti, passava sotto porta Asinara e seguendo le mura entrava in città a Porta Metronia. Da qui si avviava verso il Tevere, passando per il Circo Massimo (dove oggi c’è la torre della Moletta dei Frangipane). Solo un ultimo appunto: la Marana non ha nulla a che vedere con l’Almone, suo gemello ma diverso. Qui il mio articolo, buona lettura https://www.academia.edu/4371384/L_acqua_Crabra_un_fiume_scomparso._Vicende_del_confine_naturale_tra_Roma_e_la_Civitas_Tusculana
grazie per il contributo Emiliano Bultrini, interessante articolo
Lucia