Ettore Ranalletta Era il tram Termini-Cinecittà della STEFER
Gian Piero Solitario Guardate meglio le dimensioni dell’albero
Alessandro Bacchi Io da ragazzino l’ho preso un sacco di volte quel tranvetto… abitavo a San Giovanni ma i miei lavoravano a Cinecitta’. Ricordo la folla e il bigliettaio seduto
Maurizio Fiorini Secondo me non e’ lo stesso pino, facendo un confronto con la foto precedente (quello dell’ ingresso delle truppe alleate) notiamo chiaramente che i binari del tranvetto sono sempre gli stessi mentre il pino secolare dell’ arco di travertino si trovava al di la del muro di cinta.
Giampaolo La Bruna …mitico tram …me lo ricordo bene…
Giancarlo Galli Negli anni ’70 c’era ancora il bigliettaio alla fermata del tram e si pagava a seconda dell’ora.
Rosa Dora Anche mio nonno prendeva questo tram per recarsi a lavoro, da S.Giovanni a Cinecittà!
Spizzichino Angelo Io li ho presi per una Vita . tanto per ricordare . Erano 3 Linee 1 era Cinecitta Che arrivava fino a Ostria del Curaro 2 era Capannelle che arrivava fino a capannelle3 Velodromo che arrivava fino ai colli albani , dove c’era un vecchio velodromo . Problema ? ….. A parte Cinecittà tram , l’altri non passavano mai
Mario Rossi caro Angelo i tram erano solo due Termini/Cinecittà e Termini/Capannelle, il capolinea di Cinecitta fino agli anni ’60 era proprio davanti agli studi cinematografici, poi quando sono iniziati i lavori per la Metropolitana con relativo sbancamento della Via Tuscolana e conseguente deviazione del Tram all’internop del quartiere Don Bosco, il capolinea e’ stato spostato a piazza di Cinecitta davanti all’attuale circoscrizione
Mario Rossi Per quanto riguarda questa foto invece chiedo se qualcuno si ricorda quando il tram prendeva questa curva a velocità sostenuta era uno sballotolamento e al centro del tram c’erano il cerchio a terra che faceva da snodo e le fisarmoniche di gomma nere che permettevano al tram di poter fare quelle curve, da ragazzini era un divertimento vedere la piattaforma muoversi sotto i piedi. Per la cronaca il pino della foto, ahimè non c’è più, ne hanno piantati una fila molto più piccoli, ma quello era l’originale, avevano fatto le rotaie apposta per girarci intorno……
Cinzia Paccavia Cavolo se nn ci divertivamo sul tram.. io lo prendevo con mia madre per andare a comprare il cocomero alla bancarella alla fine della discesa… che tempi!
Cinzia Paccavia alle spalle del palazzo che si vede a destra c’è Via Poggio Tulliano.. è da lì che vengo io…
Rita Lacrimeesangue Miraglia SULLA SINISTRA BENZINA GULF
Maurizio Polidori il terzo tram non andava ai colli albani…ancora non ‘erano ma finiva a via eurialo
Angelo Basili mia madre mi dava i soldi per il tram per andare a scuola dall’alberone fino a piazza dei re di roma , ma io mi attaccavo sempre dietro ed i soldi li spendevo diversamente; e non ero il solo.
Giuseppe Giangreco Ha parzialmente ragione Polidori inizialmente le linee erano due Termini/Cinecittà e Termini/Capannelle, poi per servire meglio il quartiere Tuscolano fu istituito il capolinea di Via Eurialo con i tranvetti piccoli
Oswald Richter mia zia abitava al 3° piano dell’ultima casa che si vede sulla sinistra ed io ci venivo in vacanza d’estate. Dalla finestra della cucina si vedevano tutti i Castelli.
Luigi Di Censi il fratello di mia nonna abitava vicino al benzinaio GULF
io abitavo alla destra della foto al civico 634 e ricordo che uscendo da casa svoltando a dx c’era Vicolo Tuscolano denominato er vicoletto poi c’era il bar-tabacchi di Imola e della sora Peppa e più avanti Villa delle Rose. In quel bar ci compravo i pescetti di liquirizia perchè i grandi mi mandavano a comprargli le sigarette “sciolte” o il latte in bottiglia di vetro e mi lasciavano gli spiccetti per me. Di fonte casa c’era l’alimentari di Bonesi. Avevamo il bagno adiacente alla casa e quando mamma mi faceva il bagno usava una “bagnarola” zincata ma doveva scaldare l’acqua in casa. D’estate invece il cocomero o il vino di papà lo si metteva in un catino con il ghiaccio che vendeva il bar mentre la sera nello stesso bar vedevamo “lascia o raddoppia?” in tv portandoci le sedie da casa. Quando nel 59 morì mia madre (avevo 8 anni) andavo a fare la spesa al mercato del Quadraro con il tram che prima delle otto costava 10 o 15 lire e dopo aumentava a 25 lire. Era tutto bello, era la mia infanzia ed ora mi sembra che sia passato un secolo ma tutti i miei ricordi non ci sono più e neanche la casa e gli abitanti d’allora
Una precisazione per Mario Rossi: il “cerchio a terra” e le “fisarmoniche nere” che si trovavano al centro di questi tram, come tu le chiami, era la cosiddetta “giostra Urbinati”, sistema di articolazione altamente innovativo che, progettato dall’ing. Mario Urbinati della STEFER, fu applicato per la prima volta al mondo proprio su questi tram, costruiti tra il 1938 ed il 1941, i quali furono tram di assoluta avanguardia mondiale, un vero vanto per Roma: questo non molti lo sanno. Il prototipo di queste vetture è stato ceduto a Torino e, previo restauro attualmente in corso, tornerà prossimamente a circolare sulla rete tramviaria torinese, come tram storico.
Ciao, anch’io ho vissuto lì fino alla fine dei sui giorni. Sono la nipote di Iole. Di sicuro conosci la mia famiglia. Il casale mi è rimasto nel cuore, un paradiso nel bel mezzo della città.
Il tuo contributo ci permetterà di investire nello sviluppo di questa iniziativa ed in questo modo il nostro progetto potrà essere migliore anche grazie a te.
Ettore Ranalletta
Era il tram Termini-Cinecittà della STEFER
Gian Piero Solitario
Guardate meglio le dimensioni dell’albero
Alessandro Bacchi
Io da ragazzino l’ho preso un sacco di volte quel tranvetto… abitavo a San Giovanni ma i miei lavoravano a Cinecitta’. Ricordo la folla e il bigliettaio seduto
Maurizio Fiorini
Secondo me non e’ lo stesso pino, facendo un confronto con la foto precedente (quello dell’ ingresso delle truppe alleate) notiamo chiaramente che i binari del tranvetto sono sempre gli stessi mentre il pino secolare dell’ arco di travertino si trovava al di la del muro di cinta.
Giampaolo La Bruna
…mitico tram …me lo ricordo bene…
Giancarlo Galli
Negli anni ’70 c’era ancora il bigliettaio alla fermata del tram e si pagava a seconda dell’ora.
Rosa Dora
Anche mio nonno prendeva questo tram per recarsi a lavoro, da S.Giovanni a Cinecittà!
Spizzichino Angelo
Io li ho presi per una Vita . tanto per ricordare . Erano 3 Linee 1 era Cinecitta Che arrivava fino a Ostria del Curaro 2 era Capannelle che arrivava fino a capannelle3 Velodromo che arrivava fino ai colli albani , dove c’era un vecchio velodromo . Problema ? ….. A parte Cinecittà tram , l’altri non passavano mai
Mario Rossi
caro Angelo i tram erano solo due Termini/Cinecittà e Termini/Capannelle, il capolinea di Cinecitta fino agli anni ’60 era proprio davanti agli studi cinematografici, poi quando sono iniziati i lavori per la Metropolitana con relativo sbancamento della Via Tuscolana e conseguente deviazione del Tram all’internop del quartiere Don Bosco, il capolinea e’ stato spostato a piazza di Cinecitta davanti all’attuale circoscrizione
Mario Rossi
Per quanto riguarda questa foto invece chiedo se qualcuno si ricorda quando il tram prendeva questa curva a velocità sostenuta era uno sballotolamento e al centro del tram c’erano il cerchio a terra che faceva da snodo e le fisarmoniche di gomma nere che permettevano al tram di poter fare quelle curve, da ragazzini era un divertimento vedere la piattaforma muoversi sotto i piedi.
Per la cronaca il pino della foto, ahimè non c’è più, ne hanno piantati una fila molto più piccoli, ma quello era l’originale, avevano fatto le rotaie apposta per girarci intorno……
Cinzia Paccavia
Cavolo se nn ci divertivamo sul tram.. io lo prendevo con mia madre per andare a comprare il cocomero alla bancarella alla fine della discesa… che tempi!
Cinzia Paccavia
alle spalle del palazzo che si vede a destra c’è Via Poggio Tulliano.. è da lì che vengo io…
Rita Lacrimeesangue Miraglia
SULLA SINISTRA BENZINA GULF
Maurizio Polidori
il terzo tram non andava ai colli albani…ancora non ‘erano ma finiva a via eurialo
Angelo Basili
mia madre mi dava i soldi per il tram per andare a scuola dall’alberone fino a piazza dei re di roma , ma io mi attaccavo sempre dietro ed i soldi li spendevo diversamente; e non ero il solo.
Giuseppe Giangreco
Ha parzialmente ragione Polidori inizialmente le linee erano due Termini/Cinecittà e Termini/Capannelle, poi per servire meglio il quartiere Tuscolano fu istituito il capolinea di Via Eurialo con i tranvetti piccoli
Oswald Richter
mia zia abitava al 3° piano dell’ultima casa che si vede sulla sinistra ed io ci venivo in vacanza d’estate. Dalla finestra della cucina si vedevano tutti i Castelli.
Luigi Di Censi
il fratello di mia nonna abitava vicino al benzinaio GULF
io abitavo alla destra della foto al civico 634 e ricordo che uscendo da casa svoltando a dx c’era Vicolo Tuscolano denominato er vicoletto poi c’era il bar-tabacchi di Imola e della sora Peppa e più avanti Villa delle Rose. In quel bar ci compravo i pescetti di liquirizia perchè i grandi mi mandavano a comprargli le sigarette “sciolte” o il latte in bottiglia di vetro e mi lasciavano gli spiccetti per me. Di fonte casa c’era l’alimentari di Bonesi. Avevamo il bagno adiacente alla casa e quando mamma mi faceva il bagno usava una “bagnarola” zincata ma doveva scaldare l’acqua in casa. D’estate invece il cocomero o il vino di papà lo si metteva in un catino con il ghiaccio che vendeva il bar mentre la sera nello stesso bar vedevamo “lascia o raddoppia?” in tv portandoci le sedie da casa. Quando nel 59 morì mia madre (avevo 8 anni) andavo a fare la spesa al mercato del Quadraro con il tram che prima delle otto costava 10 o 15 lire e dopo aumentava a 25 lire. Era tutto bello, era la mia infanzia ed ora mi sembra che sia passato un secolo ma tutti i miei ricordi non ci sono più e neanche la casa e gli abitanti d’allora
Una precisazione per Mario Rossi: il “cerchio a terra” e le “fisarmoniche nere” che si trovavano al centro di questi tram, come tu le chiami, era la cosiddetta “giostra Urbinati”, sistema di articolazione altamente innovativo che, progettato dall’ing. Mario Urbinati della STEFER, fu applicato per la prima volta al mondo proprio su questi tram, costruiti tra il 1938 ed il 1941, i quali furono tram di assoluta avanguardia mondiale, un vero vanto per Roma: questo non molti lo sanno.
Il prototipo di queste vetture è stato ceduto a Torino e, previo restauro attualmente in corso, tornerà prossimamente a circolare sulla rete tramviaria torinese, come tram storico.
Ciao, anch’io ho vissuto lì fino alla fine dei sui giorni. Sono la nipote di Iole. Di sicuro conosci la mia famiglia. Il casale mi è rimasto nel cuore, un paradiso nel bel mezzo della città.
C’era anche un tram che andava a piazza dei Mirti