La chiesa sorge dove fu costruita la prima strada lastricata di Roma,nel 218 a.C.,cioè Clivus Publicius . E’ probabile che la strada terminasse nell’attuale Piazza Albania,dove c’era la Porta Raudusculanae,collegata – tramite Vicus Piscinae Publicae – a Porta Capena (la Porta successiva a Ovest era ,invece,Porta Avernalis). Adiacente all’inizio di Clivus Publicius si trovava il Templum Lunae,di età repubblicana,decorato con statue provenienti dal Teatro di Corinto. Più avanti c’erano le Thermae Suranae,erette sotto Traiano,forse dal suo amico e commilitone Licinio Sura.Erano simili a quelle di Pompei.La chiesa venne costruita tra il IV° e V° secolo(forse anche prima come dimostrerebbero le disposizioni basilicali). Venne eretta sopra un Edicola dedicata al culto di Mitra,le cui statue e affreschi vennero selvaggiamente distrutte dai cristiani vittoriosi. Gli affreschi furono ritrovati – dopo scavi operati dai monaci nel vicino monastero – da due archeologi olandesi nel 1952. Originariamente,nelle adiacenze c’era un Tempio dedicato a Diana,nel quale – ci racconta Plutarco – vi entrò per riposare Caio Gracco,inseguito dai nemici e poi,deciso a togliersi la vita,venne disssuaso dai suoi amici Pomponio e Licinio. Inizialmente,la chiesa era intitolata ai SS. Aquila e Priscilla ma Papa Eutichiano (275-283)trovò qui il corpo di Prisca e allora le intitolò la chiesa. Aquila e Priscilla erano due coniugi ebrei che avrebbero ospitato l’apostolo Pietro nelle loro casa (e forse la chiesa è stata ricavata da un ambulacro della stessa). Prisca era una Vergine martirizzata sotto l’Imperatore Claudio il Gotico.La chiesa venne ristrutturata da Adriano I° nel 772,poi dai monaci Benedettini che la ebbero dai monaci greci nel 1062. Venne devastata dai normanni di Roberto il Guiscardo e riparata nel 1084. Nel 1456 subi un totale rifacimento per ordine di Papa Callisto III°. Però solo nel 1660 assumerà l’aspetto attuale per l’opera di Carlo Lambardi e per desiderio di Papa Alessandro VII°. In seguito,anche Papa Clemente XII° fece eseguire dei restauri. Infine,nel 1935,mentre si operavano altri restauri vennero scoperti i resti di una delle navate dell’antica basilica e nel 1940 un Mitreo posto dietro la chiesa.
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La chiesa sorge dove fu costruita la prima strada lastricata di Roma,nel 218 a.C.,cioè Clivus Publicius . E’ probabile che la strada terminasse nell’attuale Piazza Albania,dove c’era la Porta Raudusculanae,collegata – tramite Vicus Piscinae Publicae – a Porta Capena (la Porta successiva a Ovest era ,invece,Porta Avernalis). Adiacente all’inizio di Clivus Publicius si trovava il Templum Lunae,di età repubblicana,decorato con statue provenienti dal Teatro di Corinto. Più avanti c’erano le Thermae Suranae,erette sotto Traiano,forse dal suo amico e commilitone Licinio Sura.Erano simili a quelle di Pompei.La chiesa venne costruita tra il IV° e V° secolo(forse anche prima come dimostrerebbero le disposizioni basilicali). Venne eretta sopra un Edicola dedicata al culto di Mitra,le cui statue e affreschi vennero selvaggiamente distrutte dai cristiani vittoriosi. Gli affreschi furono ritrovati – dopo scavi operati dai monaci nel vicino monastero – da due archeologi olandesi nel 1952. Originariamente,nelle adiacenze c’era un Tempio dedicato a Diana,nel quale – ci racconta Plutarco – vi entrò per riposare Caio Gracco,inseguito dai nemici e poi,deciso a togliersi la vita,venne disssuaso dai suoi amici Pomponio e Licinio. Inizialmente,la chiesa era intitolata ai SS. Aquila e Priscilla ma Papa Eutichiano (275-283)trovò qui il corpo di Prisca e allora le intitolò la chiesa. Aquila e Priscilla erano due coniugi ebrei che avrebbero ospitato l’apostolo Pietro nelle loro casa (e forse la chiesa è stata ricavata da un ambulacro della stessa). Prisca era una Vergine martirizzata sotto l’Imperatore Claudio il Gotico.La chiesa venne ristrutturata da Adriano I° nel 772,poi dai monaci Benedettini che la ebbero dai monaci greci nel 1062. Venne devastata dai normanni di Roberto il Guiscardo e riparata nel 1084. Nel 1456 subi un totale rifacimento per ordine di Papa Callisto III°. Però solo nel 1660 assumerà l’aspetto attuale per l’opera di Carlo Lambardi e per desiderio di Papa Alessandro VII°. In seguito,anche Papa Clemente XII° fece eseguire dei restauri. Infine,nel 1935,mentre si operavano altri restauri vennero scoperti i resti di una delle navate dell’antica basilica e nel 1940 un Mitreo posto dietro la chiesa.