Via dei Vaccinari


Descrizione: Via dei Vaccinari. L’interno della chiesa di San Bartolomeo de’ Vaccinari verrà usata come deposito e poi abbattuta
Anno: (?)
Fonte: archivio sconosciuto
Aggiunta da Roma Sparita

Una risposta

  1. Loredana Diana ha detto:

    Anonimo;
    – S. Stefano de Arenula.
    Era una parrocchietta della quale si dice nella VIsita del 1560 che:
    ha da 16 a 20 case che sono dei vaccinari e genti povere e che st
    maltrattata e poco monda. Ancora esiste (sic!), benchè abbia cambiato
    il suo nome in quello di s. Bartolomeo dei Vaccinari in via Regola
    (ora Arenula). Nel 1570 fu concessa da s. Pio V ai conciatori di
    pelli, o vaccinari, che la riedificarono. Anticamente si chiamava s.
    Stefano in silice, forse dagli avanzi di una via lastricata dai
    consueti poligoni di lava che ivi sussisteva, e fu pure chiamata de
    cacabaris. Il Galletti riferisce un documento del 1408, ove si ricorda
    che ai 21 marzo di quell’anno un tal Christophoro Pillarius de regione
    arenulae horam post nonam cecidit de quoddam pallatio prope flumen de
    parochia s. Stephani de silice. Nel diario del Terribilini, che ho
    trovato nelle carte dell’archivio vaticano, leggo la nota seguente:
    Venerdì 227 sono stato dopo desinare a riverire il p. Predicatore
    Cavalcanti es generale dei Teatini. Il canonico Moretti mi ha
    raccontato che nei fondamenti della chiesa che chiamavasi s. Stefano
    in silice fu rifabbricata a tempo di detto canonico. Nel secolo XIV
    era anche chiamata s. Stefano de Benedictinis, indizio certo che fosse
    già posseduta da questi monaci; infatti in un censuale vaticano
    dell’anno 1380 trovo un Petronus Laurentii Cacalumaca de regione
    arenulae et parochia s. Stephani de Benedectinis; e nel 11372, in uno
    di quei libri medesimi, è segnalato un petrus Rutii de NOcera
    laborator de regione Parionis gener Rubei de Valle, de parochia s.
    Stephani de Benedectinis pro media tenuta fl. III d. II 60 mo. Dal
    codice di Torino risulta che era servita da un solo sacerdote. Nel
    codice Signorili è appellata in Victinariis, il che prova che la
    denominazione attuale dei Vaccinari risale, almeno al secolo XIV.
    da Mariano Armellini 1891

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