Descrizione: Tor Sapienza: Fosso dell’Incastro, ci si pescava, sparito per far posto alle Poste Anno: 1978 Fotografo: Remia Marcello Fonte: archivio personale Aggiunta da Remia Marcello
Negli anni 60 ci si andava a fare il bagno con tantissimi altri ragazzi,, nonostante l’acqua fosse freddissima ma limpida, si vedevano addirittura dei pesciolini rossi. Credo poi che su quel posto sia sorta la birra peroni e non le poste, approfittando di quell’acqua così preziosa.
Anch’io negli anni 60 e oltre andavo a farmi il bagno all’Incastro. E’ vero che l’acqua era gelida, ma tanto gelida che una volta mi è preso un collasso dopo essermi tuffato. L’Incastro credo sia una vena d’acqua dell’acquedotto dell’acqua Vergine (scusate le ripetizioni)dove la sua sorgente è a pochi Km dall’Incastro (3 o 4 in linea d’aria) nei pressi di Salone. Nel punto dov’era l’Incastro non credo ci sia mai stata la Peroni. Essa sta sulla via Collatina appena usciti dal quartiere Tor Sapienza andando fuori Roma. Ma neanche le poste. Mi ricordo che per andarci passavo per via Fontanesi, subito dopo lo stabilimento falegnameria Bruschi e oltrepassato la lavanderia Nivea si apriva un campo non coltivato dov’era appunto il famoso INCASTRO. Spero sia stato utile.
tutto vero quello che hai scritto.anche io sono nato a tor sapienza e andavo a fare il bagno all’incastro.se sei su facebook mi piacerebbe contattarti e parlare un po con te.grazie Ennio
Io ci ho pescato fino alla meta’ degli anni ’80. La sorgente è sotto all’edificio delle poste. È sopravvissuto solo il tratto finale che scorre nella tenuta della Cervelletta e sfocia nel fosso di Tor Sapienza. C’erano ( e presumibilmente ci sono) Spinarelli, rovelle e anguille. Mio padre mi diceva che in quella zona c’è n’erano altri di fossi simili dove c’erano anche barbi e tinche. Pesci che risalivano dall’Aniene. Alcuni vecchi de La Rustica mi dissero che anche il fosso di Tor Sapienza era pescabile. Penso che costruirci sopra gli edifici che una volta ospitavano la finanza e che ora sono un’ennesima cattedrale nel deserto fu uno scempio. Era pieno di canne palustri, vegetazione che dava ricovero a gallinelle d’acqua, germani e i vari animali che frequentano le sponde dei corsi d’acqua, volpi, tassi, istrici, talpe ecc.
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Negli anni 60 ci si andava a fare il bagno con tantissimi altri ragazzi,, nonostante l’acqua fosse freddissima ma limpida, si vedevano addirittura dei pesciolini rossi.
Credo poi che su quel posto sia sorta la birra peroni e non le poste, approfittando di quell’acqua così preziosa.
Anch’io negli anni 60 e oltre andavo a farmi il bagno all’Incastro. E’ vero che l’acqua era gelida, ma tanto gelida che una volta mi è preso un collasso dopo essermi tuffato. L’Incastro credo sia una vena d’acqua dell’acquedotto dell’acqua Vergine (scusate le ripetizioni)dove la sua sorgente è a pochi Km dall’Incastro (3 o 4 in linea d’aria) nei pressi di Salone. Nel punto dov’era l’Incastro non credo ci sia mai stata la Peroni. Essa sta sulla via Collatina appena usciti dal quartiere Tor Sapienza andando fuori Roma. Ma neanche le poste. Mi ricordo che per andarci passavo per via Fontanesi, subito dopo lo stabilimento falegnameria Bruschi e oltrepassato la lavanderia Nivea si apriva un campo non coltivato dov’era appunto il famoso INCASTRO. Spero sia stato utile.
tutto vero quello che hai scritto.anche io sono nato a tor sapienza e andavo a fare il bagno all’incastro.se sei su facebook mi piacerebbe contattarti e parlare un po con te.grazie Ennio
anni 60…noi ci partivamo da Centocelle per fare i bagno …era freddissima !!
confermo…era freddissima. Noi partivamo da Centocelle per farsi il Bagno
Da piccolo ci facevo il bagno anni 1964/65/66 .
Acqua pulitissima
Io ci ho pescato fino alla meta’ degli anni ’80. La sorgente è sotto all’edificio delle poste. È sopravvissuto solo il tratto finale che scorre nella tenuta della Cervelletta e sfocia nel fosso di Tor Sapienza. C’erano ( e presumibilmente ci sono) Spinarelli, rovelle e anguille. Mio padre mi diceva che in quella zona c’è n’erano altri di fossi simili dove c’erano anche barbi e tinche. Pesci che risalivano dall’Aniene. Alcuni vecchi de La Rustica mi dissero che anche il fosso di Tor Sapienza era pescabile. Penso che costruirci sopra gli edifici che una volta ospitavano la finanza e che ora sono un’ennesima cattedrale nel deserto fu uno scempio. Era pieno di canne palustri, vegetazione che dava ricovero a gallinelle d’acqua, germani e i vari animali che frequentano le sponde dei corsi d’acqua, volpi, tassi, istrici, talpe ecc.