Nel 1838 Gregorio XVI con un restauro integrale fece riportare Porta Maggiore all’aspetto originario, eliminando le varie aggiunte (cortina in pietra, muri di rinforzo, case costruite attorno) che, stratificatesi fin dai tempi di Onorio I (400 c.ca), avevano finito col nascondere pressoché interamente i due fornici dell’acquedotto. In concomitanza coi suddetti lavori, furono anche inseriti sotto i fornici due muri con la parte superiore merlata, che ne abbassavano l’altezza, probabilmente allo scopo di sorvegliare meglio il doppio ingresso, il quale ancora fungeva da via d’accesso alla città. Nella foto si vedono chiaramente. Quando nei primi anni ’30 anche il piano stradale fu scavato, riportando alla luce il basolato che passa sotto Porta Maggiore, i muri merlati furono rimossi.
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ciao Claudio!
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Nel 1838 Gregorio XVI con un restauro integrale fece riportare Porta Maggiore all’aspetto originario, eliminando le varie aggiunte (cortina in pietra, muri di rinforzo, case costruite attorno) che, stratificatesi fin dai tempi di Onorio I (400 c.ca), avevano finito col nascondere pressoché interamente i due fornici dell’acquedotto. In concomitanza coi suddetti lavori, furono anche inseriti sotto i fornici due muri con la parte superiore merlata, che ne abbassavano l’altezza, probabilmente allo scopo di sorvegliare meglio il doppio ingresso, il quale ancora fungeva da via d’accesso alla città. Nella foto si vedono chiaramente.
Quando nei primi anni ’30 anche il piano stradale fu scavato, riportando alla luce il basolato che passa sotto Porta Maggiore, i muri merlati furono rimossi.