Via Appia Antica

Descrizione: Panorama dalla Via Appia Antica, sullo sfondo la sagoma della Basilica di San Giovanni
Anno: 1868 ca
Fotografo: (?)
Fonte: archivio sconosciuto
Aggiunta da Maurizio Fiorini
Etichette: via appia antica
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Originariamente,la Via Appia partiva dal Clivus Martis. Furono i fratelli Ogulnei – edili curuli – che ,con le somme ritratte dalle confische dei beni degli usurai,nel 460 circa a.C., costruirono la via Saxo Quadrato ,da Porta Capena al Clivo di Marte ( Clivo che il Senato di Roma fece spianare). Successivamente,gli edili ,con le multe riscosse da alcuni commercianti di bestiame,selciarono la via dal Clivo di Marte a Boville. Nel 312 – sempre avanti Cristo – Appio Claudio,detto il Cieco,la restaurò e la fece arrivare fino a Capua. In seguito,altri la fecero arrivare fino a Brindisi. La via Appia divenne talmente importante che le venne dato il nome di Regina Viarum.
La lava necessaria per la pavimentazione fu tratta dalle cave di Torre in Selce.
I marciapiedi della via erano fiancheggiati da sepolcri,dietro i quali vi era una lunga fila di ville. Caio Gracco mise le colonnine miliari,due delle quali adesso adornano la balaustra del Campidoglio. Dove incomincia il rettilineo della via ,cioè al 2° miglio c’era il Campus Rediculi ,ossia il campo dove c’era un’ara in memoria del Genio misterioso che fece indietreggiare il generale cartaginese Annibale giunto alle porte di Roma nel 211 a.C. Infatti,Plinio indica qui al 2° miglio il campo dove si svolse un comico funerale di un corvo prediletto da Tiberio .
(riprendo il commento più tardi)