Sono nato in via Vetulonia ora abito in via Caulonia e vi assicuro che via Satrico sarebbe un sogno averla come nella foto visto che e’ sempre trafficata, pero’ io sono nato qui e non cambio il mio quartiere con nessun’altro a Roma.
Via Satrico e Via Acaia quasi deserte.. ora è un’autostrada da quando è aperta via Cilicia+Via marco Polo (fino al ’90 isolate) come collegamento con la tangenziale est. Su uno dei palazzi c’era la sirena tipo allarme aereo che suonava alle ore 12,00. Di lì passava i, bus linea 90 che negli anni 50-60 era esercitato dai bus lunghi a 3 assi.
gianfranco.Abitavo Via Licia, andavamo a giocare a pallone nello spazio ora occupato da una scuola magistrale,mi pare.Ricordo Ciccolini Gilberto che abitava vicino all’edicola ……ora e’ in cielo.Si giocava anche nel campo dell’ ALMAS ,pieno di sassolini……….E la prima fidanzatina ?? Non ve lo diro’ mai,ma abitava in via Acaia !
io ho abbitato.in via satrico mia madre facceva la portiera.al 65..sono stato li 22.anni.era roma nostra..adesso ne rimane poca..ho forse niente…..anni 60..e 70..non tornanano piu
Io sono nata a via Acaia n.50; tanti tanti anni fa.Ho sempre avuto una grande nostalgia della mia casa, ma pur essendoci passata davanti un sacco di volte non ho mai avuto il coraggio di suonare il campanello al mio interno e cosi rivedere la mia casetta. poi ogigi con i tempi che corrono davvero non mi aprerebbero!…. mi ricordo tutto della mia zona. Ho fatto le elemetari al Manzoni. Andavo a comprare i libri e dei pentolini di terracotta dal tabbaccaio d’angolo con via Satrico, quanti ricordi e quanta nostalgia!…A Napoli si direbbe « tempi belli e na vota.’’.
SONO Marcella sono nata a via Satrico al numero 3 ho vissuto i miei primi trent’anni di vita dalla mia finestra vede l allora campo Almas e i giochi che facevo con le mie coetane erano.le scalette dell’entrata del campo Almas dove cerano due terrazze ed erano le nostre casette e giocavamo con le bambole e un ricordo ricorrente è quando passarono per quella strada gli Americani e ci buttavano caramelle e gomme americane su quelle famose scalette il GIORNALAI O I MIEI genitori sono vissuti altri dieci anni fino alla fine dei loro giorni potete immaginare in Via Satrico ho lasciato il cuore grazie per avermi fatto rivivere quel periodo.
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Sono nato in via Vetulonia ora abito in via Caulonia e vi assicuro che via Satrico sarebbe un sogno averla come nella foto visto che e’ sempre trafficata, pero’ io sono nato qui e non cambio il mio quartiere con nessun’altro a Roma.
Via Satrico e Via Acaia quasi deserte.. ora è un’autostrada da quando è aperta via Cilicia+Via marco Polo (fino al ’90 isolate) come collegamento con la tangenziale est. Su uno dei palazzi c’era la sirena tipo allarme aereo che suonava alle ore 12,00. Di lì passava i, bus linea 90 che negli anni 50-60 era esercitato dai bus lunghi a 3 assi.
gianfranco.Abitavo Via Licia, andavamo a giocare a pallone nello spazio ora occupato da una scuola magistrale,mi pare.Ricordo Ciccolini Gilberto che abitava vicino all’edicola ……ora e’ in cielo.Si giocava anche nel
campo dell’ ALMAS ,pieno di sassolini……….E la prima fidanzatina ?? Non ve lo diro’ mai,ma abitava in via Acaia !
io ho abbitato.in via satrico mia madre facceva la portiera.al 65..sono stato li 22.anni.era roma nostra..adesso ne rimane poca..ho forse niente…..anni 60..e 70..non tornanano piu
Io sono nata a via Acaia n.50; tanti tanti anni fa.Ho sempre avuto una grande nostalgia della mia casa, ma pur essendoci passata davanti un sacco di volte non ho mai avuto il coraggio di suonare il campanello al mio interno e cosi rivedere la mia casetta. poi ogigi con i tempi che corrono davvero non mi aprerebbero!…. mi ricordo tutto della mia zona. Ho fatto le elemetari al Manzoni. Andavo a comprare i libri e dei pentolini di terracotta dal tabbaccaio d’angolo con via Satrico, quanti ricordi e quanta nostalgia!…A Napoli si direbbe « tempi belli e na vota.’’.
SONO Marcella sono nata a via Satrico al numero 3 ho vissuto i miei primi trent’anni di vita dalla mia finestra vede l allora campo Almas e i giochi che facevo con le mie coetane erano.le scalette dell’entrata del campo Almas dove cerano due terrazze ed erano le nostre casette e giocavamo con le bambole e un ricordo ricorrente è quando passarono per quella strada gli Americani e ci buttavano caramelle e gomme americane su quelle famose scalette il GIORNALAI O I MIEI genitori sono vissuti altri dieci anni fino alla fine dei loro giorni potete immaginare in Via Satrico ho lasciato il cuore grazie per avermi fatto rivivere quel periodo.