Via Margutta

Via Margutta
Descrizione: Via Margutta
Anno: 1958
Fotografo: Mario Carbone
Fonte: Archivio Fotografico Mario Carbone
Aggiunta da Adriano Candali

5 Responses

  1. Rodolfo Lanciani dice che il nome della via deriva dal soprannome Margutte (in romanesco significa brutto,tonto,sbucato chissà da dove)dato ad un barbiere che risulta residente qua già dal censimento del 1526. Secondo il Rufini,il nome deriva dalla famiglia Margutti,,anche loro residenti qui. In effetti,si dice che un figlio nato nal 1807 per contracambio da Tuta Conti ,moglie del duca Sforza Cesarini,fu affidato ad una certa Caterina ,moglie di Luigi Margutti. Altri dicono che il nome deriva da “Marisgutta”,cioè “goccia di mare”,a causa di una piccola marrana che scendeva dal monte Pincio,ossia dalla villa della famiglia dei Pincii.
    In questa via,nel 1807,ci venne spostata l’Accademia dell’Arte. Prima gli artisti si riunivano nella caserma dei Carabinieri di Piazza del Popolo.
    Come è noto,già da decenni ,da strada sede di rimesse di cavalli o di piccole botteghe,via Margutta è stata trasformata in una via residenziale ,dove hanno abitato e abitano pittori,attori, registi cinematografici o nobili.

  2. Via Margutta è anche la strada dove nel famoso film “Vacanze romane” (1953) al civico n°51 abita il protagonista, il giornalista Joe Bradley (Gregory Peck).

  3. Mio padre ci ha lavorato per 35 anni la conosco bene e in via margutta c’è uno striscione che lo mise lui aiutato da un suo amico .

  4. VIA MARGUTTA
    Lo sapevate che ar centro de Roma c’è er tridente,
    delineato da le vie der Corso, Ripetta e Babuino,
    che s’affaccia su piazza der Popolo ch’è un salotto.
    ‘Na vietta pittoresca de ‘sta zona è la via adiacente
    a quella der Babuino, Via Margutta, un giojellino,
    frequentata da pittori e lastricata da piastrelle de decotto.
    Lì, indove c’era la casa de Fellini, è un crocevia de studi
    d’artisti e de pischelle che posano pe’ ritratti perloppiù gnudi.
    A via Margutta conobbi ‘na moretta ch’era ‘na lenza,
    che, doppo un po’ de tempo, me fece la seguente confidenza:
    “D’un gran pittore faccio la modella,
    entro, me spojo e lui me mette in posa,
    poi resta indifferente come se fossi la sorella.
    Mò l’anima me succhia e ner colore
    vò fissalla. “Oggi sei più bella”
    dice “dipigno er tuo candore”.
    Quanno me rivesto, mettennome la gonna,
    lui finarmente scopre che so’ donna.
    Riprenne er pennello: è ‘no splennore ‘sta tela surealista
    a condizione che sia lungo e dritto er cacchio de l’artista!”

  5. Gelsomina ha detto:

    La famosa manifestazione dei 100 pittori a via Margutta, oggi molto sottotono, rispetto al passato.

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