Mausoleo di Augusto

Descrizione: Demolizioni per l’isolamento del Mausoleo di Augusto
Anno: 1934
Fotografo: (?)
Fonte: Tratta da delcampe archivio sconosciuto
Aggiunta da Carlo Galeazzi
Etichette: mausoleo di augusto
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che scempio, come spina di borgo! e la vendita al vaticano di una parte di roma, sono credente ma roma doveva restare tutta de roma vi immaginate Una parte di Parigi staccata per creare un nuovo stato? I Francesi non l’avrebero accettato…. pora roma
Scempio di cosa? eliminare case costruite sui resti di roma antica? beh certo, meglio una roma piena di case e senza i monumenti riportati alla luce…scommetto che se non l’avesse fatto il Duce sarebbe stato un grande lavoro di archeologia…
Si chiama grande lavoro di ignoranza… distruggere roma per tirare fuori due cocci e ricoprirli con uno stradone enorme su cui marciare oppure, com nel caso d’augusto, per impiantarci un quartier generale. Ma per favore…
alla faccia della 626
e lo sapevo che qualcuno parava li! A me della destra o della sinistra non importa. Faccio un discorso esclusivamente su Roma. I monumenti che dici tu erano già belli che scoperti. Le case che invece sono state buttate giù avevano una datazione compresa tra il XIV e il XIX esimo secolo. Ritagliare un pezzo di roma e darlo ad uno stato esterno è un’altra cosa che non condivido. Grazie a quella bravata l’italia ha perso una parte del suo patrimonio culturale che è alla luce dei fatti di proprietà di un altro stato: Il vaticano. premesso che non sono di niente e che ragiono con la mia testa, visto che tu da come parli sembri simpatizzante del duce, ti pongo il problema al contrario: Se i comunisti avessero buttato giù interi quartieri tra i quali la casa dei tuoi avi alla quale eri legato per dover andare a vivere in una casa popolare alla garbatella sarebbe stata cosa buona et giusta? è innegabile il fatto che abbia fatto anche cose buone, ma questa è una delle cose che ha fatto che nn mi sono piaciute. ANche perchè piazza san pietro con quella barbaria perse molto del suo fascino. Una volta arrivavi a piazza san pietro passando per spina di borgo e un pò come avviene a firenze ti ritrovavi di stacco sulla cupola, una sensazione meravigliosa, che via della conciliazione ha privato alle generazioni successive
hai proprio ragione Marco! L’idea originaria era quella di impressionare i visitatori che si trovavano San Pietro davanti all’improvviso, oggi la magia e’ perduta…
e costruire case senza senso sulla storia di roma (quante cose sono sepolte sotto i palazzi di Roma?) oppure costruirne una addosso all’arco di costantino (le avrete viste lefoto?) come si chiama? Marco Mellace capisco il tuo punto di vista, ma roma non è firenze, per quanto riguarda andrea invece si conferma l’ignoranza di chi è mentalmente prevenuto.
Quindi secondo te, Mauro Proietti, le case che ora sono intorno al Mausoleo di Augusto non sono un scempio??? Per me sono orribili e non c’entrano nulla col contesto che è intorno…Almeno avrebbero potuto creare degli edifici sul modello di quello presente a Piazza Venezia (il Palazzo delle Assicurazioni Generali). Inoltre, posso giustificare gli sventramenti su via dei Fori imperiali (non però la presenza dell’Altare della Patria a Piazza Venezia…), ma di sicuro non comprendo gli sventramenti a Borgo, erano così indispensabili??? Servivano al Papa???
Grande Alessandro
Eur stazione Ostiense sono state cose buone, ma non compensano da sole La perdita di spina di borgo e di una parte della città che Roma non ha più e cioè città del Vaticano
“Due cocci” e “distruggere Roma” sono una sua sacrosanta opinione, ma appunto un’opinione, e rispecchiano il suo personale gusto. C’è chi invece ritiene che fossero proprio quei palazzi (alcuni di notevole pregio, la maggior parte perfettamente inutili architettonicamente) demoliti tra gli anni ’20 e ’30 a essere sorti su antichi edifici romani, o peggio coi materiali trafugati da essi (ricordo il Porto di Ripetta, in parte costruito con blocchi di pietra del Colosseo, che un terremoto aveva gentilmente fatto crollare. Oppure una foto pubblicata qui su R.S. che mostrava il foro di Traiano ridotto a cortile condominiale). A me l’unico lavoro di ignoranza fatto sul territorio di Roma sembra la cementificazione selvaggia del dopoguerra e il progressivo processo di degrado ben visibile ancora oggi. Ma anche questo lo considero solo un mio isolato parere, visto che leggo molte più discussioni che recriminano gli sventramenti di 90 anni fa piuttosto che la quotidiana “distruzione” di Roma dei nostri tempi. Se solo si perdesse il vizio italico di buttare sempre tutto in politica.
Ovviamente si parlava degli sventramenti di 80/90 anni fa perché l’oggetto in questione, o pubblicato da Roma sparita, è il Mausoleo di Augusto…Sono d’accordo che ci siano altri scempi compiuti dal secondo dopoguerra in poi…se ne vedono soprattutto in alcune periferie, ma anche in alcune città del litorale laziale…
Alessandro Anderlucci non mi riferivo solo alle discussioni relativamente a questa foto, ma a tutte quelle che leggo, con cadenza quasi quotidiana, sempre sullo stesso argomento (come se qualcuno poi ci avesse vissuto, in quelle case). Per carità, qualsiasi opera dell’uomo di valore storico che venga sventrata suscita dolore, ma appunto perchè ci sono diverse visioni su quale sia la “vera” Roma, quella più importante, un po’ di pacatezza nei commenti (come appunto fa Lei), almeno per rispetto di chi la pensa diversamente, penso sia dovuta. Soprattutto perchè tutti noi amiamo Roma, e nessuno fa il tifo pro o contro gli sventramenti perchè le vuole male. Vedo con piacere che concordiamo su cosa è stata ridotta questa città (o meglio questa regione) negli ultimi decenni. Lì sì bisognerebbe andarci con la mano pesante…
Il concetto che comunque volevo esprimere, al di là che uno sia a favore o contro determinati sventramenti, è che, se proprio si debba fare uno sventramento, almeno che venga eseguito con criterio e coerenza architettonica…e secondo me i risultati degli sventramenti di Borgo e della zona intorno al Mausoleo di Augusto non sono per niente coerenti…
Borgo è stato il più grave del xx secolo. La cessione di un pezzo di città per creare uno stato nella città credo non abbia precedenti storici
Marco sull’argomento che ti sta tanto a cuore ci sono testi molto ben scritti, che mettono in luce tutti gli aspetti negativi e positivi, e soprattutto le complessità relative alla risoluzione della Questione romana. Ti consiglio, se non lo hai già letto, il manuale di Diritto Ecclesiastico di Francesco Finocchiaro. Richiede molti soldi e molto tempo, ma ti dà una conoscenza degli argomenti inarrivabile per certi libretti del cavolo che ti tirano dietro in libreria a 8 euro, o peggio, quello che viene scritto nei blog ;)
La magia la dà e l’ha sempre data la basilica di San Pietro, non la Spina di Borgo! Su quest’ultima si può recriminare semmai sul rione, e sul suo tessuto connettivo, che sono stati tranciati in due. Ma se vediamo cosa è stato fatto negli ultimi due secoli a città come Parigi, Londra o Berlino devastata dalla guerra e privata dei suoi quartieri medievali, noi romani possiamo dirci solo fortunati per quanto poco sono state messe le mani sul centro storico.
Vero, sono stato a Berlino la settimana scorsa. Si tratta di una città quasi completamente ricostruita, sia nel secondo dopoguerra (prima del quale era stata praticamente rasa al suolo), sia dopo la caduta del muro, con la rivalutazione degli edifici della ex Berlino est. Parigi conserva un po’ più del suo passato, ma Haussmann nell’800 le ha fatto perdere parecchie strutture medioevali, come tu stesso hai scritto, e lo stesso vale per Londra, dalla quale tra l’altro aveva preso spunto lo stesso Haussmann. Penso proprio che, spesso, il fatto che una città sia capitale influisca su tutta una serie di piani urbanistici, sventramenti, ricostruzioni, a volte necessari per la mutata viabilità, a volte discutibili, talvolta dettati da esigenze di ‘immagine’ o ‘prestigio’
Pienamente d’accordo con te Alessandro
Ragazzi, bando alle polemiche. Ammirate e rimpiangete le case medievali, coi loro romantici gabinetti (cessi) sui balconcini.