Piazza Navona

Piazza Navona
Descrizione: Allestimento delle bancarelle natalizie a Piazza Navona
Anno: 14 dicembre 1948
Fotografo: Collezione Bettmann
Fonte: LIFE
Aggiunta da Carlo Galeazzi

7 Responses

  1. Quando il mercatino era solo di artigiani italiani

  2. Frenk ha detto:

    Dicembre piuttosto caldo nel 1948… tutti in calzoni corti!

  3. il freddo della guerra era da poco finito, notare sciarpetta e cappottini…

  4. Adesso solo cineserie di tutti i tipi a dire poco aberranti….

  5. bella nella sua semplicitá ma che squallore

  6. ROMA SPARITA – Frenk . Fino alla metà degli anni ’50 i pantaloni lunghi non erano generalmente indossati dai bambini romani,tranne che in occasioni cerimoniali,tipo la cresima. I bambini di famiglie agiate spesso però li indossavano,magari quelli chiamati ” pantaloni alla zuava”,cioè che arrivavano ad un palmo dalla caviglia.
    Per le cerimonie importanti,il vestitino bianco per i bambini si prendeva in affitto o si chiedeva in prestito ad altre famiglie. I completini potevano durare anche due,tre generazioni.
    Si ricorreva pure all’intervento della cosiddetta “mercantina”,figura classica nelle borgate romane. Era una signora che settimanalmente girava per le case (in verità erano casupole,se non vere e proprie baracche!)che riforniva mercanzie varie dietro pagamento rateale settimanale ( è inutile dire che quasi sempre la “mercantina” funzionasse pure da strozzina,da usuraia,insomma da “cravattara”).
    Non era insolito vedere bambini poveri indossare vestitini per le cerimonie o troppo larghi o troppo stretti. Come pure scarpe rattoppate,magari senza calzini ,oppure calzini rammendati usando l’uovo di legno nel ricucirli (chi ricorda l’uovo di legno che si usava nel rammendo ? ).
    Ragazzi,vi auguro una giornata gioiosa.

  7. Quanno la ” mercantina” cravattara passava a riscote a casa mia, se fermava a parla co mi madre, la quale glie chiedeva se pagavano tutti o se quarche famia sgambava o cambiava casa pe nun pagà. Allora la mercantina glie diceva sempre : << A signo', " E' mejo ave' d' avè,che ave' da da'".

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