Valle dell’Inferno

Valle dell'Inferno (oggi Via Cipro) - Fornace Bonomi
Descrizione: Valle dell’Inferno (oggi Via Cipro) – Fornace Bonomi. Al centro il signor Bonomi con attorno gli operai.
Anno: 1937
Fotografo: sconosciuto
Fonte: Album della Famiglia Trauzzola (Archivio personale)
Aggiunta da Luciano Trauzzola

8 Risposte

  1. per me era il pezzo che dalla pineta sacchetti andava alla Balduina moi la chiamavamo così negli anni 1975 era solo una strada circondata da sterpaglia

  2. Qui nel 1959 è stato girato il film ” Il Gobbo” di Carlo Lizzani. Nella inedita parte di Leandro er Monco, seguace del Gobbo,ci lavorava Pier Paolo Pasolini. In questa occasione Pier Paolo divenne notissimo ai romani : prima era già conosciuto per le passeggiate notturne a piedi sui Lungotevere o per le puntate in macchina nelle borgate ,ma questo film lo rese popolare non solo come poeta e romanziere ma anche come romano acquisito.
    Chi non ha visto il film colga l’occasione : ci sono tre,quattro battute formidabili.
    Io lo avevo conosciuto qualche mese prima e notai, successivamente,che aver partecipato al film lo aveva aiutato tantissimo a imparare il gergo dei romani un po’ coatti. Anche lui cominciò a darsi arie di integrato nell’ambiente underground : forse studiava meglio i soggetti per i suoi futuri film da regista.

  3. Io da raqgazzo ci andavo a giocare e a fare a sassate con i ragazzi della Valle!!

    • sebastiani claudio ha detto:

      sicuramente sarai tornato con la testa rotta , perchè in quel territorio non c’era ragazzino che non era armato di fionda ,

  4. Augusto,a Roma se dice “serciate”. Diamo a Roma quel che è di Roma !

  5. Sulla Via Tuscolana,all’altezza del numero civico 501,c’è un piccolissimo vicolo,chiamato di Porta Furba. Di fronte c’è altro piccolo Vicolo ,chiamato Tuscolano. Vi lascio immaginare le sassaiole tra i bambini dei rispettivi vicoli. Ma la canzone era comune con i pischelli del Travertino. La prima strofa era : << Correte,scappate,arrivano i spaccateste der Travertno,der Travertino.....>>. Capirai,la’ da noi non solo la sopravvivenza era dura per le persone ,ma pure per le lucertole e per i topi, che in zona avevano applicato il principio del malthusianesimo : si moltiplicavano come niente fosse. E allora la caccia era aperta 24 ore al giorno,con il conforto degli adulti. Io c’avevo na mazzafionna (cosi se dice a Roma : nun ve lo fate ripete !)) coi quadrelli (gli elastici quadrangolari) e na pezzola fatta de pelle vera. Era na signora mazzafionna.

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