Le case romane al Celio

Case romane al Ceio

Le case romane dei SS. Giovanni e Paolo

Pur non essendo delle dimensioni della più nota Domus aurea, rappresentano un sito archeologico sicuramente molto interessante sia per la rarità di esempi di edifici di epoca romana così ben conservati, sia per la complessità della sua struttura architettonica. Riaperte al pubblico nel gennaio del 2002 dopo un lungo intervento di restauro curato dalla Soprintendenza Archeologica di Roma e finanziato dal F.E.C., le “case” sono un sito archeologico di particolare interesse, infatti dalle sue attuali strutture si riscontra la sovrapposizione di almeno quattro fasi edilizie che vanno dal primo al quinto secolo d.C. Visitandole si può agevolmente osservare come sulla originaria domus romana del secondo secolo d.C., articolata su due livelli, nel terzo secolo d.C. fu dapprima realizzata un’insula, abitazione popolare a più piani con portico e taverne a livello stradale, e successivamente, dopo l’acquisto di tutto il complesso da parte di un unico proprietario, fu trasformato l’insieme in una domus signorile con ambienti di rappresentanza decorati da affreschi di pregio. Le mura di queste edificazioni furono poi utilizzate come fondamenta della soprastante Basilica, eretta sul luogo in cui secondo la tradizione abitarono e furono sepolti, dopo avervi subito il martirio, i Santi Giovanni e Paolo. All’interno delle “case” è ancora visibile il luogo ove sarebbe avvenuta la controversa sepoltura dei due Santi, testimoniato da pitture di ispirazione religiosa.

Fonte: Ministero dell’Interno


Al momento la visita non e' in programma, effettuabile a richiesta