Catacombe di Domitilla

Fonte: Wikipedia
Scavi archeologici condotti nel XX secolo, hanno permesso di scoprire nel sopraterra insediamenti funerari risalenti alla fine dell’età repubblicana (I secolo a.C.); il cimitero subdiale continuò a svilupparsi fino al tardo-impero, quando membri di nobili famiglie cristiane desideravano essere sepolti nei pressi delle reliquie dei martiri. Questo cimitero all’aperto è composto da una varia tipologia di sepolture: forme, colombari, mausolei.
Il cimitero sottoterra si sviluppa invece nel II-III secolo, dapprima come nuclei funerari distinti, poi uniti in un’unica grande catacomba.
Con la trasformazione in santuario ad opera di papa Damaso I, il cimitero divenne luogo di pellegrinaggi e di devozione, finché, a causa dell’insicurezza del suburbio e della campagna romana, nel IX secolo papa Leone III decise il trasferimento delle reliquie dei martiri dentro le mura Aureliane, nella Chiesa dei Santi Nereo e Achilleo.
Abbandonata e dimenticata, la catacomba fu scoperta da Antonio Bosio alla fine del Cinquecento, e studiata da Giovanni Battista de Rossi nella metà dell’Ottocento
Fonte: Wikipedia
Al momento la visita non e' in programma, effettuabile a richiesta