Testo a cura di Alessandra Reggi, tratto da Atlante dei beni culturali delle Aree protette di Roma Natura.
“Arroccato su una rupe tufacea a controllo delle antiche vie Collatina e Prenestina e della Valle dell’Aniene, il complesso fortificato della Cervelletta emerge con la sua alta torre medievale circondata da massicci corpi di fabbrica. Secondi alcuni studiosi, il toponimo sarebbe la corruzione del termine cervaretto(da cui Cervarettae quindi Cervelletta), derivante dalla presenza nel territorio di riserve di cervi. Altri invece ipotizzano una derivazione dal latino acervus(cumulo) per la presenza delle vicine cave romane (Tor Cervara), dove si creavano imponenti cumuli dagli scarti di lavorazione ed estrazione del tufo. La tenuta della Cervelletta era un vasto fondo medievale di proprietà ecclesiastica, che fu prima del monastero di S. Tommaso in Formis (bolla di Innocenzo III del 1202) con la denominazione di Casale sancti loci, poi della Basilica Lateranense ed in seguito della Basilica di S. Lorenzo fuori le mura. Nel XVI secolo il fondo venne rilevato dalla famiglia Sforza che lo tenne sino al 1628, quando venne acquistato dal Cardinale Scipione Borghese; a questa famiglia si deve la trasformazione del casale in elegante residenza di campagna e lo sviluppo della sua parte produttiva. Proprio nel corso del XVII secolo, nelle piante del Catasto Alessandrino, la tenuta compare con il nome con cui è oggi nota di Casale della Cervelletta. Nel 1835 il fondo passò alla famiglia Salviati, che realizzò la bonifica del territorio colpito dalla malaria. Il complesso della Cervelletta oggi si presenta come una struttura composita, frutto di stratificazioni secolari ed insieme delle trasformazioni funzionali che ha subito: da sistema fortificato a centro direzionale di una vasta tenuta agricola ed ancora a dimora signorile. La struttura è costituita da un corpo centrale voluto dai Borghese, il cui stemma di famiglia campeggiava sino al 1950 sulla finestra centrale del piano superiore; l’accesso al casale avviene attraverso un elegante portale che immette in un portico, il quale a sua volta conduce agli ambienti residenziali e, attraverso un cortile interno, agli spazi di servizio con le stalle ed i fienili. Nel piano nobile è un salone con camino, sul quale è dipinto lo stemma della famiglia Salviati; degna di nota è anche l’ampia loggia coperta, caratterizzata da due grandi aperture ad arco. La torre medievale (XII sec.), coronata da merlatura guelfa, è di notevole altezza (circa 30 metri) e presenta resti di feritoie e di mensole di sostegno dei ballatoi, ad indicare l’originaria funzione giurisdizionale e di vedetta. Una cappella dedicata all’Assunta sorgeva invece dove oggi si trova la Chiesa di S. Maria Immacolata, eretta nel 1911 su disegno del Marchese Carlo Lepri. Oggi,dall’altura su cui si erge il complesso,è possibile percepire il suo isolamento e l’assedio progressivo degli edifici e dell’urbanizzazione moderna che minacciano e modificano progressivamente il paesaggio antico, di cui il casale rappresenta uno degli ultimi e precari testimoni.”
Mario Fob Rosati è la cervelletta… Sta vicino tor sapienza, si vede dalla Roma-L’Aquila…
Fabio Battelli E’ nella Riserva Naturale Parco dell’Aniene. Tor Cervara, per l’esattezza. Per via di una antichissima presenza di cervi che spaziava dalla Collatina all’Aniene. Da qui Cervara, Cervaretto, e, per corruzione, Cervelletta. La torre duecentesca fu probabilmente prigione di Beatrice Cenci negli ultimi anni del ‘500
Simone Croce da notare l’orinatoio della torre… con tanto di scia ancora visibile! XD
Davide Cutugno Qualcuno sa dirmi se questo posto è proprietà privata, se si pensa a un restauro, ecc?
Vanessa Sheila Rossi @Davide non so di chi sia la proprietà ma penso del comune, attualmente so che è gestito da una onlus, insieme per l’aniene, che si occupa di tutta la riserva dell’aniene ed ha sede presso la casa del parco in via vicovaro (parco di aguzzano); all’interno è stato allestito un piccolo museo sulla vita contadina e saltuariamente viene affittato per location cinematografiche e per concerti tipo rave party (con grande gioia di mia madre che abitando a poche centinaia di metri dal casale dalla parte di colli aniene è costretta a sorbirsi nottate di musica a tutto volume…) adiacente al casale c’è un grandissimo parco naturale dove da bambini giocavamo a pallone e andavamo a caccia di rane, spesso c’erano anche dei cavalli al pascolo….
Il casale della cervelletta non é assolutamete in stato di abbandono..anzi, sulla via che vi ci porta, seppur sterrata ci abitano diverse famiglie, mentre proprio nel casale, abitualmente l estate ospita serate di varie tipologie, da musicali, a cinematografiche, fino anche a dibattiti politici….informatevi…e molto bello il casale…
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Testo a cura di Alessandra Reggi, tratto da Atlante dei beni culturali delle Aree protette di Roma Natura.
“Arroccato su una rupe tufacea a controllo delle antiche vie Collatina e Prenestina e della Valle dell’Aniene, il complesso fortificato della Cervelletta emerge con la sua alta torre medievale circondata da massicci corpi di fabbrica. Secondi alcuni studiosi, il toponimo sarebbe la corruzione del termine cervaretto(da cui Cervarettae quindi Cervelletta), derivante dalla presenza nel territorio di riserve di cervi. Altri invece ipotizzano una derivazione dal latino acervus(cumulo) per la presenza delle vicine cave romane (Tor Cervara), dove si creavano imponenti cumuli dagli scarti di lavorazione ed estrazione del tufo. La tenuta della Cervelletta era un vasto fondo medievale di proprietà ecclesiastica, che fu prima del monastero di S. Tommaso in Formis (bolla di Innocenzo III del 1202) con la denominazione di Casale sancti loci, poi della Basilica Lateranense ed in seguito della Basilica di S. Lorenzo fuori le mura. Nel XVI secolo il fondo venne rilevato dalla famiglia Sforza che lo tenne sino al 1628, quando venne acquistato dal Cardinale Scipione Borghese; a questa famiglia si deve la trasformazione del casale in elegante residenza di campagna e lo sviluppo della sua parte produttiva. Proprio nel corso del XVII secolo, nelle piante del Catasto Alessandrino, la tenuta compare con il nome con cui è oggi nota di Casale della Cervelletta. Nel 1835 il fondo passò alla famiglia Salviati, che realizzò la bonifica del territorio colpito dalla malaria. Il complesso della Cervelletta oggi si presenta come una struttura composita, frutto di stratificazioni secolari ed insieme delle trasformazioni funzionali che ha subito: da sistema fortificato a centro direzionale di una vasta tenuta agricola ed ancora a dimora signorile. La struttura è costituita da un corpo centrale voluto dai Borghese, il cui stemma di famiglia campeggiava sino al 1950 sulla finestra centrale del piano superiore; l’accesso al casale avviene attraverso un elegante portale che immette in un portico, il quale a sua volta conduce agli ambienti residenziali e, attraverso un cortile interno, agli spazi di servizio con le stalle ed i fienili. Nel piano nobile è un salone con camino, sul quale è dipinto lo stemma della famiglia Salviati; degna di nota è anche l’ampia loggia coperta, caratterizzata da due grandi aperture ad arco. La torre medievale (XII sec.), coronata da merlatura guelfa, è di notevole altezza (circa 30 metri) e presenta resti di feritoie e di mensole di sostegno dei ballatoi, ad indicare l’originaria funzione giurisdizionale e di vedetta. Una cappella dedicata all’Assunta sorgeva invece dove oggi si trova la Chiesa di S. Maria Immacolata, eretta nel 1911 su disegno del Marchese Carlo Lepri. Oggi,dall’altura su cui si erge il complesso,è possibile percepire il suo isolamento e l’assedio progressivo degli edifici e dell’urbanizzazione moderna che minacciano e modificano progressivamente il paesaggio antico, di cui il casale rappresenta uno degli ultimi e precari testimoni.”
da http://www.romanatura.roma.it/aree-naturali-protette/r-n-valle-dellaniene/casale-della-cervelletta/
lo vedo giornalmente e è in completo abbandono è bellissimo e val la pena di restaurarlo
Scusa, sai mica se il casale è attualmente visitabile, insomma aperto al pubblico?
Mario Fob Rosati
è la cervelletta… Sta vicino tor sapienza, si vede dalla Roma-L’Aquila…
Fabio Battelli
E’ nella Riserva Naturale Parco dell’Aniene. Tor Cervara, per l’esattezza. Per via di una antichissima presenza di cervi che spaziava dalla Collatina all’Aniene. Da qui Cervara, Cervaretto, e, per corruzione, Cervelletta. La torre duecentesca fu probabilmente prigione di Beatrice Cenci negli ultimi anni del ‘500
Simone Croce
da notare l’orinatoio della torre… con tanto di scia ancora visibile! XD
Davide Cutugno
Qualcuno sa dirmi se questo posto è proprietà privata, se si pensa a un restauro, ecc?
Vanessa Sheila Rossi
@Davide non so di chi sia la proprietà ma penso del comune, attualmente so che è gestito da una onlus, insieme per l’aniene, che si occupa di tutta la riserva dell’aniene ed ha sede presso la casa del parco in via vicovaro (parco di aguzzano); all’interno è stato allestito un piccolo museo sulla vita contadina e saltuariamente viene affittato per location cinematografiche e per concerti tipo rave party (con grande gioia di mia madre che abitando a poche centinaia di metri dal casale dalla parte di colli aniene è costretta a sorbirsi nottate di musica a tutto volume…) adiacente al casale c’è un grandissimo parco naturale dove da bambini giocavamo a pallone e andavamo a caccia di rane, spesso c’erano anche dei cavalli al pascolo….
Mauro Cilli
Colli aniene
Il casale della cervelletta non é assolutamete in stato di abbandono..anzi, sulla via che vi ci porta, seppur sterrata ci abitano diverse famiglie, mentre proprio nel casale, abitualmente l estate ospita serate di varie tipologie, da musicali, a cinematografiche, fino anche a dibattiti politici….informatevi…e molto bello il casale…