Descrizione: Ultimo giorno del tram nel centro storico – Via del Tritone Anno: 31 dicembre 1929 Fotografo: (?) Fonte: Tratta da tramroma Aggiunta da Maurizio Rauco
Maria Grazia Cardarelli che traffico già a quei tempi…
Marco Grantaliano E’ incredibile come la rete tranviaria fosse più avanzata rispetto ad oggi… avevano dei trasporti pubblici che noi possiamo solo sognare, interamente alimentati ad energia elettrica e dunque ad emissioni zero… perché è stato smantellato tutto questo?
Daniele Brinati Riguardo ai tram, si sa che il “testone” non amava quel tipo di veicolo ed il suo sferragliare: lui li sostituì con i filobus (mezzo “autarchico” e “silenzioso”, allora non si considerava come oggi l’aspetto ambientale), più tardi il boom economico e gli interessi Fiat per la motorizzazione di massa tolsero pure quelli…ed a Roma i più contenti di tutti furono quelli di Legambiente (“Finalmente cieli puliti” fu la loro esultanza di fronte alla sparizione delle “ragnatele” di bifilari e scambi), infatti gli stessi cieli furono “nobilitati” dalle zaffate, dal rumore e dal puzzo dei bus diesel! Si è in parte ripensato il tutto, purtroppo i soprintendenti non digeriscono ancora l’impatto visivo della rete di alimentazione tra le Mura Aureliane. Se vedessero invece realtà come Bologna e Modena, dove nessuno si è lamentato di tale presenze (nella seconda i filobus passano in rete sotto la Ghirlandina e l’Arco dell’Arcivescovado)…
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Maria Grazia Cardarelli
che traffico già a quei tempi…
Marco Grantaliano
E’ incredibile come la rete tranviaria fosse più avanzata rispetto ad oggi… avevano dei trasporti pubblici che noi possiamo solo sognare, interamente alimentati ad energia elettrica e dunque ad emissioni zero… perché è stato smantellato tutto questo?
Daniele Brinati
Riguardo ai tram, si sa che il “testone” non amava quel tipo di veicolo ed il suo sferragliare: lui li sostituì con i filobus (mezzo “autarchico” e “silenzioso”, allora non si considerava come oggi l’aspetto ambientale), più tardi il boom economico e gli interessi Fiat per la motorizzazione di massa tolsero pure quelli…ed a Roma i più contenti di tutti furono quelli di Legambiente (“Finalmente cieli puliti” fu la loro esultanza di fronte alla sparizione delle “ragnatele” di bifilari e scambi), infatti gli stessi cieli furono
“nobilitati” dalle zaffate, dal rumore e dal puzzo dei bus diesel! Si è in parte ripensato il tutto, purtroppo i soprintendenti non digeriscono ancora l’impatto visivo della rete di alimentazione tra le Mura Aureliane. Se vedessero invece realtà come Bologna e Modena, dove nessuno si è lamentato di tale presenze (nella seconda i filobus passano
in rete sotto la Ghirlandina e l’Arco dell’Arcivescovado)…