La via dove si trova il Palazzo Falconieri (già Palazzo Odescalchi) è Via Giulia. La via prende il nome da Papa Giulio II°(Giuliano della Rovere). Prima era chiamata Via Magistralis,cioè “strada maestra” perchè era una strada principale. Dopo che Giuliò II° la rese la via dritta più lunga di Roma(più di un Km) fu chiamata anche Via “Recta”. Il Palazzo Falconieri è sede dell’Accademia di Ungheria,che in passato fu totalmente rimodernata dal Borromini. Vi abitò il Cardinale Fesch (zio di Napoleone) e Leone XIII° prima di diventare Papa. La chiesa S. Maria dell’Orazione prende il nome dalla Confraternita detta dell’ “Orazione” perchè la Confraternita deve assistere alla cosiddetta “orazione delle quaranta ore” ogni terza domenica del mese. E prende il nome “Della Morte”perchè ha il compito di seppellire le salme sparse nelle campagne che nessuno reclama. Accanto alla porta della chiesa,una cassetta delle elemosine in marmo reca incisa la figura di uno scheletro con la falce,alla quale il poeta Gioacchino Belli dette il nome di “Commaraccia secca de strada Giulia”
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La via dove si trova il Palazzo Falconieri (già Palazzo Odescalchi) è Via Giulia. La via prende il nome da Papa Giulio II°(Giuliano della Rovere). Prima era chiamata Via Magistralis,cioè “strada maestra” perchè era una strada principale. Dopo che Giuliò II° la rese la via dritta più lunga di Roma(più di un Km) fu chiamata anche Via “Recta”. Il Palazzo Falconieri è sede dell’Accademia di Ungheria,che in passato fu totalmente rimodernata dal Borromini. Vi abitò il Cardinale Fesch (zio di Napoleone) e Leone XIII° prima di diventare Papa.
La chiesa S. Maria dell’Orazione prende il nome dalla Confraternita detta dell’ “Orazione” perchè la Confraternita deve assistere alla cosiddetta “orazione delle quaranta ore” ogni terza domenica del mese. E prende il nome “Della Morte”perchè ha il compito di seppellire le salme sparse nelle campagne che nessuno reclama. Accanto alla porta della chiesa,una cassetta delle elemosine in marmo reca incisa la figura di uno scheletro con la falce,alla quale il poeta Gioacchino Belli dette il nome di “Commaraccia secca de strada Giulia”