Via Lattanzio


Descrizione: Balduina – Panorama “Un lembo di Roma visto dal mio balcone” dice la didascalia originaria
Anno: 11 febbraio 1939
Fotografo: (?)
Fonte: Tratta da ebay archivio sconosciuto
Aggiunta da: Carlo Galeazzi

4 Risposte

  1. Romano Iannelli ha detto:

    L’edificio sulla destra è quello di via Elio Donato, 25. Sovrasta, alla sua sinistra, la chiesetta della Madonna del pozzo, con il suo borghetto (un giorno dovremo censire bene tutti i borghetti di Monte Mario: Borghetto san Lazzaro, Borghetto Madonna del Pozzo, Borghetto Trionfale o Borghese, Borghetto Clementino, Borgetto Sant’Onofrio, Borghetto Aurelio). Dietro l’abside della chiesetta, libero, vi è il sedimento della futura Santa Paola Romana; poi due edifici, con dinanzi le lenzuola stese, che ora fronteggiano via Duccio Galimberti fino ai pini dinanzi Villa Tassoni sul viale Medaglie d’Oro. Davanti La futura Santa Paola partirà via della Balduina nella versione attuale, ma che fin dagli anni ’10 partiva invece dal borghetto San Lazzaro ricalcando le attuali via San Tommaso d’Aquino e via Antonio Labriola (ivi vicino al fortilizio detto “la dogana”) e poi su per l’attuale viale Medaglie d’Oro fino al nascituro viale Tito Livio e poi al Bel Sito.

  2. Adriano Rossi ha detto:

    Questa foto permette di fare altre osservazioni aggiuntive: sullo sfondo in alto si staglia l’edificio imponente cosiddetto ‘dei preti’ (con giardino sul retro e un ingresso angolo Clivo di Cinna-Via Cadlolo, mentre qui si vede il pendio sottostante la costruzione, lato Tito Livio ). Si noti, poi, scoperta dalla vegetazione che l’ha sempre nascosta (quantomeno a partire dai ’60) Villa Miani, dietro in fondo. Una prateria verde al posto della ‘tutta da venire’ Via Cadlolo-Via M. Tocci’ che porteranno , servendo l’Hilton (1960-3), in direzione Bel Sito (Via Cadlolo seguirà, risalendo la china, proprio la linea ‘bassa’ a ridosso del rialzo su cui si trova Villa Miani) , …Bel Sito raggiungibile già in tram sulla Medaglie d’Oro (possiamo immaginarlo nel guardare la foto..tram che vanno sù e giù a Piazzale degli Eroi). Infine, per essere ‘inizio del ’39 ossia 20 anni prima la cementificazione del ’59, si nota già un bel riempimento-addensamento, certo non paragonabile a quello dei ’60 ed attuale…. ma, al contempo, zone vuote che parlano ancora di campagna, di strade sterrate e di un’altra epoca ancora lontana dalla Balduina del dopoguerra, dei ’50-’60, che si arricchirà di edifici, chiese, di un mercato coperto, di un Hotel, di nuove vie, di terrapieni su cui edificare, di scale… questo è il panorama da via Lattanzio (L’edificio da cui si guarda si trova , venendo dall’attuale piazza Giovenale, sulla destra , risalendo via Lattanzio, prima del biforcazione via Vegezio-Via Lattanzio, vedi le altre foto qui archiviate). Questi edifici ( come il palazzo di via Lattanzio, 1), seppur più datati, sono giunti a noi, con alterna sorte, a volte malconci, ma appena restaurati e rimessi a nuovo, con un gusto moderno, nel rispetto dello stile, risultano più belli ed eleganti delle costruzioni più recenti della cementificazione successiva. Foto davvero bella, significativa ed emozionante per uno nato, come me, in zona (Belsito) a inizio dei ’60… ovviamente ci si può divertire a rintracciare i vari edifici che si vedono in questa foto, uno ad uno, girando a piedi in zona…

  3. Adriano Rossi ha detto:

    L’originale via Balduina partiva dal Borghetto San Lazzaro (ossia cominciava dall’inizio della Trionfale piegando a sinistra per poi piegare verso nord a inizio attuale Viale delle Medaglie d’Oro), poi, però non raggiungeva l’altezza dello sbocco basso di Viale Tito Livio ma imboccava il vallone (attuale via Donato) passando a fianco alla chiesetta citata della Madonna del Pozzo (oggi Santa Paola) per poi seguitare nel tratto dove, oggi, si fa cominciare la nuova via Balduina… ma a un livello più basso (il rialzo di questo tratto, fino al pianoro, futura piazza Balduina, venne fatto nel dopoguerra e pari a circa 10 metri di altezza, nel punto di arrivo finale, ciò per avere la piazza della Balduina allo stesso livello di Viale delle Medaglie d’Oro, per un raccordo più agevole (via Romagnoli). Dal pianoro , poi, l’antica via Balduina piegava sulla sinistra salendo e proseguiva fino a raccordarsi con la Trionfale, di nuovo, ad altezza Villa Stuart. Era un percorso più lungo rispetto alla ripida e tortuosa Trionfale ma più agevole per i carri che la percorrevano, per la pendenza più lieve. Va, inoltre, precisato che le prime due vie in assoluto che percorrevano, già nel 1918 circa, Monte Mario (la vastissima Tenuta dell’Ing. Pomilio: Camilluccia-Zodiaco-inizio Trionfale bassa-Pineta Sacchetti, i limiti della stessa) erano proprio via Trionfale, a est, e via Balduina, a ovest. A seguire venne creato il Viale delle Medaglie d’Oro (coincidente nella parte bassa iniziale con la via Balduina alla quale sottrarrà il nome, per detto tratto basso), centrale e diretto fino alla località Bel Sito, luogo dove si godeva di un bel panorama, dove si trovavano una trattoria e l’edificio di proprietà Pomilio (uffici e officine fabbrica aerei, dal ’18 almeno fino al ’27) – vedi foto del Bel Sito anni ’30 qui archiviata – caratterizzato dalla presenza di palme sul davanti. Anche viale Tito Livio (con la diramazione secondaria di Clivo di Cinna, sembrerebbe anche) è tra le strade più antiche – con un percorso uguale all’attuale che si stacca da viale delle Medaglie d’Oro nella parte alta per sboccare, dopo alcune curve, più in basso sullo stesso viale (vedi foto qui archiviata). In merito vedere la foto qui archiviata che ritrae le zone basse Prati-Trionfale ma pure l’area di Monte Mario (dove ho anche postato un commento), foto interessantissima. L’ing. Pomilio fu artefice dell’urbanizzazione di Monte Mario creando i presupposti per il Viale delle Medaglie d’Oro, per il servizio di tram lungo lo stesso e , di conseguenza, a livello edilizio (primo sviluppo anteguerra successivo alle costruzioni pre-esistenti: villini, religiose, casini…). Come si vede da questa foto il panorama nel 1939 era ibrido, un misto di città e campagna, di strade sterrate e lotti verdi e di palazzi cittadini (e anche casali contadini sparsi). Leggete il bellissimo e dettagliato racconto-memoria intitolato ‘Via della Balduina, 9’ di Domenico Coiante – 2009, in formato file pdf, presente sul web: un mondo antico, naturale e contadino che scompare e uno nuovo che subentra, con l’aggressione tipica della modernità…

  4. marcello cenni ha detto:

    Oggi, da via Lattanzio 1 (diventata 22) all’edificio “dei preti”, c’è un agglomerato di palazzi con circa 50.000 abitanti.

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