Descrizione: Ponte dei Fiorentini. Sullo sfondo la Lungara con Palazzo Salviati e il manicomio di Santa Maria della Pietà Anno: 1887 Fotografo: (?) Fonte: Archivio Storico Capitolino Aggiunta da Franco Spicciariello
ROMA SPARITA E’ la Lungara con Palazzo Salviati,ancora esistente,pochissimo a valle del S.Spirito.
Bruno della Lucilla Piano piano comincio a orizzontarmi. Io lavoro in quell’ Ospedale (non sapevo che “era” un manicomio), ma il mio ufficio non esisteva ancora. Veramente stupende ‘ste foto
Claudio Peanuts Non è il Santo Spirito…ma il manicomio alla Lungara oggi demolito…poco prima del carcere.
Ragazzi cari,non ci siamo : non si può citare il vecchio manicomio S.Maria della Pietà e non ricordare il fatto che venissero ragalate 100 uova fresche a chi consegnava un presunto malato mentale agli infermieri. Nel 1835,il nostro caro Belli minacciava la moglie dicedole : <>. Inizialmente,l’istituto veniva chiamato “…dei forestieri e dei pazzarelli”. Venne poi trasferito in campagna a S. Onofrio,sulla Trionfale (chiuso a sua volta nel 1978 – legge 180,Basaglia – e oggi trasformato in ” Museo della Mente”). Del citato Palazzo Salviati,si può dire che fu voluto dal Cardinale Bernardo Salviati per ospitarvi re Enrico III° di Francia. Però sembra che non vi sia mai giunto. L’architettura è di Nanni di Baccio Bigio. Venutane in possesso la Santa Sede,il Palazzo ospitò l’Archivio Urbano. Diventato infine proprietà dello stato Italiano fu adibito a sede del Collegio Militare di Roma.Del Carcere di Regina Coeli ci sarebbe ugualmente da dire molto.Vediamo. L’Istituto di detenzione prese piede da un monastero voluto,per adempiere un voto,nel 1643 da Anna Colonna (discendente di Sciarra Colonna,del quale Dante – nel Purgatorio – ne parla come del presunto schiaffeggiatore di Papa Bonifacio VIII° ad Anagni). il progetto iniziale fu affidato all’architetto Francesco Contini. Il none assegnatogli fu “Presentazione di Maria ss.ma al Tempio” e la suo interno verrà ospitato l’ordine monacale delle “Carmelitane Scalze”,mentre l’annessa cappella sarà chiamata,appunto,Regina Coeli. Nel 1873,cioè tre anni dopo l’occupazione della Roma di Pio IX°,il governo sabaudo requisì il Monastero e ne affidò all’ing. Carlo Morgini la trasformazione in carcere. E cosi nel 1881 Roma ebbe il suo bel carcere.Tra i detenuti gira la chiacchiera che il Morgini si sia suicidato impiccandosi perchè – riflettendoci a scoppio ritardato – si penti delle pene che quelle mura ,da lui riadattate con sadica perfezione,avrebbero istituzionalmente afflitto. Ma probabilmente è solo una vendetta post-mortem consumata dai poveri carcerati nei confronti di costui.
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ROMA SPARITA
E’ la Lungara con Palazzo Salviati,ancora esistente,pochissimo a valle del S.Spirito.
Bruno della Lucilla
Piano piano comincio a orizzontarmi. Io lavoro in quell’ Ospedale (non sapevo che “era” un manicomio), ma il mio ufficio non esisteva ancora. Veramente stupende ‘ste foto
Claudio Peanuts
Non è il Santo Spirito…ma il manicomio alla Lungara oggi demolito…poco prima del carcere.
Ragazzi cari,non ci siamo : non si può citare il vecchio manicomio S.Maria della Pietà e non ricordare il fatto che venissero ragalate 100 uova fresche a chi consegnava un presunto malato mentale agli infermieri. Nel 1835,il nostro caro Belli minacciava la moglie dicedole : <>. Inizialmente,l’istituto veniva chiamato “…dei forestieri e dei pazzarelli”. Venne poi trasferito in campagna a S. Onofrio,sulla Trionfale (chiuso a sua volta nel 1978 – legge 180,Basaglia – e oggi trasformato in ” Museo della Mente”). Del citato Palazzo Salviati,si può dire che fu voluto dal Cardinale Bernardo Salviati per ospitarvi re Enrico III° di Francia. Però sembra che non vi sia mai giunto. L’architettura è di Nanni di Baccio Bigio. Venutane in possesso la Santa Sede,il Palazzo ospitò l’Archivio Urbano. Diventato infine proprietà dello stato Italiano fu adibito a sede del Collegio Militare di Roma.Del Carcere di Regina Coeli ci sarebbe ugualmente da dire molto.Vediamo. L’Istituto di detenzione prese piede da un monastero voluto,per adempiere un voto,nel 1643 da Anna Colonna (discendente di Sciarra Colonna,del quale Dante – nel Purgatorio – ne parla come del presunto schiaffeggiatore di Papa Bonifacio VIII° ad Anagni). il progetto iniziale fu affidato all’architetto Francesco Contini. Il none assegnatogli fu “Presentazione di Maria ss.ma al Tempio” e la suo interno verrà ospitato l’ordine monacale delle “Carmelitane Scalze”,mentre l’annessa cappella sarà chiamata,appunto,Regina Coeli. Nel 1873,cioè tre anni dopo l’occupazione della Roma di Pio IX°,il governo sabaudo requisì il Monastero e ne affidò all’ing. Carlo Morgini la trasformazione in carcere. E cosi nel 1881 Roma ebbe il suo bel carcere.Tra i detenuti gira la chiacchiera che il Morgini si sia suicidato impiccandosi perchè – riflettendoci a scoppio ritardato – si penti delle pene che quelle mura ,da lui riadattate con sadica perfezione,avrebbero istituzionalmente afflitto. Ma probabilmente è solo una vendetta post-mortem consumata dai poveri carcerati nei confronti di costui.