Descrizione: Palazzo Maccarani-Brazzà in piazza Sant’Eustachio: Sullo sfondo la cupola di San’Ivo alla Sapienza Anno: (?) Fotografo: (?) Fonte: Fototeca INASA, fondo Ricci. Aggiunta da Maurizio Rauco
Dario Spadaccini Bella Roberto! E’ suggestivo confrontare la street view di allora con quella di adesso dalla medesima prospettiva!
Roberto Pagani Con le sopraelevazioni degli edifici circostanti,queste “emergenze”del tessuto urbano sono diventate meno visibili e leggibili.
Daniele Pietrini In realtà, nel Cinquecento questo edificio era bianco travertino. Ora è marrone scuro. Sarebbe interessante se un restauro ripristinasse il colore originario, come è stato fatto per S. Ivo sullo sfondo.
Franco Ruscelli qualcuno mi sa spiegare come mai i comuni obbligano a verniciare gli edifici vecchi o nuovi con una gamma di colori che va dal cacca scuro a quello chiaro quando l’architettura urbana è costituita da travertino, pietra serena, mattoni??
Stefano Codeluppi Quel palazzo di cui parlate è ora consciuto come Palazzo Cenci ed il motivo per il quale non viene ristrutturato è la disputa in corso fra il proprietario (Senato Italiano) e l’affittuario (Caffè S’ Eustachio). In parole povere, il Senato vuole, prima che avvenga il restauro, che il caffè s’eustachio sposti la propria attività commerciale. Da lì è nato un contenzioso, in quanto gli attuali proprietari del Bar si sono appellati a questa decisione adducendo come motivo il fatto che da oltre 100 anni il bar ha sede in quel preciso punto.Ecco svelato l’arcano!!!
Carlo Grossi Palazzo dei Savorgnan Brazza’ famiglia italo- francese.Pierre (Pietro) grande esploratore carismatico nato a Roma. Navigando sulla riva destra del fiume Congo ha aperto l’Africa alla conquista Francese. In suo onore il nome di Brazzaville nella Repubblica Popolare del Congo, esattamente di fronte a Kinshasa( ex Leopoldville) nella Repubblica Democratica del Congo, ex Zaire. Da dove vi saluto tutti…
Orlandina Gentili interessanti notizie soprattutto per me che, come prof di francese, parlo della diffusione di questa lingua nel mondo grazie (!) alle colonizzazioni ai miei alunni.
Il tuo contributo ci permetterà di investire nello sviluppo di questa iniziativa ed in questo modo il nostro progetto potrà essere migliore anche grazie a te.
Roberto Vitaloni
http://maps.google.it/maps?f=q&source=s_q&hl=it&geocode&q=roma+piazza+sant%27eustacchio&sll=41.442726%2C12.392578&sspn=15.435341%2C39.506836&ie=UTF8&ll=41.898366%2C12.475442&spn=0%2C359.997589&z=19&layer=c&cbll=41.89842%2C12.475773&panoid=AbN1JKmVAGKz69s1mZZAfw&cbp=12%2C260.37%2C%2C0%2C-7.54
Dario Spadaccini
Bella Roberto! E’ suggestivo confrontare la street view di allora con quella di adesso dalla medesima prospettiva!
Roberto Pagani
Con le sopraelevazioni degli edifici circostanti,queste “emergenze”del tessuto urbano sono diventate meno visibili e leggibili.
Daniele Pietrini
In realtà, nel Cinquecento questo edificio era bianco travertino. Ora è marrone scuro. Sarebbe interessante se un restauro ripristinasse il colore originario, come è stato fatto per S. Ivo sullo sfondo.
Franco Ruscelli
qualcuno mi sa spiegare come mai i comuni obbligano a verniciare gli edifici vecchi o nuovi con una gamma di colori che va dal cacca scuro a quello chiaro quando l’architettura urbana è costituita da travertino, pietra serena, mattoni??
Stefano Codeluppi
Quel palazzo di cui parlate è ora consciuto come Palazzo Cenci ed il motivo per il quale non viene ristrutturato è la disputa in corso fra il proprietario (Senato Italiano) e l’affittuario (Caffè S’ Eustachio). In parole povere, il Senato vuole, prima che avvenga il restauro, che il caffè s’eustachio sposti la propria attività commerciale. Da lì è nato un contenzioso, in quanto gli attuali proprietari del Bar si sono appellati a questa decisione adducendo come motivo il fatto che da oltre 100 anni il bar ha sede in quel preciso punto.Ecco svelato l’arcano!!!
Carlo Grossi
Palazzo dei Savorgnan Brazza’ famiglia italo- francese.Pierre (Pietro) grande esploratore carismatico nato a Roma. Navigando sulla riva destra del fiume Congo ha aperto l’Africa alla conquista Francese. In suo onore il nome di Brazzaville nella Repubblica Popolare del Congo, esattamente di fronte a Kinshasa( ex Leopoldville)
nella Repubblica Democratica del Congo, ex Zaire. Da dove vi saluto tutti…
Orlandina Gentili
interessanti notizie soprattutto per me che, come prof di francese, parlo della diffusione di questa lingua nel mondo grazie (!) alle colonizzazioni ai miei alunni.