Descrizione: La Lupa Capitolina in gabbia alle pendici del Monte Capitolium, a ricordo dell’animale che, secondo la leggenda, allattò Romolo e Remo Anno: (?) Fotografo: (?) Fonte: dalla collana La Cartolina “Roma torniamo un attimo indietro”di Furio Arrasich Aggiunta da Mariano Costantini
ROMA SPARITA per fortuna che non c’è più! questa povera bestia sarà impazzita, in pochi metri quadrati..a girare sempre in tondo. manco allo zoo sono trattati così male. erano altri tempi, oggi sarebbe impensabile fare una cosa del genere a qualsiasi animale. Lucia
Mariano Costantini L. c’era anche un’aquila! Liberata, ma non era Olimpia!
Riccardo Valletta confermo, meno male che non c’è più…esempio di come il rispetto per gli animali era pressochè nullo in quel periodo.
Carlo Galeazzi ….e purtroppo il rispetto in quegli anni non mancava solo verso gli animali….. Su e giu’ come la lupa de Campidojo !! Vecchio detto romano. La Lupa de Campidojo magna pane, aceto e ojo…altro.
Luciano Giovannetti Meno male che non c’e’ piu’! Povera bestiola, chiusa tutto il giorno in quella maledetta gabbia fino alla morte. Che crudelta!!
Bruno Leoni La gabbia dell’aquila esiste ancora ed è addossata al colle suilla sinistra scendendo verso il teatro di Marcello.
Giorgio Palumbo ”Aoh,e fermate…me sembri la lupa del Campidoglio!” Vecchio detto romano…Però, che fascino perduto, il Campidoglio senza la sua lupa!…
Umberto Nonna Betta Pavoncello gli unici animali, pertinenti con il luogo e con la storia di roma, che, senza urtare la sensibilità di nessuno, si sarebbero potuti tenere in mostra e non in cattività non ce l’hanno messi…
Carlo Grossi Allora ci vorrebbero pure le oche de campodojo…o no ?Comunque io che sono del secolo scorso mi ricordo benissimo la lupa disperata nel gabbione dietro l’ombu’, in alto lato sx della Cordonata e l’Aquila nella gabbia ancora esistente su via del teatro di Marcello vicino la fermata dei bus. Bisogna scriverle ste cose senno’ noi nonni che ce stamo a ffa’?
Sonia Borgognoni e io che a mio padre non gli credevo!
Carlo Grossi erore…bisogna sempre credere ai padri…
Armando Palmegiani nel 1970-75 c’era ancora la gabbia ma non la lupa. invece se non ricordo male all’epoca c’era ancora l’aquila
Mariano Costantini Qualcuno ha detto rimettiamoceli ! Ma forse intendeva imbalsamati.
Alexandra Marruco di che anno stiamo parlando? e dove esattamente? forse dove oggi c’è la colonna con la lupa? potrebbe essere? grazie
Gabriele de Bonfils Sono “targato” 1951, ed anch’io mi ricordo sia della lupa che dell’aquila. Salendo la scalinata del Campidoglio la gabbia della lupa è ancora sulla sinistra (dove c’è il percorso in ombra per l’estate); la voliera dell’aquila è visibile in via del Teatro Marcello (davanti a Bandiera e Bedetti).
Claudio Santellani Bandiera e Bedetti nun ce so più.
Carlo Galeazzi, mio padre mi diceva che da dopo la guerra non c’era più il rispetto tra esseri umani come invece c’era prima. A chi devo dare retta a te o a mio padre. Seguo il consiglio di
“Ricominciò a passeggiare meditabondo. Cadeva ogni tanto sotto il suo sguardo qualcosa di simile a una gabbia che stava tra i rampicanti al di là della strada, contro un tratto di parete rocciosa del Campidoglio. Sopra pensiero com’era Michele finì con l’attraversare la strada per sincerarsi: si trattava effettivamente di un gabbione, che rinchiudeva – guarda – un’aquila viva, molto malandata. Volatile e scrittore, entrambi sorpresi, si guardarono negli occhi e rimasero così per un certo tempo, senza muoversi: ‘Chi mai’ pensava l’uomo ‘ha avuto la cattiva idea di chiuderti qui dentro? Come non s’è reso conto che per conservare il suo valore emblematico un’aquila non deve essere in gabbia?'” Eugenio Corti: “Il cavallo rosso”, Edizioni Ares, Milano, 1992, p. 1177
Il sono del 1946 nato a Via Margutta . Ricordo la Lupa forte e mastosa Come la squadra di calcio che rappresenta , mentre l’aquila era gracile e spelacchiata come appunto la sua squadra !!!
Ahimè non è finita col ’46 e probabilmente prosegue ancora oggi, dal momento che non solo le sue infrastrutture e le sue gerarchie sono sopravvissute, ma è rimasta quella stessa mentalità, quella mentalità deviata che aveva bisogno dello sfruttamento di un simbolo (nel caso della lupa e dell’aquila capitoline un simbolo in carne e ossa, povere loro) per rivendicare il proprio sciovinismo, forzato quanto ridicolo. Cosa che, per esempio, non aveva mai avuto bisogno l’amministrazione pontificia che gli bastava un crudo e puro SPQR inciso sul marmo per testimoniare tutti i suoi millenni di storia cittadina. Insomma la differenza tra un romano e uno che prova a essere romano, ed ecco quindi una triste gabbia con dentro un animale per dire al mondo “visto? anche noi siamo romani, abbiamo la lupa!”
ma che Roma sabauda, erano altri tempi, gli animalisti non esistevano e comunque era una cattiveria tenerla di dentro. Comunque ricordiamo che gli zoo ci sono ancora !!!!
Ricordo che era circa il1967 o ’68 e mi trovavo alle pendici del Campidoglio quando mi si avvicina un turista che mi domanda qualcosa in inglese. In quel periodo studiavo proprio la topografia del Foro romano all’Università e ho subito pensato che volesse sapere qualcosa dei resti antichi di quella zona. Ma il poveretto continuava a dire due parole che non riuscivo a capire… Alla fine disperato si è messo a quattro zampe ripetendo ancora: “two wolves” . Che delusione! Non voleva qualche informazione su un particolare monumento, cercava solo i “due lupi”…
Ricordo perfettamente. ….era ignobile!! ero piccola tutti vedevano…nessuno mosse un dito x denunciare il campidoglio di questa crudeltà. grande senso animalista aveva roma per gli animali…a loro eterna vergogna!!!
me la ricordo benissimo! povera bestia.. ..mi faceva pena….camminava avanti e indietro in modo ossessivo dentro la gabbia. infatti a Roma si dice: “me sembri la la lupa de Campidoglio” a chi cammina avanti e indietro per una piccola distanza.
mi ricordo che vidi la scena del lupo in gabbia… avevo 5 anni, forse meno. la cosa mi scioccò a morte perchè faceva avanti e dietro impazzito. mia zia mi portò via in lacrime tanto ci rimasi male …da qual giorno gli animali, tutti, sono diventati per me un grande amore, che per fortuna sono riuscita a passare a mia figlia.
La ricordo andava avanti e indietro in quella piccola gabbia un modo di dire a Roma di persone che non stanno ferme muovendosi avanti e in dietro sembri a lupa de compidoio
Il 28 giugno 1954 muore alle 20:45 muore l’ultima povera femmina, dopo continue discussioni nel settembre dello stesso anno fu introdotto un maschio fino agli anni settanta, ma chi sa dirmi esattamente quando fu tolto l’ultimo esemplare?
Il tuo contributo ci permetterà di investire nello sviluppo di questa iniziativa ed in questo modo il nostro progetto potrà essere migliore anche grazie a te.
ROMA SPARITA
per fortuna che non c’è più! questa povera bestia sarà impazzita, in pochi metri quadrati..a girare sempre in tondo. manco allo zoo sono trattati così male. erano altri tempi, oggi sarebbe impensabile fare una cosa del genere a qualsiasi animale.
Lucia
Mariano Costantini
L. c’era anche un’aquila! Liberata, ma non era Olimpia!
Riccardo Valletta
confermo, meno male che non c’è più…esempio di come il rispetto per gli animali era pressochè nullo in quel periodo.
Carlo Galeazzi
….e purtroppo il rispetto in quegli anni non mancava solo verso gli animali…..
Su e giu’ come la lupa de Campidojo !! Vecchio detto romano. La Lupa de Campidojo magna pane, aceto e ojo…altro.
Luciano Giovannetti
Meno male che non c’e’ piu’! Povera bestiola, chiusa tutto il giorno in quella maledetta gabbia fino alla morte. Che crudelta!!
Bruno Leoni
La gabbia dell’aquila esiste ancora ed è addossata al colle suilla sinistra scendendo verso il teatro di Marcello.
Giorgio Palumbo
”Aoh,e fermate…me sembri la lupa del Campidoglio!” Vecchio detto romano…Però, che fascino perduto, il Campidoglio senza la sua lupa!…
Umberto Nonna Betta Pavoncello
gli unici animali, pertinenti con il luogo e con la storia di roma, che, senza urtare la sensibilità di nessuno, si sarebbero potuti tenere in mostra e non in cattività non ce l’hanno messi…
Carlo Grossi
Allora ci vorrebbero pure le oche de campodojo…o no ?Comunque io che sono del secolo scorso mi ricordo benissimo la lupa disperata nel gabbione dietro l’ombu’, in alto lato sx della Cordonata e l’Aquila nella gabbia ancora esistente su via del teatro di Marcello vicino la fermata dei bus. Bisogna scriverle ste cose senno’ noi nonni che ce stamo a ffa’?
Sonia Borgognoni
e io che a mio padre non gli credevo!
Carlo Grossi
erore…bisogna sempre credere ai padri…
Armando Palmegiani
nel 1970-75 c’era ancora la gabbia ma non la lupa. invece se non ricordo male all’epoca c’era ancora l’aquila
Mariano Costantini
Qualcuno ha detto rimettiamoceli ! Ma forse intendeva imbalsamati.
Alexandra Marruco
di che anno stiamo parlando? e dove esattamente? forse dove oggi c’è la colonna con la lupa? potrebbe essere? grazie
Gabriele de Bonfils
Sono “targato” 1951, ed anch’io mi ricordo sia della lupa che dell’aquila. Salendo la scalinata del Campidoglio la gabbia della lupa è ancora sulla sinistra (dove c’è il percorso in ombra per l’estate); la voliera dell’aquila è visibile in via del Teatro Marcello (davanti a Bandiera e Bedetti).
Claudio Santellani
Bandiera e Bedetti nun ce so più.
Carlo Galeazzi,
mio padre mi diceva che da dopo la guerra non c’era più il rispetto tra esseri umani come invece c’era prima. A chi devo dare retta a te o a mio padre. Seguo il consiglio di
“Ricominciò a passeggiare meditabondo. Cadeva ogni tanto sotto il suo sguardo qualcosa di simile a una gabbia che stava tra i rampicanti al di là della strada, contro un tratto di parete rocciosa del Campidoglio. Sopra pensiero com’era Michele finì con l’attraversare la strada per sincerarsi: si trattava effettivamente di un gabbione, che rinchiudeva – guarda – un’aquila viva, molto malandata. Volatile e scrittore, entrambi sorpresi, si guardarono negli occhi e rimasero così per un certo tempo, senza muoversi: ‘Chi mai’ pensava l’uomo ‘ha avuto la cattiva idea di chiuderti qui dentro? Come non s’è reso conto che per conservare il suo valore emblematico un’aquila non deve essere in gabbia?'” Eugenio Corti: “Il cavallo rosso”, Edizioni Ares, Milano, 1992, p. 1177
Povera bestia, ricordo come soffriva rinchiusa li dentro….
Il sono del 1946 nato a Via Margutta . Ricordo la Lupa forte e mastosa Come la squadra di calcio che rappresenta , mentre l’aquila era gracile e spelacchiata come appunto la sua squadra !!!
Vero! Poverina. Qualcuno ricorda fino a quando? Mi sembra anni 60/70
Io sono del ’66 e ricordo sia la lupa che l’aquila
RICORDO QUANDO ANDAVO DA UNA STANZA ALL’ ALTRA MIA MADRE MI DICEVA “FERMATI MI SEMBRI LA LUPA DEL CAMPIDOGLIO”
Férmete, me pari la lupa de Campidojo!
Mia madre era di Ferrara, parlava un italiano quasi perfetto
Giorgio Bernardini si ma siccome il detto è romano, va detto in romanesco! ;-)
“fermete, me pari a lupa der Campidojo!
Ma si dice tuttora !
Li romani, quelli veri, lo dicheno!! Li burini nimmanco sanno che d’e’!!!
Una bestialità del genere poteva essere concepita solo dalla malata Roma sabauda.
Dopo sta cazzata puoi andare a dormire
Giusto uno con l’hastag noiussoli si poteva offendere. Scontati come la pisciata dopo la birra.
Massimo Valeriano Frisari Augusto classe innegabile la tua, grande nome pensiero al minimo.
Mi dispiace, non ho fatto la stessa università del primo gentiluomo che ha commentato.
La Roma Sabauda è finita nel 46, la lupa negli anni ’60
Ahimè non è finita col ’46 e probabilmente prosegue ancora oggi, dal momento che non solo le sue infrastrutture e le sue gerarchie sono sopravvissute, ma è rimasta quella stessa mentalità, quella mentalità deviata che aveva bisogno dello sfruttamento di un simbolo (nel caso della lupa e dell’aquila capitoline un simbolo in carne e ossa, povere loro) per rivendicare il proprio sciovinismo, forzato quanto ridicolo. Cosa che, per esempio, non aveva mai avuto bisogno l’amministrazione pontificia che gli bastava un crudo e puro SPQR inciso sul marmo per testimoniare tutti i suoi millenni di storia cittadina. Insomma la differenza tra un romano e uno che prova a essere romano, ed ecco quindi una triste gabbia con dentro un animale per dire al mondo “visto? anche noi siamo romani, abbiamo la lupa!”
Comunque non solo a ROMA, a Teramo fino a una 20 di anni fa nel parco avevano il loro simbolo la Tigre in gabbia.questo tanto per farti sapere.
ma che Roma sabauda, erano altri tempi, gli animalisti non esistevano e comunque era una cattiveria tenerla di dentro. Comunque ricordiamo che gli zoo ci sono ancora !!!!
Oltre a quella povera bestia c’era anche un’aquila in un’altra gabbia !
L’uccello stava sotto il belvedere su via del Teatro di Marcello, dove fanno adesso capolinea i bus.
Daniele e nessuno provvedeva
Che pena povera bestia ! Ma forse è più bestia chi la detiene così
Tranquilli, sono anni che non c’è più. Per fortuna
sulla rampa ci stava anche l’Aquila in gabbia
me la ricordo.
Nella voliera c’era anche
l’aquila.
La rammento e mi faceva tantissima tenerezza a vederla chiusa lÌ dentro quella gabbia. Ricordo che faceva avanti e dietro e non stava ferma un attimo!
Era una forma di demenza causata dalla cattività.
Povera lupa !
C’era anche l’aquila
si ma qualche punto sotto
Ricordo che era circa il1967 o ’68 e mi trovavo alle pendici del Campidoglio quando mi si avvicina un turista che mi domanda qualcosa in inglese. In quel periodo studiavo proprio la topografia del Foro romano all’Università e ho subito pensato che volesse sapere qualcosa dei resti antichi di quella zona. Ma il poveretto continuava a dire due parole che non riuscivo a capire… Alla fine disperato si è messo a quattro zampe ripetendo ancora: “two wolves” . Che delusione! Non voleva qualche informazione su un particolare monumento, cercava solo i “due lupi”…
meno male che non c’e’ piu’…
Povera bestia! Assurdità che non ho mai compreso.
Aveva un camminamento a n che a fianco della scalinata, se non ricordo male , quasi fino alla piazza del Campidoglio
Povera lupa chiusa in una gabbia minuscola da delle bestie
Una crudeltà! Infatti a Roma c’è un detto, per quelli che sono irrequieti:”Me sembri la Lupa del Campidoglio!”
Povera bestia
Una barbarie
Povero animale.
Dovevano starci i sindaci, e fino ad oggi.
Me la ricordo
Per quanto oggi non è che sia un mondo di persone illuminate, almeno queste cose così platealmente e sfacciatamente vergognose non accadono più.
In italia…basta fare qualche km in più. ..
Purtroppo…
Ricordo vago….
Ma quando c era..in che epoca
anni 60 sicuramente c’era ancora
Io sono del 63..non la ricordo..
io sono del 61 e l’ho visto. forse avrò avuto 3-5 anni. ma non ricordo l’anno.
Povera lupa!
Ricordo perfettamente. ….era ignobile!! ero piccola tutti vedevano…nessuno mosse un dito x denunciare il campidoglio di questa crudeltà. grande senso animalista aveva roma per gli animali…a loro eterna vergogna!!!
C’era anche L’Aquila
me la ricordo benissimo! povera bestia.. ..mi faceva pena….camminava avanti e indietro in modo ossessivo dentro la gabbia. infatti a Roma si dice: “me sembri la la lupa de Campidoglio” a chi cammina avanti e indietro per una piccola distanza.
Povere bestie??
Che pena! Il suo andare aventi e indietro è diventato un modo di dire a Roma. Povera! :-(
Questo è il passato di cui non sentiamo nostalgia!
C’era anche la gabbia con l’aquila…
Uno schifo di ricordo!
non è un bel ricordo vedere una povera lupa vivere in una gabbia piccola
mi ricordo che vidi la scena del lupo in gabbia… avevo 5 anni, forse meno. la cosa mi scioccò a morte perchè faceva avanti e dietro impazzito. mia zia mi portò via in lacrime tanto ci rimasi male …da qual giorno gli animali, tutti, sono diventati per me un grande amore, che per fortuna sono riuscita a passare a mia figlia.
da piccola l’ho vista, ma poverina…..
Povera bestia……….
L’ho vista, meno male che è stata spostata in un sito più consono povero animale!
Me la ricordo.
Povera bestiola?
Io la ricordo benissimo anche se ero piccola e anche l’aquila mio padre mi portò a vederli,mi misi a piangere e lui mi portò via
Me la ricordo quando ero bimba. Che tristezza!
Ricordo lupa e Aquila
La ricordo andava avanti e indietro in quella piccola gabbia un modo di dire a Roma di persone che non stanno ferme muovendosi avanti e in dietro sembri a lupa de compidoio
Me la ricordo poveraccia …..
La lupa e l aquila in carne ed ossa… Mi pare che ci fu una pasqui nata che faceva più o meno così : meno male che il simbolo di Roma non è un drago
La ricordo era in una grossa gabbia a destra del monumento al Milite ignoto sotto la scalinata che arriva su al Campidoglio….comunque primi anni 60
mi ricordo la gabbia dell’aquila e mi ricordo le passeggiate della lupa al loto della scalinata del campidoglio ……retaggio del fascismo !!!
E figurati!!!!!!!!!
il mi babbo mi raccontava di aver visti sia il lupo sia l’aquila e stiamo parlando di almeno della fine degli anni cinquanta
Nadia io me la ricordo questa famosa lupa chiusa in quella gabbia, faceva pena vederla fa avanti e indietro continuamente, c’era un’aquila
La ricordo ancora quella povera bestiola che andava e tornava in quella angusta gabbia.
Il 28 giugno 1954 muore alle 20:45 muore l’ultima povera femmina, dopo continue discussioni nel settembre dello stesso anno fu introdotto un maschio fino agli anni settanta, ma chi sa dirmi esattamente quando fu tolto l’ultimo esemplare?
La famosa ” lupa de Campidoglio ” ?
Nel 1975 a giugno c’era ancora.