La demolizione della “Spina del Borgo” per costruire via della Conciliazione, oltre alla perdita di edifici come palazzo dei Convertendi, ha, secondo me, impoverito la visione del colonnato e della basilica di San Pietro. Infatti, nel vedere da molto lontano la basilica si perdono sia le proporzioni sia la grandezza dell’intero complesso architettonico.
La prova l’ho sempre quando porto amici a visitare piazza San Pietro, li faccio fermare all’ingresso della basilica e li invito a guardare in alto per misurare gli oltre 40 metri della facciata.
Che dire poi del colonnato del Bernini? Si perde il senso dell’abbraccio della Chiesa verso i fedeli visitatori. Ora se Bernini, che aveva la possibilità di poterlo fare, non ha demolito la “Spina del Borgo” penso che avesse una giusta ragione. Lo scorcio che si vede nella foto della Basilica e del colonnato credo che sia una prova tangibile.
Gli sventramenti di via della Conciliazione, Corso Vittorio Emanuele II, piazza Venezia e via dei Fori Imperiali sono alcuni esempi di architettura per grandi linee.
L’architettura orizzontale forse può andare per una città come Parigi, non certo per Roma che è (anzi era) una città esclusivamente medievale, rinascimentale e barocca, e che ha avuto architetti che si chiamano: Michelangelo, Bernini, Borromini, Maderno, Della Porta, Bramante eccetera, eccetera.
PS
Sono contento, comunque, di aver contribuito – assieme all’Associazione Amici di Roma – alla sistemazione della fontana di piazza Scossacavalli a largo sant’Andrea della Valle.
per riprovare l’effetto che si provava arrivando a piazza san pietro prima della demolizione della spina, provate ad arrivarci percorrendo via del corridore di borgo.
Il tuo contributo ci permetterà di investire nello sviluppo di questa iniziativa ed in questo modo il nostro progetto potrà essere migliore anche grazie a te.
A Dx la chiesa di S. Maria in Traspontina.
La demolizione della “Spina del Borgo” per costruire via
della Conciliazione, oltre alla perdita di edifici come palazzo dei
Convertendi, ha, secondo me, impoverito la visione del colonnato e della
basilica di San Pietro. Infatti, nel vedere da molto lontano la basilica si
perdono sia le proporzioni sia la grandezza dell’intero complesso
architettonico.
La prova l’ho sempre quando porto amici a visitare piazza
San Pietro, li faccio fermare all’ingresso della basilica e li invito a
guardare in alto per misurare gli oltre 40 metri della facciata.
Che dire poi del colonnato del Bernini? Si perde il senso
dell’abbraccio della Chiesa verso i fedeli visitatori. Ora se Bernini, che
aveva la possibilità di poterlo fare, non ha demolito la “Spina del Borgo”
penso che avesse una giusta ragione. Lo scorcio che si vede nella foto della
Basilica e del colonnato credo che sia una prova tangibile.
Gli sventramenti di via della Conciliazione, Corso Vittorio
Emanuele II, piazza Venezia e via dei Fori Imperiali sono alcuni esempi di
architettura per grandi linee.
L’architettura orizzontale forse può andare per una città
come Parigi, non certo per Roma che è (anzi era) una città esclusivamente
medievale, rinascimentale e barocca, e che ha avuto architetti che si chiamano:
Michelangelo, Bernini, Borromini, Maderno, Della Porta, Bramante eccetera,
eccetera.
PS
Sono contento, comunque, di aver contribuito – assieme
all’Associazione Amici di Roma – alla sistemazione della fontana di piazza
Scossacavalli a largo sant’Andrea della Valle.
per riprovare l’effetto che si provava arrivando a piazza san pietro prima della demolizione della spina, provate ad arrivarci percorrendo via del corridore di borgo.