Descrizione: Via metastasio n. 17. Vetrina del più antico parrucchiere per bambini di Roma, Umbro Matteucci, “Biancaneve e i sette nani” Anno: 1959 Fotografo: Henri Cartier-Bresson Fonte: Archivio sconosciuto Aggiunta da Carlo Galeazzi
nato nel 64′ ….mia madre mi portava a fare i capelli da un barbiere, dove invece delle poltrone c”erano dei cavallucci o animali..vi ricordate dove era? possibile dietro al parlamento?
Da La Rebubblica del 30 settembre 2008: “Quelli come Umbro Matteucci, per esempio, il più antico parrucchiere per bambini di Roma, l’ unico che si occupava esclusivamente della zazzera dei bimbi. Le zazzere ci sono ancora, ma Umbro ha abbassato per l’ ultima volta la serranda di “Biancaneve e i sette nani”, il suo negozio in rione Campo Marzio, e lo ha restituito al proprietario dei muri: «Hanno rivoluto il locale perché sotto c’ erano le cantine, e volevano unirle affittando 70 metri invece di 30, raddoppiando l’ affitto. La mia attività esisteva dal ‘ 29, era conosciuta in tutto il mondo, ma gli artigiani come me che lavorano con le mani non possono pagare tanto. Per noi ogni rinnovo era una spada di Damocle, non sapevi se il giorno dopo avresti lavorato ancora». La sua spada è precipitata il 28 giugno”
MI SPIACE che il BUONO del nostro Paese venga trattato a PESCI IN FACCIA dopo tanti anni di onorato lavoro. Far sparire da Roma un esercizio commerciale come “Biancaneve e i sette nani” che ha fatto un pezzo della storia della città eterna è un vero reato!
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Ma la scritta sembra essere in tedesco…
nato nel 64′ ….mia madre mi portava a fare i capelli da un barbiere, dove invece delle poltrone c”erano dei cavallucci o animali..vi ricordate dove era? possibile dietro al parlamento?
Lo stesso posto dove mi portava mia madre. Si trova vicino Piazza della Maddalena.
Credo che si chiamasse ‘Biancaneve e i sette nani’, vicino al Pantheon, e credo che abbia chiuso una decina d’anni fa
Da La Rebubblica del 30 settembre 2008: “Quelli come Umbro Matteucci, per esempio, il più antico parrucchiere per bambini di Roma, l’ unico che si occupava esclusivamente della zazzera dei bimbi. Le zazzere ci sono ancora, ma Umbro ha abbassato per l’ ultima volta la serranda di “Biancaneve e i sette nani”, il suo negozio in rione Campo Marzio, e lo ha restituito al proprietario dei muri: «Hanno rivoluto il locale perché sotto c’ erano le cantine, e volevano unirle affittando 70 metri invece di 30, raddoppiando l’ affitto. La mia attività esisteva dal ‘ 29, era conosciuta in tutto il mondo, ma gli artigiani come me che lavorano con le mani non possono pagare tanto. Per noi ogni rinnovo era una spada di Damocle, non sapevi se il giorno dopo avresti lavorato ancora». La sua spada è precipitata il 28 giugno”
MI SPIACE che il BUONO del nostro Paese venga trattato a PESCI IN FACCIA dopo tanti anni di onorato lavoro. Far sparire da Roma un esercizio commerciale come “Biancaneve e i sette nani” che ha fatto un pezzo della storia della città eterna è un vero reato!
Via metastasio n. 17… Che tristezza!