Colombario di Pomponio Hylas

Colombario di Pomponio Hylas

Foto di Carlo Grossi

Colombario di Pomponio Hylas

Foto di Carlo Grossi

Vicino alla bella chiesetta di S. Giovanni in Oleo, nascosto e segreto nel verde di un bel giardino un piccolo manufatto ne cela l’ingresso e scendendo le scale la meraviglia vi assale.
Scoperto nel 1931 si trova tra le vie Latina e Appia, risale al I secolo e successivamente fu acquistato da Pomponio per sé e la moglie, ancora viva al momento dell’acquisto, come testimonia la V di “vivit=viva”, sul bel mosaico che ci accoglie in fondo alla scala.

L’ambiente è rettangolare con loculi alle pareti e copertura a volta bianca con decorazioni vegetali, frutta, fiori, uccelli e figurine umane colorate ed eleganti.
Un bel tempietto con frontone colorato e bassorilievo con Apollo e il centauro Chirone.
Alcune urne cinerarie , le più semplici in terracotta ammarrate nella muratura e altre urne marmoree ben visibili collocate in epoche successive.

Colombario di Pomponio Hylas

Foto di Carlo Grossi

Il colombario risulta piuttosto ben decorato con personaggi vari, Il centauro Chirone che insegna ad Achille a suonare la lira, il supplizio di Ocno.
Orfeo a capo coperto da un mantello è fra due Traci, ha in mano uno strumento a sette corde, uno dei Traci ha una scatola, forse cesta mistica, chiusa da lacci che Orfeo sta districando mentre l’erma di Priapo ci dice che l’ambientazione è in un santuario dionisiaco con Menadi invasate ai lati.
Dioniso con una cesta mistica, Cerbero cane a tre teste.

Nel medioevo il colombario subì un saccheggio e l’urna cineraria dei coniugi, che si trovava sopra la nicchia del mosaico, fu asportata e venduta al mercato antiquario. La cattedrale di Ravello in prov. di Salerno, custodisce l’urna che riporta incisi i nomi dei due sposi. Si risale in superficie sugli originali scalini romani in laterizio.

Per Roma Sparita, testo a cura di: Carlo Grossi


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