Villa di Livia a Prima Porta

La Villa di Livia a Prima Porta è un piccolo e prezioso gioiello arrivato fino a noi.
Sorge su un piccolo poggio, ai cui piedi si è poi sviluppato l’insediamento di Prima Porta, e domina la valle sottostante attraversata dalla Via Flaminia e dal Tevere. Faceva parte dei possedimenti di Livia Drusilla ancor prima che diventasse la moglie di Ottaviano e quindi la futura prima imperatrice di Roma. Un prodigio lega indissolubilmente la Villa alla sua proprietaria. Le fonti infatti raccontano che “…a Livia Drusilla…un’aquila lasciò cadere dall’alto in grembo…una gallina di straordinario candore che teneva nel becco un ramo di alloro con le sue bacche. Gli aruspici ingiunsero di allevare il volatile e la sua prole, di piantare il ramo e custodirlo religiosamente. Questo fu fatto nella villa dei Cesari che domina il fiume Tevere presso il IX miglio della Via Flaminia, che perciò è chiamata alle Galline; e ne nacque prodigiosamente un boschetto.” (Plin. nat. XV, 136-137), il famoso Lauretum da cui ogni rappresentante della famiglia imperiale prendeva dei rami per farsi fare la corona da indossare durante trionfi militari.

E arrivando alla villa è proprio il ricostituito Lauretum che accoglie il visitatore inducendolo ad affacciarsi su quello che in antico doveva essere il belvedere porticato della villa e di cui ancora si può vedere il grande muro di sostuzione, proveniendo dalla Via Tiberina. Dal grande giardino porticato si accede all’edificio, raccolto e chiaramente differenziato tra una parte più intima e privata e una parte invece destinata alla rappresentanza e agli ospiti.

Si è conservato molto dell’età augustea: splendidi pavimenti in mosaico, il piccolo viridarium in cui probabilmente la stessa Livia curava le sue piante, e soprattutto lo splendido ninfeo semi ipogeo da cui provengono i meravigliosi affreschi oggi staccati e conservati al Museo di Palazzo Massimo alle terme. Quello che è raffigurato sulle pareti non è un giardino reale, ci sono alberi fioriti tutti contemporaneamente mentre in natura avrebbero fioriture diverse. Ma non è la realtà che interessa. La parete affrescata diventa paradigma della politica pacificatrice di augusto. Sempre dalla Villa proviene la meravigliosa statua dell’Augusto di Prima Porta oggi conservata ai Musei Vaticani.
La parte più di rappresentanza si articola attorno a quello che in origine era un altro giardino ma che poi viene trasformato in natatio su cui si affaccia il triclinium e gli ambienti dell’impianto Termale realizzato a partire dal II sec. d.C. Ricca è la decorazione degli ambienti riservati agli ospiti, con splendido pavimento in opus sectile e affreschi parietali.

Conclude la visita il piccolo ma prezioso antiquarium in cui sono custoditi i resti della decorazione in terracotta del giardino, resti di decorazione ad affresco che testimoniano i cambiamenti subiti dalla villa nei secoli, vasellame e instrumentum domesticum di vario genere.

Testo di Sabrina Di Sante
Si ringrazia per le foto Massimo Meli


Al momento la visita non e' in programma, effettuabile a richiesta