L’EUR – La città nella città

Un quartiere affascinante ma anche poco conosciuto: l’EUR. Arriveremo fino alle cascate del parco  

Nel 1935 il governatore di Roma, Giuseppe Bottai, propose a Mussolini di presentare la candidatura di Roma per l’Esposizione Universale del 1942 con l’espresso intento di mostrare al mondo il genio della Civiltà Italica. L’idea venne accolta con grande entusiasmo da Benito Mussolini che, per realizzarla, fece istituire nel 1936 l’Ente Autonomo Esposizione Universale di Roma, coordinato dal senatore Vittorio Cini. L’EUR doveva essere la nuova Roma. La parte esecutiva di questo grandioso progetto ebbe inizio il 26 aprile del 1937 con Marcello Piacentini come coordinatore tecnico dell’opera, coadiuvato però dai migliori architetti e ingegneri dell’epoca. Negli anni ’30 l’EUR è un vero e proprio laboratorio creativo, un progetto grandioso ancora oggi guardato con molto interesse. La costruzione di questa immensa opera fu sospesa a causa del procedere della guerra e l’E42 non si terrà mai. Per molti anni rimase abbandonato fino a quando negli anni ’50 non si decise di rimettere mano al progetto, terminando le opere già iniziate e le infrastrutture. Le sue architetture, che si stagliano nette nel cielo, la sua dimensione, lo ha fatto amare da molti registi che hanno trovato nell’EUR una scenografia naturale. Fellini scrive: “ecco l’Eur mi piace tanto perchè ha questo aspetto un po’ da stabilimento cinematografico, da studio… questa sensazione di disponibiltà che ha il quartiere mi è congeniale, l’Eur ti restituisce questa leggerezza, mi sembra come di abitare in una dimensione di un quadro… c’è un’atmosfera liberatoria…”.


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