Descrizione: Via dell’Acquedotto Felice Anno: 1938 Fotografo: (?) Fonte: Archivio Storico Capitolino censimento fotografico delle baracche Aggiunta da Roma Sparita
Susanna De Berardinis Ma questa è la mia adorata via!!!Stupenda Via dell’Acquedotto Felice :)6 aprile 2010 alle ore 15.17 · Mi piaceAlberto Kissinger io ho abitato al n 82 per 10 anni,la casa ungherese,susanna.
Stefano Rapaccioni acquedotto felice vicino al quadraro… ;)
l’acquedotto felice risale al 1500 paralleli si trovani i resti di un acquedotto risalente all’epoca romana, credo l’acquedotto Appio
Acqua Felice. L’Acquedotto Felice fu iniziato da Gregorio XIII nel 1583 e terminato nel 1585 da papa Sisto V (Felice Peretti), dal nome di battesimo del quale prende il nome. Il condotto, proveniente da sorgenti situate tra Zagarolo e Palestrina, aveva il compito di rifornire le zone dell’Esquilino, Viminale e Quirinale ma soprattutto la bellissima villa Montalto, di proprietà dello stesso Sisto V. La costruzione dell’acquedotto fu affidata inizialmente a Matteo Bartolani da Città di Castello, il quale commise un grave errore di calcolo sulla pendenza dell’acqua “tanto che questa ad un certo punto, invece di andare avanti, pensava bene di tornarsene indietro”; sicché Sisto V affidò la prosecuzione dei lavori a Giovanni Fontana, il quale, servendosi degli archi (e, purtroppo, anche dei materiali) degli acquedotti Claudio e Marcio, in breve tempo completò l’opera.
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Susanna De Berardinis
Ma questa è la mia adorata via!!!Stupenda Via dell’Acquedotto Felice :)6 aprile 2010 alle ore 15.17 · Mi piaceAlberto Kissinger io ho abitato al n 82 per 10 anni,la casa ungherese,susanna.
Stefano Rapaccioni acquedotto felice vicino al quadraro… ;)
Areej Jafari
Ricordo male o quell’acquedotto ha duemila anni?
l’acquedotto felice risale al 1500 paralleli si trovani i resti di un acquedotto risalente all’epoca romana, credo l’acquedotto Appio
Acqua Felice. L’Acquedotto Felice fu iniziato da Gregorio XIII nel 1583 e terminato nel 1585 da papa Sisto V (Felice Peretti), dal nome di battesimo del quale prende il nome. Il condotto, proveniente da sorgenti situate tra Zagarolo e Palestrina, aveva il compito di rifornire le zone dell’Esquilino, Viminale e Quirinale ma soprattutto la bellissima villa Montalto, di proprietà dello stesso Sisto V. La costruzione dell’acquedotto fu affidata inizialmente a Matteo Bartolani da Città di Castello, il quale commise un grave errore di calcolo sulla pendenza dell’acqua “tanto che questa ad un certo punto, invece di andare avanti, pensava bene di tornarsene indietro”; sicché Sisto V affidò la prosecuzione dei lavori a Giovanni Fontana, il quale, servendosi degli archi (e, purtroppo, anche dei materiali) degli acquedotti Claudio e Marcio, in breve tempo completò l’opera.