Claudio Prosperi sulla destra in fondo si vede il primo palazzo delle case popolari di via delle galline bianche , che furono fatte credo verso la fine dei 70. la casa a tre piani che si vede sempre alle galline bianche fu fatta se non ricordo male verso la fine degli anni 80. Però manca il ponte nuovo all’imbocco della strada e c’è ancora l’abete sulla salita di via frassineto che mi sa che s’è seccato una decina d’anni fa … ( abito li’ vicino eh , non lavoro al catasto :) )
Daniele Fonte Data la prospettiva, questa foto può essere stata scattata solo dalla vecchia torre diroccata che sta fra il Caseificio e la chiesa. Il lungo tetto che occupa la parte bassa della foto è il caseificio, subito dopo,leggermente sulla sinistra, si vede la facciata interna della scuola elementare che da sul cortile. Al di là della scuola, c’è via della stazione di prima porta; nella foto si vede la parte alta di tutti i palazzi che sono sull’altro lato della strada, fra l’altro sono tutti ancora esistenti.
Patrizia Tiraboschi In primo piano la scuola G.Giusti aperta nell’a.s. 1968/69, il palazzo dietro è la mia casa natale, io giocavo in quella stradina dove si vedono le macchine parcheggiate e sullo sfondo il sottopasso della ferrovia, quando ero piccola non era rianzata ed io giocavo sui binari.
Emilia Halm-Dondini Sono nata al n° 1 via delle Galline Bianche, una casa singola con un garage sotto, era vicino ad un albergo. Qualcuno sa se esiste ancora ? :D
Giuseppe Carosi si il mitico Hotel Flaminus… da Bettola è passata a Bettola Luxury…
Buonasera a tutti. Abito a Prima Porta da pochi anni e nonostante lo stato di degrado in cui purtroppo versa il quartiere, sono in qualche modo affascinata dalla sua storia e dall’umanità che lo popola. Sarei interessata a sapere di più sulla nascita del quartiere, sulla costruzione dei palazzi di via Inverigo (ex ISVEUR), sulla storia di Via Delle Galline Bianche e dei relativi palazzoni (in particolare quelli che ospitano la torrefazione (oggi credo solo bar) la macelleria e alcuni altri negozi vicino alla biblioteca. So che ci sono storie di immigrazione, in particolare quella dalla Sardegna negli anni ’60. Grazie
Il tuo contributo ci permetterà di investire nello sviluppo di questa iniziativa ed in questo modo il nostro progetto potrà essere migliore anche grazie a te.
be’…devo dire che non e’ molto cambiata !!
Claudio Prosperi
sulla destra in fondo si vede il primo palazzo delle case popolari di via delle galline bianche , che furono fatte credo verso la fine dei 70. la casa a tre piani che si vede sempre alle galline bianche fu fatta se non ricordo male verso la fine degli anni 80. Però manca il ponte nuovo all’imbocco della strada e c’è ancora l’abete sulla salita di via frassineto che mi sa che s’è seccato una decina d’anni fa … ( abito li’ vicino eh ,
non lavoro al catasto :) )
Daniele Fonte
Data la prospettiva, questa foto può essere stata scattata solo dalla vecchia torre diroccata che sta fra il Caseificio e la chiesa. Il lungo tetto che occupa la parte bassa della foto è il caseificio, subito dopo,leggermente sulla sinistra, si vede la facciata interna della scuola elementare che da sul cortile. Al di là della scuola, c’è via della stazione di prima porta; nella foto si vede la parte alta di tutti i palazzi che sono sull’altro lato della strada, fra l’altro sono tutti ancora esistenti.
Patrizia Tiraboschi
In primo piano la scuola G.Giusti aperta nell’a.s. 1968/69, il palazzo dietro è la mia casa natale, io giocavo in quella stradina dove si vedono le macchine parcheggiate e sullo sfondo il sottopasso della ferrovia, quando ero piccola non era rianzata ed io giocavo sui binari.
Emilia Halm-Dondini
Sono nata al n° 1 via delle Galline Bianche, una casa singola con un garage sotto, era vicino ad un albergo. Qualcuno sa se esiste ancora ? :D
Giuseppe Carosi
si il mitico Hotel Flaminus… da Bettola è passata a Bettola Luxury…
Pantera Mancio
che spettacolo
Buonasera a tutti.
Abito a Prima Porta da pochi anni e nonostante lo stato di degrado in cui purtroppo versa il quartiere, sono in qualche modo affascinata dalla sua storia e dall’umanità che lo popola. Sarei interessata a sapere di più sulla nascita del quartiere, sulla costruzione dei palazzi di via Inverigo (ex ISVEUR), sulla storia di Via Delle Galline Bianche e dei relativi palazzoni (in particolare quelli che ospitano la torrefazione (oggi credo solo bar) la macelleria e alcuni altri negozi vicino alla biblioteca. So che ci sono storie di immigrazione, in particolare quella dalla Sardegna negli anni ’60.
Grazie