Descrizione: Scavi per Metropolitana all’altezza di via Furio Camillo Anno: (?) Fotografo: (?) Fonte: libro “la metropolitana a Roma” di Formigari e Muscolino, Edizioni Calosci Cortona Aggiunta da Alessandro Casadei
David Rettura misero la Metro proprio per togliere la tranvia. Già non c’è sosta ora con i parcheggini interni all’Appia non oso immaginare cosa accadrebbe.
Marco Valerio basterebbe aumentare il numero dei treni e problema risolto!!!
Fabio Gaglini concordo con Marco Valerio
Alfredo Benedetti occorre convertirsi al mezzo pubblico e sostenere coloro che sono disposti ad una vera cura del mezzo pubblico. Roma sta morendo lentamente di smog da auto privata,rendiamocene conto! non si può più soprassedere, occorre una corretta e onesta pianificazione della rete di mezzi pubblici. Devo dire che tutto sommato rispetto a diversi anni fa la situazione mi pare mutata in meglio, ma è ancora poco, troppo poco per avvertire dei sensibili cambiamenti
Sandra Michael IL PASSATO NON CI SERVE, PER MIGLIORARE IL FUTURO!!! GUARDARE AL PASSATO SERVE PER VIVERE MEGLIO IL FUTURO.
Vittorio Coronati l’abbonamento al trasporto pubblico di roma dovrebbe essere obbligatorio per tutti i residenti.
Claudio Tondi Il piano era sostituire il tram colla metro tantevvero che furono riaddestrati gli stessi conducenti.
Comunque, secondo me (e non solo a mio parere) togliere la tramvia è stato un errore, e adesso spiegherò il motivo. Se la metropolitana (parlo della linea A, ovviamente), come tra l’altro inizialmente previsto, fosse stata fatta su un itinerario parallelo alla tramvia, invece che coincidente, si sarebbe potuta aggiungere ad essa anzichè sostituirla, incrementando le infrastrutture su rotaia. Non solo, ma se fosse stato fatto in questo modo, la metropolitana non sarebbe in crisi di capacità come adesso, ma avrebbe ripartito l’utenza tra essa e le tramvie. La metro A, tra l’altro, sarebbe passata più vicina alla stazione Tuscolana delle FS, migliorando l’interscambio con essa. Inoltre, la linea A ricalca il percorso del tram Termini-Cinecittà, ma non serve la zona del Quarto Miglio o delle Capannelle, mentre la tramvia Termini-Capannelle sì (si distaccava dalla linea per Cinecittà poco dopo la stazione di Furio Camillo, andando verso fuori Roma, a via delle Cave), per non parlare del fatto che, una volta, entrambe le linee tramviarie servivano anche i Castelli Romani. Se la metropolitana, come ho già detto, si fosse aggiunta alle tramvie, mentenendo ed ammodernando queste ultime, per esempio trasformandole in metrotramvie, oggi quella zona disporrebbe di più collegamenti su rotaia, quindi ecologici e ad alta capacità di trasporto. I parcheggi per le auto si potevano creare diversamente. Faccio un esempio: chi abita al Quarto Miglio per andare a Termini disponeva fino al 1978 di una tramvia (la Termini-Capannelle, appunto) quasi totalmente in sede propria, quindi svincolata dal traffico automobilistico, ecologica e a capacità di trasporto medio-alta; oggi, invece, chi abita in quelle zone vorrei sapere, a Termini, come ci arriva: forse con l’autobus puntualmente bloccato nel caotico traffico della via Appia Nuova? Se questo è progresso, viva il passato, almeno in questo caso. In qualsiasi altra città europea si sarebbero ben guardati da chiudere una tramvia con quelle caratteristiche, e dove lo hanno fatto le stanno rimettendo: andare a vedere per credere. Perfino Parigi, nonostante l’eccellente rete di metropolitane di cui dispone, in alcune zone ha rimesso il tram, ovviamente in versione moderna, nonostante lo avesse totalmente eliminato nel 1930. Sempre in Francia, poi (e non solo in Francia), in questi ultimi anni si può dire che praticamente tutte le città stanno rimettendo il tram, ovviamente in forma moderna. Oppure, visto che la metropolitana era ormai realizzata sull’attuale percorso, un’altra cosa che si sarebbe potuta fare era il mantenimento della tramvia, previo passaggio della stessa all’ATAC con contemporaneo ammodernamento, nel tratto tra Largo di Colli Albani e Capannelle, prolungandola eventualmente e successivamente fino a Ciampino, mantenendo in funzione il deposito di via Appia Nuova. In questo modo, si sarebbe mantenuto in funzione il tratto di tramvia (che già era tutto in sede propria, quindi svincolato dal traffico automobilistico) compreso tra l’ippodromo delle Capannelle, la zona del Quarto Miglio ed il largo dei Colli Albani, dove l’utenza avrebbe trovato un comodo trasbordo sulla linea A della metropolitana, e sarebbe stato un collegamento molto migliore di quello fornito oggi dalle linee di autobus esistenti su quel percorso, poco capienti e soggette al traffico automobilistico privato.
Il tuo contributo ci permetterà di investire nello sviluppo di questa iniziativa ed in questo modo il nostro progetto potrà essere migliore anche grazie a te.
Alessandro Casadei
Furio Camillo………
David Rettura
misero la Metro proprio per togliere la tranvia. Già non c’è sosta ora con i parcheggini interni all’Appia non oso immaginare cosa accadrebbe.
Marco Valerio
basterebbe aumentare il numero dei treni e problema risolto!!!
Fabio Gaglini
concordo con Marco Valerio
Alfredo Benedetti
occorre convertirsi al mezzo pubblico e sostenere coloro che sono disposti ad una vera cura del mezzo pubblico. Roma sta morendo lentamente di smog da auto privata,rendiamocene conto! non si può più soprassedere, occorre una corretta e onesta pianificazione della rete di mezzi pubblici. Devo dire che tutto sommato rispetto a
diversi anni fa la situazione mi pare mutata in meglio, ma è ancora poco, troppo poco per avvertire dei sensibili cambiamenti
Sandra Michael
IL PASSATO NON CI SERVE, PER MIGLIORARE IL FUTURO!!! GUARDARE AL PASSATO SERVE PER VIVERE MEGLIO IL FUTURO.
Vittorio Coronati
l’abbonamento al trasporto pubblico di roma dovrebbe essere obbligatorio per tutti i residenti.
Claudio Tondi
Il piano era sostituire il tram colla metro tantevvero che furono riaddestrati gli stessi conducenti.
Comunque, secondo me (e non solo a mio parere) togliere la tramvia è stato un errore, e adesso spiegherò il motivo. Se la metropolitana (parlo della linea A, ovviamente), come tra l’altro inizialmente previsto, fosse stata fatta su un itinerario parallelo alla tramvia, invece che coincidente, si sarebbe potuta aggiungere ad essa anzichè sostituirla, incrementando le infrastrutture su rotaia. Non solo, ma se fosse stato fatto in questo modo, la metropolitana non sarebbe in crisi di capacità come adesso, ma avrebbe ripartito l’utenza tra essa e le tramvie. La metro A, tra l’altro, sarebbe passata più vicina alla stazione Tuscolana delle FS, migliorando l’interscambio con essa. Inoltre, la linea A ricalca il percorso del tram Termini-Cinecittà, ma non serve la zona del Quarto Miglio o delle Capannelle, mentre la tramvia Termini-Capannelle sì (si distaccava dalla linea per Cinecittà poco dopo la stazione di Furio Camillo, andando verso fuori Roma, a via delle Cave), per non parlare del fatto che, una volta, entrambe le linee tramviarie servivano anche i Castelli Romani. Se la metropolitana, come ho già detto, si fosse aggiunta alle tramvie, mentenendo ed ammodernando queste ultime, per esempio trasformandole in metrotramvie, oggi quella zona disporrebbe di più collegamenti su rotaia, quindi ecologici e ad alta capacità di trasporto. I parcheggi per le auto si potevano creare diversamente. Faccio un esempio: chi abita al Quarto Miglio per andare a Termini disponeva fino al 1978 di una tramvia (la Termini-Capannelle, appunto) quasi totalmente in sede propria, quindi svincolata dal traffico automobilistico, ecologica e a capacità di trasporto medio-alta; oggi, invece, chi abita in quelle zone vorrei sapere, a Termini, come ci arriva: forse con l’autobus puntualmente bloccato nel caotico traffico della via Appia Nuova? Se questo è progresso, viva il passato, almeno in questo caso. In qualsiasi altra città europea si sarebbero ben guardati da chiudere una tramvia con quelle caratteristiche, e dove lo hanno fatto le stanno rimettendo: andare a vedere per credere. Perfino Parigi, nonostante l’eccellente rete di metropolitane di cui dispone, in alcune zone ha rimesso il tram, ovviamente in versione moderna, nonostante lo avesse totalmente eliminato nel 1930. Sempre in Francia, poi (e non solo in Francia), in questi ultimi anni si può dire che praticamente tutte le città stanno rimettendo il tram, ovviamente in forma moderna.
Oppure, visto che la metropolitana era ormai realizzata sull’attuale percorso, un’altra cosa che si sarebbe potuta fare era il mantenimento della tramvia, previo passaggio della stessa all’ATAC con contemporaneo ammodernamento, nel tratto tra Largo di Colli Albani e Capannelle, prolungandola eventualmente e successivamente fino a Ciampino, mantenendo in funzione il deposito di via Appia Nuova. In questo modo, si sarebbe mantenuto in funzione il tratto di tramvia (che già era tutto in sede propria, quindi svincolato dal traffico automobilistico) compreso tra l’ippodromo delle Capannelle, la zona del Quarto Miglio ed il largo dei Colli Albani, dove l’utenza avrebbe trovato un comodo trasbordo sulla linea A della metropolitana, e sarebbe stato un collegamento molto migliore di quello fornito oggi dalle linee di autobus esistenti su quel percorso, poco capienti e soggette al traffico automobilistico privato.