Descrizione: Quadraro – Largo Spartaco. Il palazzo è opera dell’Architetto Saverio Muratori, prog. INA CASA, quartiere “Tuscolano II “1950. Anno: anni ’70 Fotografo: (?) Fonte: archivio sconosciuto Aggiunta da Emilio Patrizi
Carlo Simotti io ci sono nato e ci sono vissuto se siete di Roma centro e coi soldi de papà che v’a’ lasciato casa non commentate..mio padre in quei formicai ancora ce vive
L’esigenza abitativa che la città aveva in quegli anni, associata all’emergenza sociale che stava esondando nelle strade sfociata nel terrorismo, ha consentito agli speculatori edilizi di arricchirsi, costruendo mostri simili. La politica, pur di non ammettere il suo fallimento sociale e la sua incapacità progettuale, ha appoggiato gli speculatori edilizi che ancora oggi lucrano e devastano Roma.
Sei parente di qualche palazzinaro o ammanicato con qualche associazione parassitaria? No perchè sono gli unici due motivi per i quali apprezzare la devastazione del territorio e della comunità operate con queste realizzazioni…
Ma cambia tono te, chi te conosce? La gente onesta che lavora, della quale anch’io faccio parte, non deve essere strumento di profitto per speculatori nè cavia da laboratorio per architetti megalomani nè bestiame da alienare per amministratori corrotti
Vi invitiamo a moderare i toni e di non scadere in offese personali. Queste immagini raccontano come sia stata costruita Roma e rappresentano luoghi dove tantissimi di noi ancora vivono pertanto occorre evitare i commenti che possano offendere la sensibilità di chi è vissuto, o vive , queste realtà. Grazie (Fabio)
ROMA SPARITA assolutamente non intendo farla degenerare. Ma discutere della questione delle periferie, di come ci si è speculato e si continua a speculare, secondo me è giusto anche perchè tra l’altro, è uno dei motivi principali per cui “Roma è sparita”. E’ il primo tema che va affrontato a Roma (e guardacaso l’ultimo che viene affrontato)
Carlo Simotti non vogliamo interrompere la discussione ma non vogliamo che degeneri su offese o che urtino la sensibilità delle persone. I commenti sono bene accetti se si limitano ad una analisi oggettiva ed oggettivamente alcune periferie sono state oggetto di speculazioni molto aggressive rispetto ad altre. Grazie.
ROMA SPARITA ma certo. Demolire i mostri creati da politica consociativista e palazzinari, non significa voler demolire chi vi abita nè le comunità che vi si sono create, semmai è esattamente il contrario.
“Riqualificazione”…che vuol dire “riqualificazione”? E’ un termine senza significato. Tranne uno: sperpero di soldi pubblici a vantaggio di cappelle altarini costruttori e associazioni varie, per mangiare su pseudo-interventi di facciata e senza nessun risultato nè beneficio per la comunità. E per perpetuare l’idea che l’ideologia politico-architettonica alla base di queste segregazioni sia “moderna” o corretta e che anche in futuro verrà semmai “riqualificata” con ulteriore denaro pubblico a fronte di niente. That’s it
Purtroppo essendo edilizia popolare per i grandi numeri scade dell idea di standard urbanistici e architettonici che tutti vorremmo e intendiamo ad oggi.. palazzi dormitori. Mi sembra eccessivo parlare di demolizioni .. pensiamo ad un nuovo piano vero di demolizioni per gli immobili abusivi.. o pensiamo ad un loro possibile riuso… certo sta che il magna magna ormai è regola come darti contro…
Carlo Simotti io vivevo in una borgata tiburtina 3′. Per riqualificare il quartiere tra gli anni 60/70 hanno demolito gran parte delle case che sinceramente molte erano fatiscenti. Dove ero io invece erano delle belle case che bastavano pochi interventi per renderle più accoglienti comunque tutti aspettavamo le case nuove. Finalmente nell’89 c’è le hanno assegnate. Ti posso dire che dopo aver messo più di 14 anni per costruirle questi palazzi cadono a pezzi infiltrazioni d’acqua tubi che scoppiano pavimenti che saltano ma soprattutto d’inverno ci fa un freddo cane e d’estate è come stare in un forno perché sono tutte di cemento non coimbentate. Quindi hanno abbattuto case per darci scatole
Guido Provvisionato non fa che confermare quanto da me esposto. Vi porto un articolo ad esempio di come viene “gestita” l’urbanistica (se fa pe dì) e la questione-casa e alloggi popolari a Roma http://www.ideadestra.org/toglietemi-tutto-ma-non-il-corviale/
Mah. Io non capisco tutta quest’indignazione. L’ina case è in tutti i manuali di architettura. Io ci vivo e abbiamo spesso visite di turisti, per la street art e e per i palazzi di Libera e Muratori.
E comunque sono di 5 piani. Sfido chiunque a trovare edifici più bassi fra tutti gli ecomostri costruiti più recentemente. Basta vedere quello che ancora si continua a costruire oggi (tutto lo scempio attorno a Porte di Roma o parco Leonardo per esempio.
Il tuo contributo ci permetterà di investire nello sviluppo di questa iniziativa ed in questo modo il nostro progetto potrà essere migliore anche grazie a te.
cecafumo il famoso palazzo boomerang dove sono state girate alcune scene del film “un borghese piccolo piccolo”
Mi ricordo i murales che si vedono in basso a sinistra, mia nonna abitava oltre il palazzone e quindi quella strada l’ho fatta milioni di volte
Erano e sono ORRIBILI costruzioni
Orrore
Se ancora non è stato demolito, x me da demolire con le cariche di esplosivo, ed al suo posto villette a schiera e spazi verdi.
Sta al quadraro no all’olgiata
Domenico Testone quindi? La gente del Quadraro deve vivere nei formicai?
Hai scambiato il Boomerang con le vele di Scampia. http://agenziaimmobiliarediroma.com/1541/edilizia-popolare-ina-casa.html
Carlo Simotti io ci sono nato e ci sono vissuto se siete di Roma centro e coi soldi de papà che v’a’ lasciato casa non commentate..mio padre in quei formicai ancora ce vive
te dove vivi ?
L’esigenza abitativa che la città aveva in quegli anni, associata all’emergenza sociale che stava esondando nelle strade sfociata nel terrorismo, ha consentito agli speculatori edilizi di arricchirsi, costruendo mostri simili. La politica, pur di non ammettere il suo fallimento sociale e la sua incapacità progettuale, ha appoggiato gli speculatori edilizi che ancora oggi lucrano e devastano Roma.
Riccardo
Un Borghese piccolo piccolo Alberto Sordi 1977
Mamma Roma Anna Magnani 1962
Demolizione totale delle periferie romane
Sparate
Sei parente di qualche palazzinaro o ammanicato con qualche associazione parassitaria? No perchè sono gli unici due motivi per i quali apprezzare la devastazione del territorio e della comunità operate con queste realizzazioni…
Carlo Simotti non fa l’urbanista ….No so figlio de gente che lavora onestamente finiscila e cambia tono
Ma cambia tono te, chi te conosce? La gente onesta che lavora, della quale anch’io faccio parte, non deve essere strumento di profitto per speculatori nè cavia da laboratorio per architetti megalomani nè bestiame da alienare per amministratori corrotti
Simotti va a lavora ‘
Vi invitiamo a moderare i toni e di non scadere in offese personali. Queste immagini raccontano come sia stata costruita Roma e rappresentano luoghi dove tantissimi di noi ancora vivono pertanto occorre evitare i commenti che possano offendere la sensibilità di chi è vissuto, o vive , queste realtà. Grazie (Fabio)
Domenico Testone ne faccio già due di lavori, grazie. Ti ripeto che hai capito l’opposto, magari se argomenti anzichè aggredire funziona meglio
Evitiamo di far degenerare la discussione? Grazie
ROMA SPARITA assolutamente non intendo farla degenerare. Ma discutere della questione delle periferie, di come ci si è speculato e si continua a speculare, secondo me è giusto anche perchè tra l’altro, è uno dei motivi principali per cui “Roma è sparita”. E’ il primo tema che va affrontato a Roma (e guardacaso l’ultimo che viene affrontato)
Carlo Simotti non vogliamo interrompere la discussione ma non vogliamo che degeneri su offese o che urtino la sensibilità delle persone. I commenti sono bene accetti se si limitano ad una analisi oggettiva ed oggettivamente alcune periferie sono state oggetto di speculazioni molto aggressive rispetto ad altre. Grazie.
ROMA SPARITA ma certo. Demolire i mostri creati da politica consociativista e palazzinari, non significa voler demolire chi vi abita nè le comunità che vi si sono create, semmai è esattamente il contrario.
Ma che dici… casomai riqualificazione!
“Riqualificazione”…che vuol dire “riqualificazione”? E’ un termine senza significato. Tranne uno: sperpero di soldi pubblici a vantaggio di cappelle altarini costruttori e associazioni varie, per mangiare su pseudo-interventi di facciata e senza nessun risultato nè beneficio per la comunità. E per perpetuare l’idea che l’ideologia politico-architettonica alla base di queste segregazioni sia “moderna” o corretta e che anche in futuro verrà semmai “riqualificata” con ulteriore denaro pubblico a fronte di niente. That’s it
Purtroppo essendo edilizia popolare per i grandi numeri scade dell idea di standard urbanistici e architettonici che tutti vorremmo e intendiamo ad oggi.. palazzi dormitori. Mi sembra eccessivo parlare di demolizioni .. pensiamo ad un nuovo piano vero di demolizioni per gli immobili abusivi.. o pensiamo ad un loro possibile riuso… certo sta che il magna magna ormai è regola come darti contro…
Carlo Simotti io vivevo in una borgata tiburtina 3′. Per riqualificare il quartiere tra gli anni 60/70 hanno demolito gran parte delle case che sinceramente molte erano fatiscenti.
Dove ero io invece erano delle belle case che bastavano pochi interventi per renderle più accoglienti comunque tutti aspettavamo le case nuove. Finalmente nell’89 c’è le hanno assegnate.
Ti posso dire che dopo aver messo più di 14 anni per costruirle questi palazzi cadono a pezzi infiltrazioni d’acqua tubi che scoppiano pavimenti che saltano ma soprattutto d’inverno ci fa un freddo cane e d’estate è come stare in un forno perché sono tutte di cemento non coimbentate.
Quindi hanno abbattuto case per darci scatole
Guido Provvisionato non fa che confermare quanto da me esposto. Vi porto un articolo ad esempio di come viene “gestita” l’urbanistica (se fa pe dì) e la questione-casa e alloggi popolari a Roma http://www.ideadestra.org/toglietemi-tutto-ma-non-il-corviale/
Location di un borghese piccolo piccolo
Tiziana Augimeri
Le Nostre Borgate,, quando.ci volevamo più bene..con una grande Umiltà ?
Mah. Io non capisco tutta quest’indignazione. L’ina case è in tutti i manuali di architettura. Io ci vivo e abbiamo spesso visite di turisti, per la street art e e per i palazzi di Libera e Muratori.
E comunque sono di 5 piani. Sfido chiunque a trovare edifici più bassi fra tutti gli ecomostri costruiti più recentemente. Basta vedere quello che ancora si continua a costruire oggi (tutto lo scempio attorno a Porte di Roma o parco Leonardo per esempio.
Davide
Ivana Ferrante
Uh
In questo modo i palazzinari hanno sfregiato Roma, con la complicità dei vari prezzolati amministratori comunali.
L’aggettivo usato poteva risparmiarselo. Grazie
ROMA SPARITA L’ho tolto. Ma è il più elegante fra tutti quelli che possono definire quelle persone.
A me piace. Paragonato al livello medio delle costruzioni di Roma di quegli anni e dei successivi è quasi un capolavoro.
https://youtu.be/EsWg8y-xGnc
Fabrizio