La passerella in ghisa di cui parla la didascalia della foto, oggi non c’è più. Dopo l’Unità d’Italia, causa le crescenti necessità del traffico, nel 1877 fu deciso di aumentare la sezione del ponte aggiungendo lungo i fianchi due passerelle metalliche sospese su mensoloni su progetto di Angelo Vescovali (1826-1895). Realizzate in ferro dolce e ghisa, queste, insieme alla struttura più interna di sostegno, sono andate nel corso del tempo sempre più deteriorandosi, senza possibilità, a causa del tipo di costruzione, di effettuare la necessaria manutenzione. Nel 1998 con il restauro curato dal prof. Miarelli le strutture in ghisa sono state rimosse e il ponte è tornato alla sua fisionomia originaria.
Durante i restauri furono rimosse le stupende iscrizioni dedicatorie in marmo del 1475,sostituite da copie non fedeli,di aspetto meschino.Non credo sia stato un guadagno…
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La passerella in ghisa di cui parla la didascalia della foto, oggi non c’è più. Dopo l’Unità d’Italia, causa le crescenti necessità del traffico, nel 1877 fu deciso di aumentare la sezione del ponte aggiungendo lungo i fianchi due passerelle metalliche sospese su mensoloni su progetto di Angelo Vescovali (1826-1895). Realizzate in ferro dolce e ghisa, queste, insieme alla struttura più interna di sostegno, sono andate nel corso del tempo sempre più deteriorandosi, senza possibilità, a causa del tipo di costruzione, di effettuare la necessaria manutenzione. Nel 1998 con il restauro curato dal prof. Miarelli le strutture in ghisa sono state rimosse e il ponte è tornato alla sua fisionomia originaria.
Durante i restauri furono rimosse le stupende iscrizioni dedicatorie in marmo del 1475,sostituite da copie non fedeli,di aspetto meschino.Non credo sia stato un guadagno…