Nel 1888 i muraglioni sul fiume, costruiti per eliminare le frequenti e dannose piene, snaturano il rapporto di Via Giulia con il Tevere: i mulini, gli acquimoli (molini ad acqua), i traghetti sparirono, apparvero delle chiatte, una di queste fissata ad una corda munita di carrucola fungeva da traghetto all’incirca dove oggi sorge Ponte Vittorio Emanuele. L’apertura di Corso Vittorio Emanuele, la demolizione dell’Ospedale dei Fiorentini, lo sventramento di fronte a Ponte Mazzini tra Le Carceri Nuove e Santo Spirito dei Napoletani, ideato per mettere in comunicazione la zona con Via Ripetta, passando attraverso Piazza della Chiesa Nuova (progetto poi non realizzato), creerà una zona vuota e snaturerà ulteriormente Via Giulia, quasi isolandola dal resto della città.
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Nel 1888 i muraglioni sul fiume, costruiti per
eliminare le frequenti e dannose piene, snaturano il rapporto di Via Giulia con
il Tevere: i mulini, gli acquimoli (molini ad acqua), i traghetti sparirono,
apparvero delle chiatte, una di queste fissata ad una corda munita di carrucola
fungeva da traghetto all’incirca dove oggi sorge Ponte Vittorio Emanuele.
L’apertura di Corso Vittorio Emanuele, la
demolizione dell’Ospedale dei Fiorentini, lo sventramento di fronte a Ponte
Mazzini tra Le Carceri Nuove e Santo Spirito dei Napoletani, ideato per mettere
in comunicazione la zona con Via Ripetta, passando attraverso Piazza della
Chiesa Nuova (progetto poi non realizzato), creerà una zona vuota e snaturerà
ulteriormente Via Giulia, quasi isolandola dal resto della città.
Tratto da google