Descrizione: Fontanone di Via Giulia all’altezza di Ponte Sisto V. Fu demolito nel 1879 e ricostruito 19 anni dopo dall’altra parte del Tevere e del ponte, e ora si trova a Piazza Trilussa Anno: ante 1879 Fotografo: (?) Fonte: Collezione Consoni – Fondazione Marco Besso Aggiunta da Roma Sparita
Roberto Pagani Il Fontanone di Via Giulia,ora a Piazza Trilussa
Marco De Berardinis Spostata nel 1898.
Alessandro Zanin Roberto, a che punto di via giulia si trovava?
Roberto Pagani Stava davanti Ponte Sisto.
Bruna Milani Roberto ma sai proprio tutto! UFFA!!!!!!!!!!!! (scherzo)
Ignazio Provenzano …se ogni tanto vi fate un giro, le imparate pure voi ‘ste cose…a Roma è tutto esposto…
Alessandro Cremona Foto bellissima con una prima parte della demolizione del fondale scenografico di via Giulia all’attacco di ponte Sisto (oggi incrocio tra il Lungotevere dei Vallati e dei Tebaldi). Il fontanone, iniziato nel 1613 su progetto di Giovanni Fontana e completato da Vasanzio, era alloggiato nella facciata del cosiddetto collegio dei “Cento Preti”, da cui traeva il nomignolo. L’edificio, che nella pianta di Nolli del 1749 (particella 731 ) viene definito “Colleg. Ecclesiastico e Sped(aliero)”, fu costruito da Domenico Fontana nel 1578 come ospizio dei mendicanti dedicato a san Francesco e gestito dalla congregazione dei Cento Preti, dalla quale veniva il nome dell´edificio.
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Roberto Pagani
Il Fontanone di Via Giulia,ora a Piazza Trilussa
Marco De Berardinis
Spostata nel 1898.
Alessandro Zanin Roberto,
a che punto di via giulia si trovava?
Roberto Pagani Stava davanti Ponte Sisto.
Bruna Milani Roberto
ma sai proprio tutto! UFFA!!!!!!!!!!!! (scherzo)
Ignazio Provenzano
…se ogni tanto vi fate un giro, le imparate pure voi ‘ste cose…a Roma è tutto esposto…
Alessandro Cremona
Foto bellissima con una prima parte della demolizione del fondale scenografico di via Giulia all’attacco di ponte Sisto (oggi incrocio tra il Lungotevere dei Vallati e dei Tebaldi). Il fontanone, iniziato nel 1613 su progetto di Giovanni Fontana e completato da Vasanzio, era alloggiato nella facciata del cosiddetto collegio dei “Cento Preti”, da cui traeva il nomignolo. L’edificio, che nella pianta di Nolli del 1749 (particella 731 ) viene definito “Colleg. Ecclesiastico e Sped(aliero)”, fu costruito da Domenico Fontana nel
1578 come ospizio dei mendicanti dedicato a san Francesco e gestito dalla congregazione dei Cento Preti, dalla quale veniva il nome dell´edificio.
Carlo Grossi
Da una parte all’altra del ponte..