Desxcrizione: Via della Conciliazione in fase di costruzione e sullo sfondo San Pietro. Anno: 1937 Fotografo: (?) Fonte: Roma dal Regime Fascista alla Liberazione Gemika International Aggiunta da Sandro Bardaro
La demolizione della “Spina del Borgo” per costruire via della Conciliazione, oltre alla perdita di edifici come palazzo dei Convertendi, ha, secondo me, impoverito la visione del colonnato e della basilica di San Pietro. Infatti, nel vedere da molto lontano la basilica si perdono sia le proporzioni sia la grandezza dell’intero complesso architettonico.
La prova l’ho sempre quando porto amici a visitare piazza San Pietro, li faccio fermare all’ingresso della basilica e li invito a guardare in alto per misurare gli oltre 40 metri della facciata.
Che dire poi del colonnato del Bernini? Si perde il senso dell’abbraccio della Chiesa verso i fedeli visitatori. Ora se Bernini, che aveva la possibilità di poterlo fare, non ha demolito la “Spina del Borgo” penso che avesse una giusta ragione. Lo scorcio che si vede nella foto della Basilica e del colonnato credo che sia una prova tangibile.
Via della Conciliazione, Corso Vittorio Emanuele II, Il Vittoriano e via dei Fori Imperiali sono un esempio di architettura per grandi linee.
L’architettura orizzontale forse può andare per una città come Parigi, non certo per Roma che è (anzi era) una città esclusivamente medievale, rinascimentale e barocca, e che ha avuto architetti che si chiamano: Michelangelo, Bernini, Borromini, Maderno, Della Porta, Bramante eccetera, eccetera.
PS
Sono contento, comunque, di aver contribuito – assieme all’Associazione Amici di Roma – alla sistemazione della fontana di piazza Scossacavalli a largo sant’Andrea della Valle.
Il tuo contributo ci permetterà di investire nello sviluppo di questa iniziativa ed in questo modo il nostro progetto potrà essere migliore anche grazie a te.
La demolizione della “Spina del Borgo” per costruire via
della Conciliazione, oltre alla perdita di edifici come palazzo dei
Convertendi, ha, secondo me, impoverito la visione del colonnato e della
basilica di San Pietro. Infatti, nel vedere da molto lontano la basilica si
perdono sia le proporzioni sia la grandezza dell’intero complesso
architettonico.
La prova l’ho sempre quando porto amici a visitare piazza
San Pietro, li faccio fermare all’ingresso della basilica e li invito a
guardare in alto per misurare gli oltre 40 metri della facciata.
Che dire poi del colonnato del Bernini? Si perde il senso
dell’abbraccio della Chiesa verso i fedeli visitatori. Ora se Bernini, che
aveva la possibilità di poterlo fare, non ha demolito la “Spina del Borgo”
penso che avesse una giusta ragione. Lo scorcio che si vede nella foto della
Basilica e del colonnato credo che sia una prova tangibile.
Via della Conciliazione, Corso Vittorio Emanuele II, Il
Vittoriano e via dei Fori Imperiali sono un esempio di architettura per grandi
linee.
L’architettura orizzontale forse può andare per una città
come Parigi, non certo per Roma che è (anzi era) una città esclusivamente
medievale, rinascimentale e barocca, e che ha avuto architetti che si chiamano:
Michelangelo, Bernini, Borromini, Maderno, Della Porta, Bramante eccetera,
eccetera.
PS
Sono contento, comunque, di aver contribuito – assieme
all’Associazione Amici di Roma – alla sistemazione della fontana di piazza
Scossacavalli a largo sant’Andrea della Valle.