Il complesso in alto a sinistra è Villa Patrizi, attualmente sede delle FF SS e Ministero delle Infrastrutture. La via che ne discende a sinistra è Via del Policlinico – Via Morgagni. Quando si incrocia con Viale Regina Margherita, lo slargo sulla destra è Piazza Galeno.
La foto è specchiata: l’ho rigirata a si più leggere chiaramente Milano-Italia. E dall’architettura dei palazzi non credo che sia degli anni ’40, ma riferibile almeno ad un decennio dopo.
A mio parere la foto è precedente agli anni 20. Non sono presenti infatti degli edifici costruiti negli anni 20 su viale Regina Margherita in corrispondenza di via Savoia lato opposto. Confermo che la foto non è specchiata (a parte la scritta).
In effetti deve essere prima degli anni 40 perché manca corso trieste, sui cui lati all’altezza della foto dovrebbero vedersi palazzi i cui progetti risalgono alla fine degli anni 20
Senza spiegazione non ci sarei arrivato! Vedendo via Savoia e via Alessandria direi anni ’30. Se in alto riuscite a scorgere via Reggio Emilia 52, l’edificio attaccato alla ex birreria Peroni (ora Macro) è facile essere più precisi: quel palazzo è del 1935
Non essendoci il palazzo all’angolo tra via Dalmazia e viale Regina, datato 1925 (davanti alla fermata degli autobus), è sicuramente anteriore. mi pare che nella casa dove abito a via delle Alpi (1906) ancora la torretta non sia stata sopraelevata (1914), ma non si vede benissimo. Di sicuro un anno compreso tra 1906 e 1925. Stupenda foto, comunque!!
Ulteriore riflessione fatta stamattina: la casa accanto alla chiesa di San Giuseppe a Via nomentana, che è datata 1916, è visibile (non si capisce bene se in costruzione o completata); inoltre, il villino dove abito, a vederlo bene, ha tre piani più torretta, e quindi è posteeriore al 1914. D’altra parte, non si può andare troppo indietro nel decennio 10-20, prima non c’erano gli aerei! Qundi, restringiamo il campo al periodo 1916-1925
L’edificio del Giulio Cesare/Settembrini, inaugurato nel 1936, non esiste, così come più o meno tutta Corso Trieste,manca anche il monumento a Baccelli in piazza Salerno (1931, ma manca in pratica anche la piazza, che sembra in costruzione). Quindi siamo non oltre gli anni 20, ma sembrerebbe che il quartiere Coppedé non ci sia ancora o ne manchi una ricca parte, questo potrebbe spingere la foto all’immediato primo dopoguerra, visto che il quartiere era essenzialmente completato nel 1925.
La cosa notevole è che si vede piuttosto bene il villino storico che c’era al posto dell’orrendo edificio che fu costruito – se non vado errato – intorno al 1966/67 per il Pontificio Istituto delle Missioni e che ospita oggi l’Ambasciata di Svezia, appena ristrutturato nei suoi interni. Inoltre si vede, anche se non benissimo, il Villino dello scultore Giovanni Nicolini (sull’angolo Via Fracastoro/Via Bartolomeo Eustachio scendendo dalla Piazza Galeno): Nicolini era anch’egli siciliano come Ettore Ximenes ed è il nonno di quel Renato Nicolini che divenne celebre, come assesore alla cultura, per il festival di Castelporziano e per Massenzio e l’Estate romana
guardando la foto.se si risale la via Nomentana verso il Piazzale di Porta Pia un po’ dopo l’incrocio con il viale Regina Margherita, sul marciapiede di destra si individua l’attuale via Cagliari. alla quale succede una grande zona di verde delimitata oltre che da via Cagliari, da via Nomentana e dall’altra parte dall’attuale via Alessandria. Sempre nella foto si vede che questa zona verde è chiusa verso Porta Pia da una fila di edifici che affacciano sull’attuale via Reggio Emilia. La notizia certa è che su tutta quell’area fu edificato a partire dal 1922 (completato sembra nel 1925) dalla Cooperativa Ferrovieri Porta Pia l’enorme complesso edilizio al quale da quel tempo si accede dal grande cancello che porta il numero civico 133. di via Nomentana e dall’altro ingresso di via Alessandria 130. Il Comune riuscì a salvare la zona verde interna con i pini perchè al suo centro su un piccolo rialzo, ancora esistente, nel 1870 era stato posto il cannone che sparò per primo per aprire la Breccia di Porta Pia. Forse è interessante sapere che fino al 1922 in quell’area sorgeva l’Osteria del Pozzo di S. Patrizio così chiamata perchè all’interno di ques’area erano state trovate le tracce di un pozzo dell’antica Roma. Su internet si può trovare una foto dell’ingresso di questa osteria il cui muraglione di cinta sulla via Nomentana fu fatto retrocede quando fu deciso di allargare la strada.
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Ma siete sicuri che sia via Nomentana e anni ’40?
E che non la vedi Villa Torlonia? ?
Non riconosco nessun palazzo
Villa Torlonia…
Ora mi è chiaro vedo p. Della Regina
Il complesso in alto a sinistra è Villa Patrizi, attualmente sede delle FF SS e Ministero delle Infrastrutture. La via che ne discende a sinistra è Via del Policlinico – Via Morgagni. Quando si incrocia con Viale Regina Margherita, lo slargo sulla destra è Piazza Galeno.
La foto è specchiata: l’ho rigirata a si più leggere chiaramente Milano-Italia. E dall’architettura dei palazzi non credo che sia degli anni ’40, ma riferibile almeno ad un decennio dopo.
La foto non è specchiata: Porta Pia è in alto a sinistra. Solo la scritta è specchiata
Ancora non esisteva Corso Trieste!
A mio parere la foto è precedente agli anni 20. Non sono presenti infatti degli edifici costruiti negli anni 20 su viale Regina Margherita in corrispondenza di via Savoia lato opposto.
Confermo che la foto non è specchiata (a parte la scritta).
In effetti deve essere prima degli anni 40 perché manca corso trieste, sui cui lati all’altezza della foto dovrebbero vedersi palazzi i cui progetti risalgono alla fine degli anni 20
Senza spiegazione non ci sarei arrivato! Vedendo via Savoia e via Alessandria direi anni ’30. Se in alto riuscite a scorgere via Reggio Emilia 52, l’edificio attaccato alla ex birreria Peroni (ora Macro) è facile essere più precisi: quel palazzo è del 1935
Bella, bellissima foto!
suggestiva foto.
ho qualche dubbio che sia anni quaranta…secondo me e’ almeno anni 30 .. basta vedere su earth anno 43 ed e’ molto diversa…
Si certo non è sicuramente anni 40
Non essendoci il palazzo all’angolo tra via Dalmazia e viale Regina, datato 1925 (davanti alla fermata degli autobus), è sicuramente anteriore.
mi pare che nella casa dove abito a via delle Alpi (1906) ancora la torretta non sia stata sopraelevata (1914), ma non si vede benissimo. Di sicuro un anno compreso tra 1906 e 1925. Stupenda foto, comunque!!
Ulteriore riflessione fatta stamattina: la casa accanto alla chiesa di San Giuseppe a Via nomentana, che è datata 1916, è visibile (non si capisce bene se in costruzione o completata); inoltre, il villino dove abito, a vederlo bene, ha tre piani più torretta, e quindi è posteeriore al 1914. D’altra parte, non si può andare troppo indietro nel decennio 10-20, prima non c’erano gli aerei! Qundi, restringiamo il campo al periodo 1916-1925
L’edificio del Giulio Cesare/Settembrini, inaugurato nel 1936, non esiste, così come più o meno tutta Corso Trieste,manca anche il monumento a Baccelli in piazza Salerno (1931, ma manca in pratica anche la piazza, che sembra in costruzione). Quindi siamo non oltre gli anni 20, ma sembrerebbe che il quartiere Coppedé non ci sia ancora o ne manchi una ricca parte, questo potrebbe spingere la foto all’immediato primo dopoguerra, visto che il quartiere era essenzialmente completato nel 1925.
La cosa notevole è che si vede piuttosto bene il villino storico che c’era al posto dell’orrendo edificio che fu costruito – se non vado errato – intorno al 1966/67 per il Pontificio Istituto delle Missioni e che ospita oggi l’Ambasciata di Svezia, appena ristrutturato nei suoi interni. Inoltre si vede, anche se non benissimo, il Villino dello scultore Giovanni Nicolini (sull’angolo Via Fracastoro/Via Bartolomeo Eustachio scendendo dalla Piazza Galeno): Nicolini era anch’egli siciliano come Ettore Ximenes ed è il nonno di quel Renato Nicolini che divenne celebre, come assesore alla cultura, per il festival di Castelporziano e per Massenzio e l’Estate romana
guardando la foto.se si risale la via Nomentana verso il Piazzale di Porta Pia un po’ dopo l’incrocio con il viale Regina Margherita, sul marciapiede di destra si individua l’attuale via Cagliari. alla quale succede una grande zona di verde delimitata oltre che da via Cagliari, da via Nomentana e dall’altra parte dall’attuale via Alessandria. Sempre nella foto si vede che questa zona verde è chiusa verso Porta Pia da una fila di edifici che affacciano sull’attuale via Reggio Emilia. La notizia certa è che su tutta quell’area fu edificato a partire dal 1922 (completato sembra nel 1925) dalla Cooperativa Ferrovieri Porta Pia l’enorme complesso edilizio al quale da quel tempo si accede dal grande cancello che porta il numero civico 133. di via Nomentana e dall’altro ingresso di via Alessandria 130. Il Comune riuscì a salvare la zona verde interna con i pini perchè al suo centro su un piccolo rialzo, ancora esistente, nel 1870 era stato posto il cannone che sparò per primo per aprire la Breccia di Porta Pia. Forse è interessante sapere che fino al 1922 in quell’area sorgeva l’Osteria del Pozzo di S. Patrizio così chiamata perchè all’interno di ques’area erano state trovate le tracce di un pozzo dell’antica Roma. Su internet si può trovare una foto dell’ingresso di questa osteria il cui muraglione di cinta sulla via Nomentana fu fatto retrocede quando fu deciso di allargare la strada.