Piazza Venezia


Descrizione: Piazza Venezia con il Vittoriano in costruzione, sulla destra Palazzetto Venezia ancora nella sua posizione originaria, sulla sinistra, dove sorgerà il Palazzo delle Assicurazioni, Palazzo Torlonia-Bolognetti già quasi completamente demolito
Anno: 1903
Fotografo: (?)
Fonte: Biblioteca Nazionale Centrale di Roma

30 Risposte

  1. questo fa capire che le.opere di distruzionr del centro erano giá attuate prima del fascismo, quindi che mussolini non fece altro che seguire le direttive di chi comandava veramente

  2. Hanno distrutto secoli di storia…maledetti!!!

  3. Il cupo futuro che avanza in tutta la sua violenza e insolenza…sotto le mentite spoglie della (finta) unità e del soave bianco del botticino bresciano

  4. Mi piace il commento di Carlo Simotti in quanto non cita come alcuni fanno in modo ignorante il fascismo ma la presunzione piemontese di fare un monumento (per il quale era stato fatto e vinto un concorso) al Padre della Patria Vittorio Emanuele.
    tale monumento doveva rappresentare quella unità che ancora oggi fatichiamo a vedere e per la quale Roma fu scelta come capitale in luogo di Torino e Firenze.
    Fatto con un materiale sconosciuto a Roma e deriso dai romani fu, al momento della inaugurazione, un evento seguitissimo stando alle foto dove si vede gente sui tetti.
    Tale inaugurazione avvenne nel 1911 e mi dispiace per i presunti antifascisti della tastiera ma mussolini ancora faceva il Socialista!
    fatevene una ragione, era ancora un socialista che sarebbe divenuto di lì a poco direttore dell’avanti noto giornale del socialismo!

    • Massimiliano Martino ha detto:

      Sono d’accordo, in effetti Mussolini è colpevole di ben altro, e giustamente, anche se in notevole ritardo, ha concluso la sua infame esistenza come si meritava.

      • di grazia, cara Roma Sparita
        ogni tanto si risponde alle persone, se vogliono fare comizi per l’unità non credo sia questo il luogo più adatto
        quanto al “merito” nessuno elegge alcuno giudice e boia quindi alle volte tacere dimostra una intelligenza che in un social si vuol assolutamente dimostrare mancante.

      • non è un nostro commento,qui su fb appaiono in automatico anche i commenti postati sul sito,in questo caso dal signor Massimiliano Martino

  5. Camille Place Venice durant la construction de l’autel de la patrie

  6. Ma perché tutto si deve buttare una ormai stantia, dietrologica politica, anche quando vediamo belle e interessantissime foto ? E finiamola !

  7. Mettete i mezzi pubblici di oggi,il sovraffollamento delle auto di oggi…con i borghetti dell’epoca!!…Saranno pure caratteristici ma forse molti di voi Roma la vivono in cartolina e non sulla loro pelle…nel traffico ogni giorno!!..

  8. IMPRESSIONANTE. Davvero impressionante

  9. Fabio Moschini ha detto:

    Mussolini fu artefice degli sventramenti avvenuti in epoca post Vittoriano, quali la via del Mare (teatro Marcello), via dell’impero ed altre.

    • artefice (arte facere) è colui che è alla base del pensiero creativo e componitivo, nel caso di specie era solo il governante ma né l’ideatore né tantomeno il costruttore.
      Le idee erano già al comune da anni da quando si intrapresero gli sventramenti e le demolizioni della fine ottocento ed i più forti tentativi di riedificazione urbanistica erano di fonte francese già all’epoca dai tempi della repubblica romana.
      quindi dire che ne sia l’artefice non corrisponde ad una corretta spiegazione, ma solo ad un pensiero collettivo volto più a giudicare un uomo (neppure un periodo, un pensiero o un popolo) che a comprendere i gesti alla base di alcune scelte che meriterebbero risposte simili a quella che recita Sordi nel “Marchese del Grillo” ai presunti artisti in teatro!

  10. Peccato che della casa di Michelangelo c’è rimasta solo una targa affissa in un angolo sperduto.

  11. Molta gente parla (scrive) non guidata dalla voglia di verità e di confronto, ma come semplice sfogo alle proprie frustrazioni accumulate nel quotidiano.
    Prima di abbandonarsi alla vergazione gratuita di giudizi, sarebbe il caso di studiare il contesto storico e culturale nel quale certe cose sono accadute.
    Il rinnovamento urbano in chiave moderna era, nel 1800, una disciplina oramai conclamata che veniva messa in atto ovunque.
    Basti vedere cosa ha fatto il Barone Haussmann a Parigi a metà del ‘800:

    http://www.cittasostenibili.it/industriale/industriale_Scheda_1.htm

    Noi (per motivi di unità nazionale) siamo arrivati leggermente tardi, ma con la voglia di seguire lo stesso percorso di ammodernamento che le altre capitali e città europee avevano già cominciato ad intraprendere da tempo. :)

  12. bibib ha detto:

    A me pare una polemica sterile.
    Erano degli IDIOTI ed INCOMPETENTI i SAVOIA ed era un IDIOTA ed INCOMPETENTE MUSSOLINI,
    Entrambi privi di gusto, del senso e del significato della storia e delle conoscenze urbanistiche, per non parlare di un po’ di umiltà…
    ma si sa gli IGNORANTI non sono umili,
    . più PAR CONDICO di così …

    • come sopra premettendo
      mi domando a quale pro si continui a costruire la propria cultura sul sentito dire quando in questa sede attraverso foto ed immagini si cerca appunto di ripristinare una origine certa non fondata su pregiudizi e informazioni parziali.
      Ma del resto sentendo dei compatrioti che confondono il vittoriano col colosseo capisco che l’incompetenza è un peccato che si vede negli altri e mai in sé stessi!
      Mi piace inoltre osservare che la sterilità di un pensiero è direttamente proporzionata alla conoscenza.

    • Periodo storico in cui il nuovo ha vinto sulla storia…ho visto negli anni 60 negozi Liberty a Roma trasformati in Scarperia.. purtroppo in Italia non si è pensato alla deprivazione storica come Parigi in cui ancora sopravvivono negozi dei primi del ‘900 ed anche più antichi…qui è la politica che ha sbagliato…come sempre…

    • esatto, a me può non piacere il barocco ma ad esempio non distruggo piazza navona per ridare al popolo il circo con le bighe demolendo le fontane e le chiese nonché spostando quegli orridi tavolini di bar.
      Per salvare il viridarium di Paolo II hanno dovuto fare una levata di scudi, come mai non è stato altrettanto per i chiostri dell’aracoeli o per la passeggiata del Campidoglio?
      si sarebbero potuti ammirare se in un contesto diverso dove per arrivarci occorreva scansare i panni stesi dalle finestre?
      chi ha visto cosa stava sopra i mercati traianei avrebbe riconosciuto senza fatica in quelle foto la dimensione di un cortilaccio condominiale.
      il nuovo potrebbe essere una nuvola o una palla al colosseo dove appunto arte e pensiero artistico, solitamente divisi da un frammento di virgola, sono talmente confusi che il secondo prevale sulla prima offrendo spettacoli di gusto non sempre bene accetto dai più.
      Le bottiglie sulle recinzioni del teatro di Marcello cozzano con la struttura evocativa della struttura ma per taluni anche quella è arte.

  13. Ricordiamo di mantenersi nei toni civili
    ricordiamo anche che quando qui su fb compaiono commenti da parte nostra,ma con la dicitura “Tizio/Caio/Sempronio commentato su Roma Sparita | Foto storiche” sono commenti che fb posta in automatico dal sito,sigifica che “Tizio/Caio/Sempronio” hanno posto quel tal commento sotto alla tal foto dal sito,e non qui su fb.Il sito duplica poi automaticamente il commento anche qui,che inizialmente,a uno sguardo distratto,può apparire “nostro”,quando non lo è:leggete con attenzione perchè il nome (o il nickname) della persona è sempre presente.
    Qui per esempio no,perchè sono io direttamente che sto scrivendo
    Lucia.

  14. Giovanni ha detto:

    Salve, stavo cercando di capire da quale palzzo Giovanni Paolo Pannini avesse dipinto nel 1730 “Roma sotto la neve” nel quale si vede l’ospedale dei fornai affiancato a Santa Maria di Loreto con dietro la colonna Traianea e il colosseo in lontananza. Pensavo a palazzo Bonaparte o a palazzo venezia. Non c’erano altri palazzi nella piazza nel settecento? Grazie.

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