Via della Consolazione

Descrizione: Via della Consolazione. cortile e abitanti di un fabbricato prima delle demolizioni
Anno: 1931
Fotografo: Non identificato
Fonte: Museo di Roma
Aggiunta da Loredana Diana
Etichette: Via della consolazione
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Certo la povertà era tanta come lo è stata la distruzione di tutto ciò
Beh, in questo caso…benedette le demolizioni!
A volte si dimentica che il centro di Roma come quello di altre città non erano come quelli di oggi. Mancanza di acqua corrente, servizi igienici in comune ambienti malsani e poco riscaldati. E la casa anche se in periferia veniva vissuta come un salto di benessere atteso e molto gradito. Certo se fossero rimaste oggi sarebbero come Campo di Fiori o Trastevere ma allora …la foto la racconta giusta.
Fino a poi mica tanto tempo fa’ ! Riflettendoci !
Se fossero rimaste e sistemate come in altri borghi oggi x averla una casa li dovevi essere miliardario
Sì, miliardario de purci! ( di pulci)
Che scempio!
una schifezza
una schifezza
Demolire … Demolire … una vecchia abitudine.
BEBEDETTE DEMOLIZIONI CHE HANNO RESTITUITO AI ROMANI LA ROMA SEPOLTA SOTTO LA ?
Giusto. Le demolizioni le aveva cominciate Papa Giulio II. all’ inizio del ‘ 500, secondo un grande programma ” Renovatio Urbe ” che vide la realizzazione una di una delle prime strade rettilinee e larghe ( per quel tempo ) di Roma : via Giulia.
il bello è che lo dico da una vita che dal tempo dei pontefici vs famiglie aristocratiche che a Roma si discute su cosa demolire e cosa no ? e ancora si sentono piiagnolade su quanto era bella la situazione a fine ottocento inizio novecento fino all’arrivo di Benito causa di ogni male
Il che non significa beatificare uno o l’altro ma solo cercare di leggere fra ieri e domani quanto possa essere conservabile con dignità.
questo significa anche non insozzare noi per primi le statue al centro ad esempio?
Come disapprovare le demolizioni di certo schifo?
Sagge demolizioni.
Iniziano le prime grandi migrazioni dal mezzogiorno.
Ho 73 anni, sono nato e vivo in Piazza della Consolazione. Devo ammettere che una ripulita andava fatta, specie per valorizzare le bellezze che si vedono oggi, ma penso che ci siano andati con la mano pesante. Vero è che questi quartieri a loro tempo ultrapopolari erano dei veri serbatoi di antifascismo e pertanto era necessario disperdere quelle masse in zone periferiche, borgate distanti dal centro e daglio occhi del mondo