Meta Sudans


Descrizione: Meta Sudans in un raro primo piano, sullo sfondo il Colosseo
Anno: 1910 ca
Fotografo: Roger Pearse
Fonte: Bibliotheca Hagiographica Graeca
Aggiunta da Loredana Diana

34 Responses

  1. su Facebook ha detto:

    Che cos e

  2. su Facebook ha detto:

    I gladiatori ci si lavavano dopo i combattimenti

  3. su Facebook ha detto:

    Intralciava..??…

  4. su Facebook ha detto:

    Mi sono sempre chiesto perché non potesse essere semplicemente spostata (ma vabbè in confronto agli altri crimini urbanistici del ventennio è quasi un dettaglio trascurabile). Qualcuno sa che fine fecero i resti? Discarica?

    • su Facebook ha detto:

      Mi sa che l ha tolto Mussolini… chissà dove sono i resti.. ?

    • su Facebook ha detto:

      Decisamente una scelta poco condivisibile, ma quanto a crimini urbanistici ci sarebbe molto da obiettare.
      In Italia, Albania e Africa.
      Asmara, dove tutto è rimasto com’ era perchè null’altro è stato fatto, è stata dichiarata patrimonio dell’ umanità.

    • su Facebook ha detto:

      Mi sa che di urbanistica ne capisci molto poco

    • su Facebook ha detto:

      Alessandro Calvo Proviamo a confrontare borgate popolari come Testaccio o Garbatella, con orrori tipo il serpentone di Corviale, che in senso architettonico e urbanistico è un vero crimine per l’ umanità.!

    • su Facebook ha detto:

      Pierluigi Rizzo ieri ad Agrigento ho visto l’edificio della posta: di una bellezza abbacinante

    • su Facebook ha detto:

      Nemmeno il più feroce degli antifascisti, se obiettivo, ha mai messo in discussione il fascismo urbanistico.
      Poi certo, la distruzione della Meta Sudans, per quanto solo un mammozzone di mattoni, nemmeno io la gradisco, l’ avrei lasciata comunque.
      Che poi in questa stessa foto, sullo sfondo, come “crimine urbanistico” c’è stata la costruzione della prima metropolitana.

    • su Facebook ha detto:

      Foro italico, Forlanini, EUR, Univeristà; altri crimini urbanistici?

    • su Facebook ha detto:

      Sono d’accordo nel non fare di tutta l’erba un fascio (ah-ah!), e la storia del rapporto fascismo-urbanistica è senz’altro complessa. Insieme ad interventi con una logica e di notevole valore architettonico come quelli che hai citato, in parallelo ci sono stati gli sventramenti insensati del “piccone risanatore” per riportare alla luce certi sostrati d’epoca funzionali anche all’ideologia dell’impero “a fascibus renovatis”: penso allo scorticamento dell’Arce capitolina, con l’apertura della Via del Mare e la scomparsa di un pregevolissimo quartiere medievale, se non alla stessa piazza Augusto Imperatore. Si può anche discutere parecchio, a mio avviso, anche sulla distruzione della Spina di Borgo.

  5. su Facebook ha detto:

    Ma non si potrebbe rifarla, per far capire come era impostata la zona del Colosseo??

  6. su Facebook ha detto:

    che idiozia toglierla e distruggerla degna di un idiota criminale

  7. su Facebook ha detto:

    L’ ha fatta ‘ togliere’ Mussolini, perchè doveva passarci in macchina con Hitler quando venne in visita a Roma…

  8. su Facebook ha detto:

    Non sono un nostalgico ma a veder sopra la foto del 1858 non mi pare che rimuoverla sia stato un danno gravissimo.
    Già all’epoca era ridotta ad un moncone.

  9. su Facebook ha detto:

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