Monte Ciocci


Descrizione: Monte Ciocci. Rimodellamento della collina e lavori per la costruzione del nuovo ponte ferroviario e della stazione di Valle Aurelia, sulla linea Roma – Viterbo. Prima dei lavori Monte Ciocci era caratterizzato, su questo versante, da una grande e suggestiva parete alta circa trenta metri. Foto scattata da via Anastasio II.
Anno: 20 settembre 1989
Fotografo: Stefano Farina
Fonte: Archivio personale
Aggiunta da Stefano Farina

6 Risposte

  1. su Facebook ha detto:

    Proprio lì sopra, sulla spianata dove si trova la gru, una quindicina di anni prima furono installate le quinte ed alcune baracche in cui fu girato “Brutti, sporchi e cattivi”.
    E c’era un bunker della seconda guerra mondiale con ingresso dall’alto ed una scalinata coperta che arrivava alla casamatta per la mitragliatrice posizionata circa al livello della ferrovia..

  2. Massimo ha detto:

    Lavori che stravolsero la zona in peggio, una linea ferroviaria sproporzionata, una metro costruita peggio, senza stile e per finire con lo scempio dell’odierno centro commerciale , che ha spazzato via il poco di verde rimasto.

    • su Facebook ha detto:

      Ancor prima i parcheggi sotterranei dalla parte del Viale degli Ammiragli, che cancellarono i campi da bocce.
      Uno spazio che attirava anziani e nipoti, creando un vero polo di aggregazione intergenerazionale.

  3. Gabriele ha detto:

    sarà ,per chi ha abitato da sempre li’, senza dubbio un ricordo poco piacevole tutto questo ,e posso capirlo senza dubbio, ma per me che non ho avuto la fortuna di avere ,ai tempi, un età sufficiente per esplorare Roma in treno ed autobus in quegli anni (avevo a malapena 4 anni nel 1990) e che vive costantemente con il rimorso e il rimpianto (e non scherzo) del non aver potuto vedere di persona la linea roma-capranica-viterbo come fosse strutturata in quelle zone in quegli anni e per giunta non aver avuto nemmeno la possibilità di poterci fare un giro quando era ancora a trazione diesel, queste fotografie sono una vera e propria “grazia divina” , un regalo inaspettato e straordinario che adesso mi permette finalmente di vedere almeno in maniera sommaria e tutto sommato accettabile dei panorami e delle strutture urbane e ferroviarie che per tanti decenni ho potuto solo sognare e ricostruire soltanto a “memoria” dalle cose che studiavo (e che sto studiando) su questa ferrovia e dall’aver cominciato a frequentare questi posti in anni sfortunatamente già troppo recenti . ringraziare gli autori di queste foto non sarà mai abbastanza per me

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