Edoardo Boccoli è il ponte di corso francia vicino allo stadio. vista da collina fleming in direzione flaminio. si vede: a DXmonte mario ed in fondo “er cuppolone”
Emanuele Forlani e a destra, mezzo ponte Milvio…
ROMA SPARITA il ponte di corso francia collega il II col XX municipio, ma per omogeneità lo abbiamo sempre messo nel XX…il nome “ponte della libertà” che si vede in didascalia, penso sia il nome originario…degli anni ’50… lucia
Saverio Sabbe Pugliese quindi quello piccolino sulla dx di ponte dovrebbe esse pte milvio ;)
Simona Sperati vivevo a via massimi, vedevo le partite…dal mio terrazzo, che tempi!
Domenico Bonfiglio Progettato nel 1932 dall’architetto Armando Brasini, fu iniziato nel 1939. I lavori interrotti per la seconda guerra mondiale furono ripresi nel 1947 e conclusi nel 1951. Realizzato in calcestruzzo rivestito di travertino, è ornato da torri marmoree che sorreggono lampioni e da cippi con le distanze delle località raggiunte dalla via Cassia e dalla via Flaminia. Sostituisce l’antico ponte Milvio e fa parte dell’asse viario di corso Francia. Ha una lunghezza di 292 m.
Rossana Tirincanti …propio così …bravissimi !!
Enrico de Iulis narra la leggenda che nel progetto originale su ogni cippo ci fosse una statua
Alberta Ghiglierio io abito su quella collina che si vede in lontananza….grazie di ricordarci come eravamop!
Egidio de Pace mi hanno detto che il ponte nel progetto originario doveva essere a due piani, poi ridotto per questioni di peso. Risulta a qualcuno?
Peter Rite Da quel che ho letto io (fonte Giuliano Malizia”i ponti di Roma”) l’opera doveva “eternare i fasti fascisti sotto la denominazione di “ponte XXVIII Ottobre”, e il duce approvò”…(28 ottobre è il giorno della marcia su roma). @ Domenico:nel ’57 (e non nel 47. Domenico!) i lavori post bellici furon ripresi e terminati nel ’61:dopo ben 4 ANNI e nel ’62 cedette la pila tra i 2 archi minori di dx, e fu costruito il ponte BAYLEY (poi distrutto) per veicolare per ben DUE ANNI il traffico sulla direttrice DA/PER Cassia e Flaminia.
Massimiliano Grossi lungo tutto il ponte ci sono basi marmoree tonde dovevano essere le basi per delle statue modello stadio dei marmi , fecero in tempo a a mettere solo qualche aquila…
Francesco Romano …e lupa. Il bello è che questo ponte pochi anni dopo l’inaugurazione è sprofondato sotto il suo peso (all’epoca di traffico ce ne era poco), e hanno dovuto fare enormi gettate di cemento per rinforzare i pilastri, mentre ponte Milvio sta là da oltre 2000 anni e si regge sulle sue gambe.
Maria Grazia Cardarelli già il ponte della Libertà……ci ricorda nulla?
Roberto Laureti grazie a tutti c’avevo pensato a corso francia ma non ho osato.
Alberto Di Giacomo ponte nuovo chiamato da noi del posto
Giuseppe Carosi il ponte bayley che univale due sponde da via di tor di quinto (esattamente all’ingresso del circolo sortivo e della pista ciclabile) al lungotevere lato campo sportivo della ex Olimpica. In quel punto si nota ancora il muro che chiude quello che era l’accesso al ponte
Dario Calampa Fabbri Il ponte Bailey è durato ben oltre i 2 anni… Mi sembra che è stato eliminato nel ’69 o nel ’70.
Fabio Mariano Inlavori, la cui realizzazione fu affidata alla società Tecnobeton, cominciarono nel 1938, ovvero alla vigilia del secondo conflitto mondiale; per questo motivo vennero sospesi nel 1943, periodo nel quale alcune strutture già realizzate
furono danneggiate dai bombardamenti, per riprendere solo nel 1947 e finire nel 1951. Con la nuova Repubblica Italiana il ponte avrebbe dovuto mutare il nome in Ponte della Libertà, tuttavia si preferì collegarlo alla toponomastica stradale dell’importante arteria che avrebbe servito, quindi: Ponte Flaminio. Qualche anno dopo un problema strutturale al quinto pilone, che causò un cedimento del piano stradale, costrinse ad un nuovo intervento da parte degli ingegneri Arrigo Carè e Giorgio Giannelli ed alla realizzazione nella sua prossimità del ponte Bailey. Il ponte fu riaperto nel 1964 quando però la realizzazione del grande Raccordo Anulare e dell’aeroporto di Fiumicino avevano ridotto sensibilmente la sua funzione di ingresso principale nella Città Eterna.
Fabio Mariano L’ing. Giannelli è stato mio prof. di Scienza delle Costruzioni alla facoltà di Architettura di Valle Giulia.
Patrizia Tiraboschi Io da piccola lo chiavamo semplicemente “il ponte delle aquile”!
Fabrizio Manasse E’ sicuro che su ogni basamento ci dovesse essere una statua che non fu messa a causa del peso eccessivo e in un secondo tempo fu necessario rinforzare i basamenti del ponte. Avvenne lo stesso del Palazzaccio (Palazzo di Giustizia)
Damiano Mastroiaco Certo, e avvenne lo stesso a Piazza Vittorio, dove er “palazzo tajato” è rimasto così per 35 anni.
Il tuo contributo ci permetterà di investire nello sviluppo di questa iniziativa ed in questo modo il nostro progetto potrà essere migliore anche grazie a te.
Edoardo Boccoli
è il ponte di corso francia vicino allo stadio. vista da collina fleming in direzione flaminio. si vede: a DXmonte mario ed in fondo “er cuppolone”
Emanuele Forlani
e a destra, mezzo ponte Milvio…
ROMA SPARITA
il ponte di corso francia collega il II col XX municipio, ma per omogeneità lo abbiamo sempre messo nel XX…il nome “ponte della libertà” che si vede in didascalia, penso sia il nome originario…degli anni ’50…
lucia
Saverio Sabbe Pugliese
quindi quello piccolino sulla dx di ponte dovrebbe esse pte milvio ;)
Simona Sperati
vivevo a via massimi, vedevo le partite…dal mio terrazzo, che tempi!
Domenico Bonfiglio
Progettato nel 1932 dall’architetto Armando Brasini, fu iniziato nel 1939. I lavori interrotti per la seconda guerra mondiale furono ripresi nel 1947 e conclusi nel 1951. Realizzato in calcestruzzo rivestito di travertino, è ornato da torri marmoree che sorreggono lampioni e da cippi con le distanze delle località raggiunte dalla via Cassia e dalla via Flaminia. Sostituisce l’antico ponte Milvio e fa parte dell’asse viario di corso Francia. Ha una lunghezza di 292 m.
Rossana Tirincanti
…propio così …bravissimi !!
Enrico de Iulis
narra la leggenda che nel progetto originale su ogni cippo ci fosse una statua
Alberta Ghiglierio
io abito su quella collina che si vede in lontananza….grazie di ricordarci come eravamop!
Egidio de Pace
mi hanno detto che il ponte nel progetto originario doveva essere a due piani, poi ridotto per questioni di peso. Risulta a qualcuno?
Peter Rite
Da quel che ho letto io (fonte Giuliano Malizia”i ponti di Roma”) l’opera doveva “eternare i fasti fascisti sotto la denominazione di “ponte XXVIII Ottobre”, e il duce approvò”…(28 ottobre è il giorno della marcia su roma). @ Domenico:nel ’57 (e non nel 47. Domenico!) i lavori post bellici furon ripresi e terminati nel ’61:dopo ben 4 ANNI e nel ’62 cedette la pila tra i 2 archi minori di dx, e fu costruito il ponte BAYLEY (poi distrutto) per veicolare per ben DUE ANNI il traffico sulla direttrice DA/PER Cassia e Flaminia.
Massimiliano Grossi
lungo tutto il ponte ci sono basi marmoree tonde dovevano essere le basi per delle statue modello stadio dei marmi , fecero in tempo a a mettere solo qualche aquila…
Francesco Romano
…e lupa. Il bello è che questo ponte pochi anni dopo l’inaugurazione è sprofondato sotto il suo peso (all’epoca di traffico ce ne era poco), e hanno dovuto fare enormi gettate di cemento per rinforzare i pilastri, mentre ponte Milvio sta là da oltre 2000 anni e si regge sulle sue gambe.
Maria Grazia Cardarelli
già il ponte della Libertà……ci ricorda nulla?
Roberto Laureti
grazie a tutti c’avevo pensato a corso francia ma non ho osato.
Alberto Di Giacomo
ponte nuovo chiamato da noi del posto
Giuseppe Carosi
il ponte bayley che univale due sponde da via di tor di quinto (esattamente all’ingresso del circolo sortivo e della pista ciclabile) al lungotevere lato campo sportivo della ex Olimpica. In quel punto si nota ancora il muro che chiude quello che era l’accesso al ponte
Dario Calampa Fabbri
Il ponte Bailey è durato ben oltre i 2 anni… Mi sembra che è stato eliminato nel ’69 o nel ’70.
Fabio Mariano
Inlavori, la cui realizzazione fu affidata alla società Tecnobeton, cominciarono nel 1938, ovvero alla vigilia del secondo conflitto mondiale; per questo motivo vennero sospesi nel 1943, periodo nel quale alcune strutture già realizzate
furono danneggiate dai bombardamenti, per riprendere solo nel 1947 e finire nel 1951.
Con la nuova Repubblica Italiana il ponte avrebbe dovuto mutare il nome in Ponte della Libertà, tuttavia si preferì collegarlo alla toponomastica stradale dell’importante arteria che avrebbe servito, quindi: Ponte Flaminio.
Qualche anno dopo un problema strutturale al quinto pilone, che causò un cedimento del piano stradale, costrinse ad un nuovo intervento da parte degli ingegneri Arrigo Carè e Giorgio Giannelli ed alla realizzazione nella sua prossimità del ponte Bailey. Il ponte fu riaperto nel 1964 quando però la realizzazione del grande Raccordo Anulare e dell’aeroporto di Fiumicino avevano ridotto sensibilmente la sua funzione di ingresso principale nella Città Eterna.
Fabio Mariano
L’ing. Giannelli è stato mio prof. di Scienza delle Costruzioni alla facoltà di Architettura di Valle Giulia.
Patrizia Tiraboschi
Io da piccola lo chiavamo semplicemente “il ponte delle aquile”!
Fabrizio Manasse
E’ sicuro che su ogni basamento ci dovesse essere una statua che non fu messa a causa del peso eccessivo e in un secondo tempo fu necessario rinforzare i basamenti del ponte. Avvenne lo stesso del Palazzaccio (Palazzo di Giustizia)
Damiano Mastroiaco
Certo, e avvenne lo stesso a Piazza Vittorio, dove er “palazzo tajato” è rimasto così per 35 anni.