Descrizione: Messa in opera dei Dioscuri, le colossali statue che adornano gli angoli del Palazzo della Civiltà del Lavoro Anno: 1942 Fotografo: (?) Fonte: EUR S.p.A Aggiunta da Roma Sparita
Mauro De Angelis A quei tempi….sicurezza…sembra passato un millennio…!
Paolo Savini PER LA PATRIA… SI POTEVA ANCHE RIMANERE..SCHIACCIATI……POI C ERA LA MEDAGLIA ..ALLA GLORIA
Emanuele Gullo monumentalismo esasperato…
Maria Rita Raciti a quei tempi…sapevano fare il loro mestiere oggi no
Brunello Biasini Ma che dite? Ma se la sicurezza non viene rispettata neanche oggi? E che cavolo, quando ce vo, ce vo!
Federico Agostini senza sicurezza in quegli anni costruivano monumenti oggi dopo dieci anni cadono i palazzi
Jessica Moro Condivido in pieno,il pensiero di Federico!
Luigi Di Censi per gli operai di allora non serviva sicurezza ,sapevano il fatto suo.la sicurezza ci vuole con tutti sti stranieri che lavorano per due soldi,sono sempre inbriaghi,e levano a noi il lavoro
Cristiano Coni beh insomma la sicurezza è una grande conquista sia per gli stranieri che per gli italiani… ancora si muore sul lavoro perché le norme non vengono rispettate, non perché non ci siano
Roberto Leonforte Quando si faceva sega a scuola si faceva merenda sotto questo cavallo….era un punto di ritrovo dei Geometri.
José Martìn invece noi del classico c’annavamo a fa le canne… hahahah
Simone Colalucci La sicurezza è solo sulla carta, e gli stranieri non c’entrano dato che è un obbligo del datore di lavoro. Io sto in un cantiere con una ventina di operai e non ci sono i bagni. Cmq. questi della foto il loro lavoro non lo sanno fare: il cavo d’acciaio è a contatto diretto del marmo senza un minimo di imbottitura. Pezzenti eravamo e pezzenti siamo rimasti
Simone Colalucci Cmq. la foto è molto bella
Dors Venabili davvero una foto incantevole…bellissima per qualità, c’ è l’ arte, il lavoro dell’ uomo e la storia della città…io me la frego….
Luigi Di Censi comunque stì operai stranieri, ci stanno solo rovinando ,lavorando in nero e i soldi che guadagnano li mandano al loro paese senza spendere un euro qui da noi
Matteo Sultano hao e datte pace……quanno annavamo noi a lavorà all’ estero ???trovami un manovale o na badante italiani….mosche bianche….altro che rubba il lavoro….qua nun vo lavorà più nessuno…….umilmente.
Guido Piano ahh… i pomeriggi d’estate ad abbronzarsi sotto al cavallo
Zio Paperino …comunque i cavalli li hanno assemblati in epoca notevolmente successiva al Pelato….c’è EUR spa, forse metà anni ’50….Nel 1953 mio padre faceva il militare alla Cecchignola, dice che i cavalli non c’erano, usavano l’eur e la marana dove adesso c’è il laghetto per fare esercitazioni di imboscata e recupero con carro soccorso agli M47. In effetti, in linea d’aria è poca distanza, senza costruzioni e in mezzo alla campagna non era più di una passeggiata (300 litri andata e ritorno a mezzo…:))
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Filippo Vaccara
ma la sicurezza ,infortunistica
Massimo de Angelis bella!!!!!
Mauro De Angelis A quei tempi….sicurezza…sembra passato un millennio…!
Paolo Savini
PER LA PATRIA… SI POTEVA ANCHE RIMANERE..SCHIACCIATI……POI C ERA LA MEDAGLIA ..ALLA GLORIA
Emanuele Gullo
monumentalismo esasperato…
Maria Rita Raciti
a quei tempi…sapevano fare il loro mestiere oggi no
Brunello Biasini
Ma che dite? Ma se la sicurezza non viene rispettata neanche oggi? E che cavolo, quando ce vo, ce vo!
Federico Agostini
senza sicurezza in quegli anni costruivano monumenti oggi dopo dieci anni cadono i palazzi
Jessica Moro Condivido in pieno,il pensiero di Federico!
Luigi Di Censi
per gli operai di allora non serviva sicurezza ,sapevano il fatto suo.la sicurezza ci vuole con tutti sti stranieri che lavorano per due soldi,sono sempre inbriaghi,e levano a noi il lavoro
Cristiano Coni
beh insomma la sicurezza è una grande conquista sia per gli stranieri che per gli italiani… ancora si muore sul lavoro perché le norme non vengono rispettate, non perché non ci siano
Roberto Leonforte Quando si faceva sega a scuola si faceva merenda sotto questo cavallo….era un punto di ritrovo dei Geometri.
José Martìn
invece noi del classico c’annavamo a fa le canne… hahahah
Simone Colalucci
La sicurezza è solo sulla carta, e gli stranieri non c’entrano dato che è un obbligo del datore di lavoro. Io sto in un cantiere con una ventina di operai e non ci sono i bagni. Cmq. questi della foto il loro lavoro non lo sanno fare: il cavo d’acciaio è a contatto diretto del marmo senza un minimo di imbottitura. Pezzenti eravamo e pezzenti siamo rimasti
Simone Colalucci
Cmq. la foto è molto bella
Dors Venabili
davvero una foto incantevole…bellissima per qualità, c’ è l’ arte, il lavoro dell’ uomo e la storia della città…io me la frego….
Luigi Di Censi
comunque stì operai stranieri, ci stanno solo rovinando ,lavorando in nero e i soldi che guadagnano li mandano al loro paese senza spendere un euro qui da noi
Matteo Sultano
hao e datte pace……quanno annavamo noi a lavorà all’ estero ???trovami un manovale o na badante italiani….mosche bianche….altro che rubba il lavoro….qua nun vo lavorà più nessuno…….umilmente.
Guido Piano
ahh… i pomeriggi d’estate ad abbronzarsi sotto al cavallo
Zio Paperino
…comunque i cavalli li hanno assemblati in epoca notevolmente successiva al Pelato….c’è EUR spa, forse metà anni ’50….Nel 1953 mio padre faceva il militare alla Cecchignola, dice che i cavalli non c’erano, usavano l’eur e la marana dove adesso c’è il laghetto per fare esercitazioni di imboscata e recupero con carro soccorso agli M47. In effetti, in linea d’aria è poca distanza, senza costruzioni e in mezzo alla campagna non era più di una passeggiata (300 litri andata e ritorno a mezzo…:))