Descrizione: Bottega di un Materassaio in Piazza di Sant’Apollonia 11, in Trastevere Anno: 1927 ca fotografo: (?) Fonte: Album personale Aggiunta da Claudia Consorti
Ricordo bene che in questo negozio ci andai nel 1960 a prendere una certa quantità di lana garantita, pulita e cardata, a nome di un amico delle Poste. Mi pare si chiamasse Fernando ed era in zona di Vicolo del Cinque. Chissà oggi da quale attività commerciale sarà occupata.Tra vecchie foto ho ritrovato quella dell’amico delle poste il cognome è il medesimo del negozio. Lo chiamavamo ” a’ pelato!” per quanto era lucido in testa.C’era un altro Fernando. abitava in Via della Scala.
Loredana Diana: Era il dono di nozze delle mamme alle figlie, mia madre ha ancora il suo da 52 anni, se gli parli di quelli ortopedici ti dice :che scherzi…questa e’ lana buona, quanto sacrificio fece mamma per farlo fare…Lo fa lavare gli cambia la fodera e ci ha fatto tutta la vita….
Irene Virgili: Quanti ricordi della mia infanzia affollano la mia mente guardando questa foto…mia madre e il materasso di lana !!!era il bene più prezioso della casa…ed il mio materasso di lana circa 15 anni fa, ho dovuto buttarlo di nascosto a mia madre….per non sentirla…
In questa foto mi sembra di riconoscere mio nonno. Avrei piacere di entrare in contatto con Claudia Consorti che l’ha inserita, per sapere se ne ha altre. Il messaggio di Costantino di due anni orsono, fa riferimento a Fernando cugino di mio padre Adolfo. Tutti e due impiegati alle poste. Credo però, che mio padre sia stato l’ultimo di questa dinastia di artigiani materassi. Ha lavorato fino al 1987, per molto tempo dopo che chiuse la bottega dei materassi (1973-74). Al posto della bottega della foto ora c’è un noto ristorante
ciao Alessandro. Qualche anno fa una ragazza venne con molte foto di quella bottega. Era accompagnata da un anziano parente che ne era stato il proprietario. stava facendo una ricerca su tutte le attività della piazza, tra cui il Teatro Belli, proprio accanto alla bottega. Aveva trovato tantissimo materiale, ma poi ne ho perso le tracce. Però mi ha lasciato alcune fotocopie delle foto della bottega, tra cui questa che è stata pubblicata. La sto cercando anch’io. Io sono sempre al Teatro Belli.
Ciao Carlo. Se riesco a passare, mi piacerebbe farmi una copia di quel che hai. Nel frattempo ti ringrazio, non speravo in una risposta. La bottega appartiene a un mio passato remoto. Ma appartiene a mille e mille racconti di mio padre e di mio nonno. Mio nonno era classe 1901. Era amico fraterno del figlio del Tinea, ultimo Piu’ de trastevere. Se riesco a passare, magari dal 20, durante la festa de NoantriAlessandro
Siiii sono io scusate l’assenza. Ho dato la mia tesi di laurea sul teatro Belli. Scrivetemi sull’email. Vorrei potervi far leggere la tesi. Signor Lerici vorrei poterLa rincontrare e parlare con Lei
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Ricordo bene che in questo negozio ci andai nel 1960 a prendere una certa quantità di lana garantita, pulita e cardata, a nome di un amico delle Poste. Mi pare si chiamasse Fernando ed era in zona di Vicolo del Cinque. Chissà oggi da quale attività commerciale sarà occupata.Tra vecchie foto ho ritrovato quella dell’amico delle poste il cognome è il medesimo del negozio. Lo chiamavamo ” a’ pelato!” per quanto era lucido in testa.C’era un altro Fernando. abitava in Via della Scala.
Il famoso Fernando pelato era il fratello di mio nonno. ;)
Loredana Diana: Era il dono di nozze delle mamme alle figlie, mia madre ha ancora il suo da 52 anni, se gli parli di quelli ortopedici ti dice :che scherzi…questa e’ lana buona, quanto sacrificio fece mamma per farlo fare…Lo fa lavare gli cambia la fodera e ci ha fatto tutta la vita….
Irene Virgili: Quanti ricordi della mia infanzia affollano la mia mente guardando questa foto…mia madre e il materasso di lana !!!era il bene più prezioso della casa…ed il mio materasso di lana circa 15 anni fa, ho dovuto buttarlo di nascosto a mia madre….per non sentirla…
In questa foto mi sembra di riconoscere mio nonno. Avrei piacere di entrare in contatto con Claudia Consorti che l’ha inserita, per sapere se ne ha altre. Il messaggio di Costantino di due anni orsono, fa riferimento a Fernando cugino di mio padre Adolfo. Tutti e due impiegati alle poste. Credo però, che mio padre sia stato l’ultimo di questa dinastia di artigiani materassi. Ha lavorato fino al 1987, per molto tempo dopo che chiuse la bottega dei materassi (1973-74). Al posto della bottega della foto ora c’è un noto ristorante
ciao Alessandro. Qualche anno fa una ragazza venne con molte foto di quella bottega. Era accompagnata da un anziano parente che ne era stato il proprietario. stava facendo una ricerca su tutte le attività della piazza, tra cui il Teatro Belli, proprio accanto alla bottega. Aveva trovato tantissimo materiale, ma poi ne ho perso le tracce. Però mi ha lasciato alcune fotocopie delle foto della bottega, tra cui questa che è stata pubblicata. La sto cercando anch’io. Io sono sempre al Teatro Belli.
Ciao Carlo. Se riesco a passare, mi piacerebbe farmi una copia di quel che hai. Nel frattempo ti ringrazio, non speravo in una risposta. La bottega appartiene a un mio passato remoto. Ma appartiene a mille e mille racconti di mio padre e di mio nonno. Mio nonno era classe 1901. Era amico fraterno del figlio del Tinea, ultimo Piu’ de trastevere. Se riesco a passare, magari dal 20, durante la festa de NoantriAlessandro
Siiii sono io scusate l’assenza. Ho dato la mia tesi di laurea sul teatro Belli. Scrivetemi sull’email. Vorrei potervi far leggere la tesi. Signor Lerici vorrei poterLa rincontrare e parlare con Lei
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