Stazione Termini ” Laziali”


Descrizione: Stazione Termini ” Laziali”
Anno: novembre 1979
Fotografo: (?)
Fonte: Locomotive Elettriche e424 di Roberto Rolle Edizioni Elledi1984
Aggiunta da Carlo Galeazzi

4 Risposte

  1. alebri78 ha detto:

    se si facesse la stessa foto oggi, ci sarebbero gli stessi treni.. il che è tutto dire..

    • Stefano Tassone ha detto:

      Questo non è del tutto esatto. Innanzitutto, le locomotive E424 (come quella della foto) non ci sono più, se non alcune unità utilizzate soltanto per treni rievocativi. Gli altri due convogli nella foto sono le elettromotrici tipo ALe 801,940, adibite a servizi vicinali, tuttora utilizzate ma, prossimamente, verranno dismesse, che erano nuove nell’anno della foto in oggetto. Si deve anche tenere presente un fatto: il materiale ferroviario, specialmente quello a trazione elettrica, è longevo (come anche i tram), dura almeno 40 anni, non è come gli autobus, i camion o le automobili, che dopo circa 15 anni sono da buttare.

      • Alessio Brinati ha detto:

        guarda, non sono un esperto in locomotive.. ma i treni a destra e sinistra della foto sono tutt’ora usati nei collegamenti roma-ciampino-velletri/frascati.. e sono + le volte che si rompono che quelle che vanno.. parliamo di treni degli anni 70(il cui anno di “messa sui binari” è in bella mostra sul lato del convoglio e, a che ricordo io, le date che ho letto erano sempre comprese tra il 70 e il 79, quindi parliamo di treni che hanno dai 35 ai 45 anni…); quella al centro non so come/dove sia usata ma basta stare un oretta a termini e ne vedi passare..

        • Stefano Tassone ha detto:

          Aspetta, precisiamo ulteriormente alcuni punti, anche perchè questo è un argomento molto complesso e vasto, che mi appassiona molto. Tieni presente che di treni (e di tram) me ne intendo, essendo Perito Industriale Capotecnico e facendo parte, da 27 anni, di una associazione di tecnici e studiosi di trasporti su rotaie. Prima di tutto, come ho già accennato nella mia precedente risposta, i treni (come anche i tram) non si cambiano con la stessa frequenza degli autobus o delle automobili, poichè hanno una durata molto maggiore, pari a più di 40 anni, contro i 15 circa di un mezzo su gomma. Poi, considera che i guasti su quel tipo di treni a cui tu accenni sono principalmente dovuti ad una manutenzione sicuramente migliorabile, non all’età del parco mezzi di cui parliamo (le ALe 801 e 940), i quali vantano, tra l’altro, robustezza e semplicità costruttiva dei componenti. Non solo: a tutt’oggi sono i treni di elettromotrici e rimorchiate monopiano ancora più capienti in assoluto del parco Trenitalia, anche se, certamente, sono ormai concettualmente superati. Inoltre, non è sempre detto che un treno ultimo modello sia migliore di uno meno recente. Faccio un esempio: i moderni treni TAF a due piani, tanto per fare un confronto (quelli in servizio sulla Roma-Viterbo e sulla Orte-Fiumicino, per intenderci), sono avveniristici e capienti quanto ti pare, ma molto delicati e complessi, e se li mandi a Frascati nei giorni di pioggia rischi di dover tornare indietro, visto che slittano in modo consistente, avendo poche ruote motrici (semplifico il concetto, che altrimenti sarebbe complesso a spiegarsi). I treni di ALe 801, 940, cioè quelli della foto, disponendo di due motrici ad aderenza totale, riescono invece a salire a Frascati anche con una motrice esclusa: testimonianza di alcuni macchinisti che conosco; naturalmente, a patto che il treno sia in buone condizioni manutentive. Considera pure che i costi di acquisto di treni moderni sono elevati: un solo treno TAF di quattro vetture, ad esempio, costa tra i 6 e i 7 milioni di Euro. Ecco perchè in ferrovia si usa, talvolta, anche sottoporre mezzi non più recenti ma ancora validi da un punto di vista generale ad operazioni di restyling, revamping e simili: costa meno, ed è una pratica, questa, comune anche a reti estere. Comunque, il mezzo ferroviario (e tramviario) si accantona praticamente solo per obsolescenza, quando cioè le sue prestazioni non sono più consone alle moderne esigenze dell’esercizio (sempre, ovviamente, se ci sono i necessari finanziamenti atti a poterlo fare); altrimenti, specialmente i treni elettrici, con una manutenzione regolare ed accurata durerebbero anche molto più di 40 anni, come ho dianzi accennato. Tieni infatti presente che anche i moderni treni TAF, a cui ho prima accennato, sono progettati per poter durare almeno 36 anni.
          Come ho già accennato, comunque, preciso che la locomotiva al centro della foto è una unità del gruppo E424, serie 001-158, costruite tra il 1943 ed il 1951, ma ti posso assicurare che è un gruppo di locomotive totalmente dismesso da alcuni anni, poichè sostituito dalle moderne E464. Ne sopravvivono solo pochissime unità, facenti parte del Parco Storico di Trenitalia, quindi utilizzate soltanto per treni rievocativi. I convogli di ALe 801 e 940, comunque, verranno prossimamente accantonati, poichè saranno progressivamente sostituiti dai moderni treni Alstom Coradia di recente ordinazione.

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