Via Lusitania

Descrizione: Partita amichevole tra Almas e Lazio al Campo Gioventù Italiana di via Lusitania. Sullo sfondo due edifici di via Satrico ad angolo con via Pompei.
Anno: 28 marzo 1946
Fotografo: (?)
Fonte: Archivio personale
Aggiunta da Ivano Pierma
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Io ci sono nato, a Via Pompei. Fabrizio
Per una breve ricerca sul Campo Almas, scopro che la gloriosa Almas (Appio Latino Metronio Associazione Sportiva) non gioca più a Via Lusitania, quartiere, appunto, Appio Latino Metronio! Era il dopoguerra, noi abitavamo a Via Ceneda (Piazza Tuscolo) e mio padre mi portava a vedere la partita. Io mi divertivo molto a sentire le grida, gli sfottò, le battute degli spettatori alle papere dei loro amici giocatori. Molti erano giovani lavoratori dei negozi vicini e del mercato di Piazza Epiro. Praticamente ci si conosceva tutti. Un altro spettacolo erano le famiglie intere dei cittadini di via Satrico e via Populonia affacciati alle finestre e ai balconi per godersi le partite “aggratis”. Poi da giovanetto anche io ho giocato al Campo Almas. Non a Pallone ma a Baseball. Quando nel quartiere questo sport d’importazione diventò popolare, venne fondato l’Epiro Baseball Club. I ragazzini della mia età, che fino allora avevano giocato nelle strade di San Giovanni a “bastone e nizza”, passaroro con naturalezza al gioco della “palla e della mazza”. Anche il baseball si giocava al Campo Almas e la casa-base veniva collocata all’altezza della bandierina del calcio d’angolo, davanti al rudere romano e da lì partiva la misurazione del “diamante”, la nostra area di gioco. Per esempio, io che giocavo prima-base stavo all’altezza dell’area di rigore. Così trascorse il decennio degli anni ’50. Ricordo che allora c’era anche un derby di Baseball Roma-Lazio. Poi, per errori della neonata Federazione, che smise di interessarsi e di sviluppare le scuole giovanili, il baseball a Roma si esaurì. Roma e Lazio smisero di sostenere questo sport. Io andai all’Università, smisi di giocare, quando d’estate andavo a Nettuno seguivo la squadra locale e così è finito il Baseball. L’ultimo sprazzo di palle e mazze l’ho avuto in una cittadina della Midlands inglesi. Ospite di amici, mi invitarono a giocare a…cricket. Un po’ ho nicchiato, poi mi sono disposto alla battuta e ho fatto un figurone! Abituato alla mazza sottile del baseball. la mazza piatta e larga del cricket mi permetteva una battuta facile. E così la mia carriera sportiva, nata sul polveroso Campo Almas, si è conclusa sui meravigliosi campi erbosi di Long Eaton, Derbyshire.
Sono all’estero da una vita ma non ho dimenticato il campo Almas di via Lusitania e i primi calci al pallone n. 5 !!!
Abitavo a 100 m., in via Galazia e mio cugino in via Satrico,e dalle finestre vedevo le partite (c’era l’Almas,la Stefer,l’Atac ecc. ecc.)
Mi ricordo che in una di queste squadre giocava un barbiere di vi Pompei di nome Otello Ferrari. Durante una partita Otello sbaglio’ un rigore e uno spettatore grido’: a Ote’ bottega è piena!!
Bei ricordi, quando mio padre ed io vedevamo dal settimo piano del palazzo ad angolo tra via satirico e via populonia le partite e l’albero della cuccagna con i ragazzi che si ingrassavano le mani per riuscire ad afferrare qualche salame o qualche collana di salsicce.
Come non ricordare il caro amico Otello Ferrari che quando ero piccolo mi metteva sul cavalluccio del suo negozio per farmi i capelli.
Come non ricordare le corse sui monopattini autocostruiti con legno e cuscinetti a sfera o sui pattini a rotelle lungo la via satirico dove raramente transitava qualche auto.
Famoso il pallone n 5 , una conquista.
Via satirico e le vie circostanti erano il mio mondo.