Sepolcro degli Statili

Sepolcro degli Statili
Descrizione: Scoperta del Sepolcro degli Statili, a livello dell’attuale Via Principe Eugenio
Anno: 1875 ca
Fotografo: (?)
Fonte:Roma 100 anni fa nelle fotografie della Raccolta Parker
Aggiunta da Roberto Pagani

Una risposta

  1. Loredana Diana ha detto:

    Andrea Carapellucci
    Ho avuto modo di occuparmi di questi scavi, quello nella foto non è il sepolcro degli Statilii ma un gruppo di colombari che sorgevano poco lontano. Il punto di ritrovamento esatto è al di sotto di via di Porta Maggiore, nel tratto finale che va verso la porta. Lì nell’antichità si estendeva una vasta necropoli. Al momento della costruzione dei palazzi una parte dei sepolcri fu distrutta, mentre quelli al di sotto delle strade furono interrati e lì sono rimasti da oltre un secolo. Anzi uno dei sepolcri ritrovati mentre costruivano gli edifici in quell’area è stato smontato e ricollocato. Si tratta della base in grossi blocchi di tufo, con un’iscrizione, pertinenti ad un grande monumento ad edicola sormonato da una cuspide. La base è stata rimontata nei giardini sul lato interno di Porta Maggiore, davanti all’hotel Portamaggiore

    ROMA SPARITA
    Andrea,in quella zona sono descritti i colombari dei liberti degli Statili ed il sepolcro degli Arruntii. Parliamo della stessa cosa?(roberto)

    Andrea Carapellucci
    Parliamo della stessa cosa. attualmente tutta la documentazione esistente è in corso di studio da parte dell’università, se ti interessa un articolo dovrebbe uscire a settembre sulla rivista Notizie degli Scavi di antichità, che se sei del settore conoscerai. E ti assicuro che la necropoli è in parte interrata sotto l’asfalto, anche recentemente sono venuti in luce sepolcri mentre facevano lavori in uno scantinato di un edificio nella piazza di Porta Maggiore.

    Pino De Rosis
    Per “diritto di stampa” dovrebbe giungere alla Biblioteca Nazionale Centrale Vittorio Emanuele, al Castro Pretorio.Oppure anche alla Libreria dello Stato in Piazza Verdi.Se ben ricordo é edita dal Ministero per i Beni Culturali e ambientali (se si chiama ancora così). E quindi anche nelle sedi delle Soprintendenze archeologiche fornite di biblioteca.(Non tutte la hanno.) Cordialmente

    ROMA SPARITA
    Andrea,non sono,propriamente,del settore.Ben vengano,anche su questa Pagina,gli aggiornamenti sugli scavi e sui ritrovamenti.Sarebbero preziosissimi.

    Andrea Carapellucci
    E? una rivista specializzata dove solitamente sono pubblicati gli scavi effettuati dalle Soprintendenze in tutto il territorio italiano. La si può trovare facilmente nelle maggiori biblioteche di Roma, l’articolo è nell’ultimo numero che verrà distribuito a partire da settembre. Ma il testo è un po’ per “addetti ai lavori”. Ttra l’altro nella foto c’è un sepolcro più grande sul cui tetto cammina un operaio: è proprio quello dove furono trovate le famose pitture con i miti relativi ad Enea, che oggi sono esposti al Museo Nazionale Romano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *