Ricordo perfettamente il barbiere cui ti riferisci, Angelino, dove da bambino sono stato decine di volte con mio padre, che gli era amico. Ricordo bene anche il suo collaboratore, ma mi sfugge il nome.
Il nome sicuramente deriva da uno dei tanti stabilimenti di bagni (piscinule) disseminati per Roma. Qua si trovava un sontuoso palazzo della famiglia Anicia,che dette i natali a San Benedetto da Norcia. Alla morte del santo,nel 543,fu costruita una chiesa in suo onore. Nel XVII° secolo ai lati della chiesa c’era il Collegio di S. Anselmo e l’ospedale fondato da Don Lami (in funzione fino alla costruzione del più grande San Gallicano,edificato dal Raguzzini). La chiesa di San Benedetto in Piscinula vanta ben due primati : il più piccolo campanile di Roma e la più antica campana,datata 1069,appena 15 anni prima del sacco di Roma ad opera di Roberto il Guiscardo. In piazza in Piscinula fino al 1870 si trovava la più rinomata osteria di Trastevere,chiamata ” Da Cucciarello alla Scentarella di Piscivola” (forse l’attuale “Comparone” ?).
nel 1998 con la mia classe di II media abbiamo aderito al progetto ” adotta un monumento” e abbiamo scelto proprio la”Piazza in piscinula” con la chiesa di san Benedetto e il palazzo Mattei.
Posso aggiungere anch’io qualcosa. Nella piccola chiesa che citavi, anche un’altra opera è degna di attenzione: lo splendido pavimento cosmatesco rimasto originale…bellissimo! Fu in questa chiesa che uno dei fratelli Latini, una delle sole due famiglie romane di marmorari rimasti (non marmisti!!!), tenne, da autodidatta competente, una lectio magistralis sui marmi antichi presenti nella piccola chiesa e nel pavimento in particolare. L’episodio data almeno 20 anni, ma fu per me talmente istruttivo da ricordarlo ancora. :)
Il tuo contributo ci permetterà di investire nello sviluppo di questa iniziativa ed in questo modo il nostro progetto potrà essere migliore anche grazie a te.
Guardando di fronte, il negozio di barbiere di mio zio
Ricordo perfettamente il barbiere cui ti riferisci, Angelino, dove da bambino sono stato decine di volte con mio padre, che gli era amico. Ricordo bene anche il suo collaboratore, ma mi sfugge il nome.
Guardando di fronte, il negozio di barbiere di mio zio
Il nome sicuramente deriva da uno dei tanti stabilimenti di bagni (piscinule) disseminati per Roma. Qua si trovava un sontuoso palazzo della famiglia Anicia,che dette i natali a San Benedetto da Norcia. Alla morte del santo,nel 543,fu costruita una chiesa in suo onore. Nel XVII° secolo ai lati della chiesa c’era il Collegio di S. Anselmo e l’ospedale fondato da Don Lami (in funzione fino alla costruzione del più grande San Gallicano,edificato dal Raguzzini). La chiesa di San Benedetto in Piscinula vanta ben due primati : il più piccolo campanile di Roma e la più antica campana,datata 1069,appena 15 anni prima del sacco di Roma ad opera di Roberto il Guiscardo.
In piazza in Piscinula fino al 1870 si trovava la più rinomata osteria di Trastevere,chiamata ” Da Cucciarello alla Scentarella di Piscivola” (forse l’attuale “Comparone” ?).
nel 1998 con la mia classe di II media abbiamo aderito al progetto ” adotta un monumento” e abbiamo scelto proprio la”Piazza in piscinula” con la chiesa di san Benedetto e il palazzo Mattei.
Complimenti Mario, posso chiamarti professore?
A Fabrì,troppa grazia,santanto’.
Posso aggiungere anch’io qualcosa. Nella piccola chiesa che citavi, anche un’altra opera è degna di attenzione: lo splendido pavimento cosmatesco rimasto originale…bellissimo! Fu in questa chiesa che uno dei fratelli Latini, una delle sole due famiglie romane di marmorari rimasti (non marmisti!!!), tenne, da autodidatta competente, una lectio magistralis sui marmi antichi presenti nella piccola chiesa e nel pavimento in particolare. L’episodio data almeno 20 anni, ma fu per me talmente istruttivo da ricordarlo ancora. :)
Buon ritorno,Sergio Indrio. Dopo aver girovagato come un giostraio,te ne sorti fora co ste notiziole,co ste chicche ! Un abbraccio.
Un abbraccio a te, caro Mario, spero che tu ti sia completamente ristabilito! :)
nel 58 il l’osteria era gestita da mio nonno dai il nome comparone io lo ricordo bene era un locale de fagotti mezzi litri e minestre.