Panorama di Roma

Panorama di Roma
Descrizione: Panorama di Roma – Porta Angelica e mura Vaticane viste dal Belvedere
Anno: 1862 ca
Fotografo: Tommaso Cuccioni
Fonte: Historyphotography
Aggiunta da Fabrizio Antonelli

8 Risposte

  1. Porta Angelica ,aperta da papa Leone IV° a metà dell’VIII° secolo nel muro del cosiddetto “corridoio”,originariamente era chiamata Sancti Peregrini dalla vicina chiesa omonima. Poi prese il nome di Viridaria ,dal vicino giardino del Vaticano,fatto fare nel 1277 da Nicolò III° Orsini e che – trascurato durante l’esilio di Avignone – si degradò del tutto (fu fatto ricostruire da Papa Benedetto XI°). la Porta poi prese il nome di Sancti Petri e,in ultimo,soprannominata Merdaria tanto che assomigliava ad un letamaio. Ma nel 1563 Papa Pio IV° (Angelo Medici) allargò la cinta muraria della città leonina e aprì la nuova Porta dandole il suo nome.
    Ai lati dei fornici di due bassorilievi il Papa fece mettere du angeli con la scritta “Qui vult salvam lo remp,nos sequatur” (Chi vuole salvo lo Stato,ci segua).
    Sulla Porta,in una piccola gabbia di ferro, venivano esposte al pubblico le teste dei giustiziati. La prima testa esposta fu quella di Mattia Troiani,che aveva ucciso il suo padrone,un Monsignore,nel 1703.
    Nel 1885,presso la Porta furono rinvenuti avanzi di un sontuoso monumento funebre ,appartenente a C. Elio Cesare, un ricco calzolaio che aveva avuto bottega sul Quirinale.
    La Via Angelica anticamente era chiamata Trionfale perchè nei pressi sostavano le truppe prima di accompagnare il trionfatore a Roma. In seguito prese il nome di Ruga Francisca,dal francese “rue”,essendo frequentata da pellegrini francesi.
    Tra Porta Angelica e l’Arco di S.Anna ,Pio IV° fece costruire delle casupole destinate ad abitazione degli svizzeri che facevano la guardia al Vaticano. Le casupole furono fatte demolire da Pio IX°,eccetto una che ,ironia della sorte per un certo tempo ospitò la “Società Giordano Bruno”.

  2. Porta Angelica ,aperta da papa Leone IV° a metà dell’VIII° secolo nel muro del cosiddetto “corridoio”,originariamente era chiamata Sancti Peregrini dalla vicina chiesa omonima. Poi prese il nome di Viridaria ,dal vicino giardino del Vaticano,fatto fare nel 1277 da Nicolò III° Orsini e che – trascurato durante l’esilio di Avignone – si degradò del tutto (fu fatto ricostruire da Papa Benedetto XI°). la Porta poi prese il nome di Sancti Petri e,in ultimo,soprannominata Merdaria tanto che assomigliava ad un letamaio. Ma nel 1563 Papa Pio IV° (Angelo Medici) allargò la cinta muraria della città leonina e aprì la nuova Porta dandole il suo nome.
    Ai lati dei fornici di due bassorilievi il Papa fece mettere du angeli con la scritta “Qui vult salvam lo remp,nos sequatur” (Chi vuole salvo lo Stato,ci segua).
    Sulla Porta,in una piccola gabbia di ferro, venivano esposte al pubblico le teste dei giustiziati. La prima testa esposta fu quella di Mattia Troiani,che aveva ucciso il suo padrone,un Monsignore,nel 1703.
    Nel 1885,presso la Porta furono rinvenuti avanzi di un sontuoso monumento funebre ,appartenente a C. Elio Cesare, un ricco calzolaio che aveva avuto bottega sul Quirinale.
    La Via Angelica anticamente era chiamata Trionfale perchè nei pressi sostavano le truppe prima di accompagnare il trionfatore a Roma. In seguito prese il nome di Ruga Francisca,dal francese “rue”,essendo frequentata da pellegrini francesi.
    Tra Porta Angelica e l’Arco di S.Anna ,Pio IV° fece costruire delle casupole destinate ad abitazione degli svizzeri che facevano la guardia al Vaticano. Le casupole furono fatte demolire da Pio IX°,eccetto una che ,ironia della sorte per un certo tempo ospitò la “Società Giordano Bruno”.

  3. Mario sei il nostro professore, le lezioni che ci tieni sono pura cultura.

  4. Ragazzi,io mi auguro soprattutto che quanto scrivo serva a far conoscere meglio la nostra città ,e che il tempo che impiego serva ai giovani che fanno da guida.

  5. Della Porta Angelica sono sopravvissuti i due angeli, come pure una seconda scritta che recita “Angelis suis mandavit de te ut te custodiant in omnibus viis tuis” (Egli ti mandò i suoi angeli affinché ti proteggano in tutte le tue strade), ennesimo (auto)riferimento di Pio IV al proprio nome di battesimo, nonché il suo stemma che coronava il fornice, rimasto privo delle sei sfere (le imprese araldiche dei Medici).

  6. Andrea anche per te vale quello detto per Mario.

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