Chi arrivava in buca poteva tirare di nuovo e cercare di colpire la pallina di un avversario, che in tal caso veniva conquistata. Mi sembra che il gioco si chiamasse “scrucchi” (o qualcosa del genere).
Chi arrivava in buca poteva tirare di nuovo e cercare di colpire la pallina di un avversario, che in tal caso veniva conquistata. Mi sembra che il gioco si chiamasse “scrucchi” (o qualcosa del genere).
Sulla datazione della foto, direi seconda metà degli anni ’70. Se osservate con attenzione, almeno due (se non tre) dei ragazzini indossano scarpe da ginnastica di una marca molto popolare all’epoca, le Mecap, che ebbero il picco di mercato tra il 1975 e il 1980. Erano diffusissime, ma di qualità non proprio eccelsa, ragion per cui ne divennero famigerate le proprietà olfattive derivanti dall’uso. :D http://profile.ak.fbcdn.net/hprofile-ak-snc4/41786_123932890330_7550703_n.jpg
Sulla datazione della foto, direi seconda metà degli anni ’70. Se osservate con attenzione, almeno due (se non tre) dei ragazzini indossano scarpe da ginnastica di una marca molto popolare all’epoca, le Mecap, che ebbero il picco di mercato tra il 1975 e il 1980. Erano diffusissime, ma di qualità non proprio eccelsa, ragion per cui ne divennero famigerate le proprietà olfattive derivanti dall’uso. :D http://profile.ak.fbcdn.net/hprofile-ak-snc4/41786_123932890330_7550703_n.jpg
Ringraziate i regolamenti condominiali che vietano ai bambini di giocare sotto casa, prima di accusare i giochi elettronici. Siamo noi che li abbiamo rinchiusi nelle loro camere.
Si anche ciò che hai scritto ha modificato la libertà ai bambini. Ma i regolamenti condominiali con la libertà di giocare in strada non c’entrano. Noi giocavamo in strada ma i pericoli di macchine ecc erano pochi i campi verdi erano molti. Oggi i campi sono tutti occupati da palazzi, anni 50/60 gli spazi liberi ce ne stavano di più .
Lo dico con cognizione di causa perché sia nel cortile nostro che in quelli dei nonni è vietato far giocare i bambini. E i cortili sono grandi, d’altronde a questo servono, per avere uno spazio (chi ce li ha) e non dover andare per strada.
Che schifo. Tutti a dire che i bambini sono rimbambiti ma nessuno vuole sentire una voce vicino casa sua. I cani però sì che li fanno scorrazzare e defecare a volontà.
Il tuo contributo ci permetterà di investire nello sviluppo di questa iniziativa ed in questo modo il nostro progetto potrà essere migliore anche grazie a te.
Chi arrivava in buca poteva tirare di nuovo e cercare di colpire la pallina di un avversario, che in tal caso veniva conquistata. Mi sembra che il gioco si chiamasse “scrucchi” (o qualcosa del genere).
Chi arrivava in buca poteva tirare di nuovo e cercare di colpire la pallina di un avversario, che in tal caso veniva conquistata. Mi sembra che il gioco si chiamasse “scrucchi” (o qualcosa del genere).
noi lo chiamavamo “scrocchio”, perché secondo noi le palline colpite “scrocchiavano”.
chisa perché ma noi non le chiamavamo biglie ma…….malocchi!!
Sulla datazione della foto, direi seconda metà degli anni ’70. Se osservate con attenzione, almeno due (se non tre) dei ragazzini indossano scarpe da ginnastica di una marca molto popolare all’epoca, le Mecap, che ebbero il picco di mercato tra il 1975 e il 1980. Erano diffusissime, ma di qualità non proprio eccelsa, ragion per cui ne divennero famigerate le proprietà olfattive derivanti dall’uso. :D
http://profile.ak.fbcdn.net/hprofile-ak-snc4/41786_123932890330_7550703_n.jpg
Sulla datazione della foto, direi seconda metà degli anni ’70. Se osservate con attenzione, almeno due (se non tre) dei ragazzini indossano scarpe da ginnastica di una marca molto popolare all’epoca, le Mecap, che ebbero il picco di mercato tra il 1975 e il 1980. Erano diffusissime, ma di qualità non proprio eccelsa, ragion per cui ne divennero famigerate le proprietà olfattive derivanti dall’uso. :D
http://profile.ak.fbcdn.net/hprofile-ak-snc4/41786_123932890330_7550703_n.jpg
http://jedasupport.altervista.org/
http://jedasupport.altervista.org/
Giusta ed accurata osservazione.
Le scarpe piu’economiche e puzzolenti che abbia mai conosciuto
che meraviglia !
che meraviglia !
Marco Saffioti
Quando i bambini giocavano all’ aria aperta ?
Che bello giocare all’aperto dove si giocava fisicamente e non giochi elettronici.
I miei tempi, a due passi da Torpignattara
Zipiti’,zipite’in buca c’è’.
Ringraziate i regolamenti condominiali che vietano ai bambini di giocare sotto casa, prima di accusare i giochi elettronici. Siamo noi che li abbiamo rinchiusi nelle loro camere.
Si anche ciò che hai scritto ha modificato la libertà ai bambini. Ma i regolamenti condominiali con la libertà di giocare in strada non c’entrano. Noi giocavamo in strada ma i pericoli di macchine ecc erano pochi i campi verdi erano molti. Oggi i campi sono tutti occupati da palazzi, anni 50/60 gli spazi liberi ce ne stavano di più .
Lo dico con cognizione di causa perché sia nel cortile nostro che in quelli dei nonni è vietato far giocare i bambini. E i cortili sono grandi, d’altronde a questo servono, per avere uno spazio (chi ce li ha) e non dover andare per strada.
Neanche nei cortili di scuola li fanno più giocare
Che schifo. Tutti a dire che i bambini sono rimbambiti ma nessuno vuole sentire una voce vicino casa sua. I cani però sì che li fanno scorrazzare e defecare a volontà.
Uno sembro io… Mah
Beh….io ero il campione….
quello in piedi con le mecap sono io e gli altri dovrebbero essere due fratelli gianpaolo e luciano???