Nel 1466 papa Paolo II, il veneziano Pietro Barbo, stabilì le regole delle corse dei cavalli e volle che le feste del Carnevale si svolgessero lungo questa strada (mentre, fino ad allora, si svolgevano al Monte Testaccio), dall’Arco di Portogallo fin sotto palazzo Venezia nel quale risiedeva: il toponimo, allora, cambiò in via del Corso, con evidente allusione alle corse.
La corsa dei cavalli terminava in uno stretto vicolo tra il palazzetto Venezia, poi spostato, e il palazzo Ruspoli, poi demolito per dare spazio al Vittoriano. La viuzza si chiamava della Ripresa dei barberi, cavalli selvaggi che correvano senza fantino.
Nel balcone verandato che si vede nella foto, all’angolo tra Piazza Venezia e via del Corso, visse fino al 1818 Letizia Ramolino madre di Napoleone Bonaparte che , senza essere vista, guardava il passeggio in via del Corso
Nel balcone verandato che si vede nella foto, all’angolo tra Piazza Venezia e via del Corso, visse fino al 1818 Letizia Ramolino madre di Napoleone Bonaparte che , senza essere vista, guardava il passeggio in via del Corso
Donna Letizia abitava palazzo Bonaparte, andava al balcone quando la serva l’avvisava che si avvicinavano carrozze con nobildonne di cui spettegolare. La veranda ha le pareti a muro con intonaci ben dipinti e panchine in marmo.
Nel Medioevo era nota come via Lata (la parte urbana di via Flaminia), poi a seguito delle corse dei cavalli, detti bàrberi, poiché provenienti dalla Barberia (in Africa settentrionale) venne chiamata via del Corso. Il nome della via cambiò in Corso Umberto I dopo l’assassinio del sovrano nel 1900; nel 1944, divenne Corso del Popolo; e due anni dopo venne reintrodotto quello che è il toponimo attuale. Il termine Corso passò poi a definire genericamente le strade principali di ogni città. Quindi un pezzo di Roma c’è in quasi ogni città del mondo.
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Documento molto interessante.
xchè via del corso si chiamava così?
in onore del secondo re d’Italia, Umberto I
Nel 1466 papa Paolo II, il veneziano Pietro Barbo, stabilì le regole delle corse dei cavalli e volle che le feste del Carnevale si svolgessero lungo questa strada (mentre, fino ad allora, si svolgevano al Monte Testaccio), dall’Arco di Portogallo fin sotto palazzo Venezia nel quale risiedeva: il toponimo, allora, cambiò in via del Corso, con evidente allusione alle corse.
La corsa dei cavalli terminava in uno stretto vicolo tra il palazzetto Venezia, poi spostato, e il palazzo Ruspoli, poi demolito per dare spazio al Vittoriano. La viuzza si chiamava della Ripresa dei barberi, cavalli selvaggi che correvano senza fantino.
Nel balcone verandato che si vede nella foto, all’angolo tra Piazza Venezia e via del Corso, visse fino al 1818 Letizia Ramolino madre di Napoleone Bonaparte che , senza essere vista, guardava il passeggio in via del Corso
Nel balcone verandato che si vede nella foto, all’angolo tra Piazza Venezia e via del Corso, visse fino al 1818 Letizia Ramolino madre di Napoleone Bonaparte che , senza essere vista, guardava il passeggio in via del Corso
Donna Letizia abitava palazzo Bonaparte, andava al balcone quando la serva l’avvisava che si avvicinavano carrozze con nobildonne di cui spettegolare. La veranda ha le pareti a muro con intonaci ben dipinti e panchine in marmo.
Nel Medioevo era nota come via Lata (la parte urbana di via Flaminia), poi a seguito delle corse dei cavalli, detti bàrberi, poiché provenienti dalla Barberia (in Africa settentrionale) venne chiamata via del Corso.
Il nome della via cambiò in Corso Umberto I dopo l’assassinio del sovrano nel 1900; nel 1944, divenne Corso del Popolo; e due anni dopo venne reintrodotto quello che è il toponimo attuale.
Il termine Corso passò poi a definire genericamente le strade principali di ogni città. Quindi un pezzo di Roma c’è in quasi ogni città del mondo.
Abitava esattamente al primo piano e lei sbirciava il traffico da dietro le persiane!